Batteri rilevati in spermiocoltura

Buonasera,
Vi chiedo un consulto su una situazione che va avanti da alcuni mesi ormai.

Il 14 luglio per via di alcune perdite post minzionali di liquido viscoso e trasparente ho eseguito una spermiocoltura nella quale mi era stata rilevata la presenza del batterio Enterococcus Faecalis con conta batterica 1.000.
000 ml.

L’urologo mi aveva così prescritto di assumere Neofuradantin 100 2 volte al giorno per 10 giorni insieme ai fermenti lattici.

Il 5 settembre passati 30 giorni dal termine della terapia antibiotica svolgo una spermiocoltura di controllo che risulta nuovamente positiva questa volta al batterio Proteus Mirabilis con conta batterica 10.000.
000 ml.

Rivolgendomi alla mia dottoressa di base mi prescrive una cura antibiotica a base di Augmentin 3 volte al giorno per 8 giorni, ancora una volta con i fermenti lattici.

Ora è passato circa un mese dal termine di questa seconda terapia antibiotica, le secrezioni post minzionali sono quasi del tutto scomparse se non per due situazioni specifiche: nelle 2/3 minzioni successive ad un eiaculazione e in seguito a forte eccitazione sessuale non seguita da eiaculazione.

Aggiornando la mia dottoressa di base sulla mia situazione attuale mi ha detto che si tratta di residui post-terapia antibiotica che sono trascurabili, però non ha menzionato se debba svolgere un’altra spermiocoltura di controllo.

Il mio timore è che magari un’infezione sia ancora presente, secondo voi data l’evoluzione che vi ho riportato quali dovrebbero essere i prossimi passi?
devo svolgere un’ultima spermiocoltura di controllo o posso considerare la vicenda conclusa senza più implicazioni future?

Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Noi ci permetteremmo di interpretare la sua situazione in modo un po' diverso.
In assenza di altri sintomi irritativi e febbre, riteniamo che la secrezione rilevata all'inizio si trattasse di semplice secrezione prostatica, da semplice congestone della ghiandola, non necessariamente accompagnata da infezione. Il batterio riscontrato alla prima spermiocoltura, un micro-organismo gram positivo di origine intestinale non è comunemente coinvolto nelle infezioni uro-genitali, in alcune occasioni colonizza esternamente l'area ano-genitale, contaminando i liquidi biologici (urina o liquido semnale) al passaggio. La coltura era quindi da considerare falsamente positiva e l'antibiotico non indicato. Il riscontro del Proteus alla seconda spermiocoltura, in persitente assenza di disturbi significativi, ha un significato simile al precedente, il batterio è cambiato, poiché è stato selezionato a livello intestinale dalla prima terapia antibiotica. Ora, se lei ripete una ulteriore spermiocoltura dopo una seconda terapia antibiotica, è molto probabile che si rileverebbe una ulteriore falsa positività per un batterio ancora diverso. Se nel frattempo, come prevedibile, la sua congestione della prostata si è risolta spontaneamente, tanto meglio, così non si è tentati di farla ricadere in un deprecabile circolo vizioso tra colture positive e terapie antibiotiche ripetute. Queste situazioni sono molto comuni, alla sua età quasi sempre associate ad uno stile di vita un po' - discutibile - nel quale vi è forse necessità di darsi qualche regola.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Gentile Dottor Piana,
La ringrazio molto della cortese diagnosi che mi ha fatto riguardo l’intera evoluzione della vicenda e per avermi spiegato che con tutta probabilità le positività ad entrambe le spermiocolture sono derivate da contaminazione del campione raccolto
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