K alla prostata

gentili dottori. sono carmen e vi scrivo abitualmente riguardo il problema di mio padre che ha un adenocarcinoma alla prostata con psa 27 gli esami di scint e tac sono negativi. ora l'urologo ci ha consigliato l'intervento chirurgico ma ci possono essere problemi d'incontinenza ed inpotenza, da premettere che mio padre ha solo 56 anni, oppure la radioterapia, ma l'urologo ha detto che visto la sua giovane eta' lui optava per l'intervento perchè la radioter puo' durare solo 10 anni. io volevo chiedervi ma l'inpotenza e l'incontin e' temporanea oppure per sempre? l'urologo ha detto che se non opera non riesce bene a capire la gravita'. siamo molto confusi ed abbiamo molta paura. datemi un consiglio, quale % di rischio porta l'intervento? e' un'interv. pericoloso grazie 1000
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
cara signora,
prima di decidere è consigliabile sapere alcuni dati di suo padre in particolar modo il referto della biopsia.
anche la radioterapia porta effetti colleterali, mentre per quanto rigurada l'incontinenza post operatoria normalmente è transitoria e in un numero limitato di casi può rimanere solo un incontinenza da stress,
per quanto rigurada la potenza sessuale con un psa così alto non è oncologicamente corretto fare un interevto nerve sparing che preserva la potenza sessuale
io cmq consiglierei l'intervento con linfoadenectomia ed in seguito in base all'istologico valutare se effettuare dei cicli di radioterapia.
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
esami ematochimici: nella norma
ECG: nella norma
MATERIALE ESAMINATO
A agopiopsia prostatica zona periferica lobo destro:frustoli (4) e minuto frustolo.
B agobiopsia prostatica zona di transizione lobo destro: frustolo(2)
C agobiopsia prostatica apice lobo destro :frustolo
D agobiopsia prostatica zona periferica lobo sinistra: frustoli (4) e minuto frustolo
E agobiopsia prostatica zona di transizione lobo sinistro: frustoli (2)
F agobiopsia prostatica apice lobo sinistro: frustolo
fissato in formalina
DIAGNOSI
B adenocarcinoma della prostata grado combinato 3+3 = 6° sec. Gleason (GPC= 10%)
A,C.F. frustoli di prostata esenti da alterazioni di rilievo.
LB, VDS, DE
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Dr. Domenico Battaglia Andrologo, Urologo 254
gentile signora stante la diagnosi isto patologica (biopsie) l'età di suo padre ed una eventuale performance status compatibile per l'età, a tuttoggi l'intervento di prostatectomia radicale è e rimane il GOLD Standard, in pratica l'opzione migliore per il caso in specifico.

Dr. D. Battaglia

[#4]
Dr. Gianfranco Savoca Urologo, Andrologo 47 1
Gentile signora,
sono concorde con il collega che tutto dipende dalle condizioni generali del paziente. Tuttavia la prostatectomia radicale è il gold standard ed in questo caso andrebbe fatta a cielo aperto con linfadectomia estesa

Saluti

Dott. G. Savoca

Dott. G. Savoca
Direttore U.O. di Urologia
A.R.N.A.S Civico di Palermo

[#5]
Dr. Pietro Pappa Urologo 33
Gentile Signora,
anche io concordo con i miei colleghi.
Prostatectomia radicale a cielo aperto.

Saluti

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Dr. Sergio Longhi Urologo, Andrologo 222 1
Gentile utente, premesso che la prostatectomia radicale è la scelta terapeutica più adatta ad un uomo dell'età di suo padre in assenza di altre malattie rilevanti,si deve comunque sottolineare che tale procedura è considerata un intervento di chirurgia maggiore e come tale non è scevro da complicanze. La mortalità operatoria è inferiore allo 0,5%,quella perioperatoria (nei trenta giorni successivi all’intervento) 1-5%.Questo per rispondere alle sue domande.In realazione alle complicanze riguardo l'incontinenza e l'impotenza, certamente suo padre è stato o sarà esaurientemente informato dal chirurgo operatore in merito, onde decidere con serenità e convinzione su quella che ritiene sia per lui la migliore scelta terapeutica e sottoscriverne il relativo consenso informato. Cordiali saluti.

Longhi

[#7]
Dr. Giovanni Luca Giliberto Urologo, Andrologo 113 4
Gentile utente,
dal quadro descritto si può ipotizzare una k. prostata probabilmente sottostadiato (il PSA > di 20 lo pone nella classe ad alto rischio anche se dalla biopsia e positivo 1 solo prelievo ed il gleason e 6); comunque vista l'età sono assolutamente daccordo con i colleghi per l'intervento di Prostatectomia radicale + Linfoadenectomia estesa.
Per quanto riguarda la continenza e' da considerare l'operatore e l'eventuale estensione della patologia, comunque il rischio non dovrebbe essere elevato (meno del 10%), per la potenza sessuale si puo' prendere in considerazione la tecnica nerve sparing (cioè risparmio dei nervi dell'erezione) sempre in base alla situazione locale.
Cordiali Saluti ed a disposizione
Dott G.L. Giliberto

Dott. G.L. Giliberto

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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signora, l'intervento proposto a Suo padre e' la miglior possibilità terapeutica in considerazione dell'età del paziente e del quadro clinico generale.
Per quanto riguarda l'elevato valore di PSA è probabilmente attribuibile alla sede del tumore ( la zona transizionale).
La giovane età del paziente gioca a favore per una probabile ripresa della continenza urinaria anche se è possibile nei primi 3-4 mesi post operatori il manifestarsi di perdite di urina sotto sforzo.
Per quanto riguarda la ripresa dell'attività sessuale, molto dipenderà dalla possibilità di risparmiare i nervi durante l'intervento. Una precoce riabilitazione farmacologica nel post operatorio sarà comunque utile per il ritorno di erezione valide.

Cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
In considerazione dell'età di presentazione della malattia, pur considerando un PSA >20 che indica un alto rischio di malattia extraprostatica, considero anche io l'intervento chirurgico radicale la scelta più adatta al caso. Vorrei comunque sottolineare che, qualora il paziente decidesse di fare un trattamento conformazionale della prostata con radioterapia, gli effetti collaterali sarebbero contenuti a sintomi infiammatori urinari e/o anorettali di grado modesto e contenibili con una adeguata terapia di supporto. Metodiche ancora più avanzate come la IMRT o Tomoterapia, potrebbero consentire inoltre di minimizzare i disturbi alle anse intestinali nonostante l'irradiazione profilattica delle aree linfonodali pelviche (ritenuta necessaria per il rischio di malattia extracapsulare). Tali metodiche consentono inoltre di aumentale la dose di prescrizione sulla prostata, in assenza di un proporzionale aumento della tossicità attesa. Sull'incontienza i danni non sono assolutamente sovrapponibili a quelli della chirurgia; per l'impotenza c'è da considerare che sarà probabilmente utile un trattamento adiuvante ormonale, che può inficiare la funzionalità erettile, anche se transitoriamente. Infine il rischio operatorio è inesistente per la RT.
Sulla durata della efficacia della radioterapia per 10 anni, diciamo che è una affermazione molto opinabile.
Cordiali Saluti
Dr.Filippo Alongi

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo con il collega Seveso

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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