Prostata?

Uomo di 67 anni da fine luglio avverte dolori alla schiena tanto da allettarsi, gli danno una cura di muscoril e voltaren con siringhe intramuscolo. I dolori continuano ma nel frattempo nella minzione nota sangue, gli prescrivono l ecografia dalla quale risulta un polipetto alla vescica, si fa il PSA ed è 12% con markes tumorali un pò alterate. Si fa visitare da un primario di ortopedica e tra i vari accertamenti gli da una schintigrafia ossea nella quale esce una macchia nera all'altezza della prostata e pensano sia il fattore secondario al problema.Indossa nel frattempo un busto dato dall'ortopedico con il quale riesce un po a camminare e sentire un po meno dolore. L'urologo che lo visita successivamente gli dice che non ha nulla la prostata il lato che lui riesce a toccare è pulito e nn si capisce perchè ha dolore alla schiena ma forse potrebbe essere una metastasi. La mia domanda è potrebbe essere una metastasi senza che le prostata sia stata del tutto intaccata visto che l urologo a tatto l'ha trovata gonfia ma nn dura? Quale potrebbe essere il problema dell'uomo di 67 anni il quale ha fatto anche la risonanza magnetica al bacino e nn è uscito niente? Vi prego datemi qualche risposta, anticipatamente ringrazio.
[#1]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Cara signora l'esplorazione rettale, ovvero l'esame obiettivo che consente all'urologo di valutare la prostata, è un esame orientativo e mai certo al 100% in quanto la prostata è alloggiata a stretto contatto con la parete del retto solo per una parte della sua superficie, per cui quando la si palpa si può avere una idea di massima della sua consistenza ma non si può avere precisione assoluta. L'esame completo della prostata consiste nell'esplorazione rettale associata alla valutazione del PSa nel tempo, con l'eventuale ausilio dell'ecografia e se necessario della biopsia (nel caso ci siano sospetti di tumore) per arrivare ad una diagnosi. Dal punto di vista statistico le dico che i tumori avanzati della prostata frequentemente danno metastasi ossee, tuttavia un tumore avanzato della prostata è tutto sommato molto più facilmente diagnosticabile rispetto ad una forma iniziale o latente. La situazione del paziente di cui si discute è piuttosto confusa in quanto sono presenti diverse problematiche che potrebbero intrecciarsi le une nelle altre (la patologia ossea, il dolore invalidante, il sospetto di una contestuale neoplasia della vescica). Suggerisco vivamente una rivalutazione urologica.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto