Carcinoma uroteliale g3 non invasivo

mio marito ha 52 anni ha effettuato ecografia all'addome nel novembre 07 dalla quale risultava immagine iperecogena aggettante nellume delle dimensioni di circa 13x11 mm.
in seguito a visita urologica ha effettuato Tac torace addome pelvi con mezzo di contrasto da cui riporto le indicazioni del referto: vescica in asse, con evidenza di un aggetto a pertinenza della parete posterolaterale di circa un cm. grasso perirettale e perivescicale indenne.strutture ossee e muscolari indenni.non si apprezzano significative tumefazioni delle stazioni linfonodali iliache, otturatorie ed inguinali.
succesivamente nelmese di gennaio 2008 è stato sottoposto ad intervento TURB;il referto istologico riporta quanto segue:
Macroscopia:
campione di Turb: alcuni frammenti grigio rosei
Diagnosi:
frammenti di mucosa vescicale con discreti artefatti tecnici, sede di carcinoma uroteliale anche con aspetti invertiti, di alto grado (G3) non invasivo.
Assenza di tonaca muscolare.

alla visita urologica il dottore ha detto che siamo di fronte al peggiore dei tumori in termini di aggressività, e che il G3 non dà scampo, ritiene di averlo rimosso con l'intervento, ma bisogna agire in maniera aggressiva per evitarne la progressione. Pertanto ha prescritto alcuna terapia almomento ma farà ad aprile una cistoscopia in narcosi...ha precisato che se trova recidività asporterà la vescica.
Vi chiedo, cortesemente, poichè non abbiamo avuto ulteriori spiegazioni su una problematica tanto delicata, se è possibile che non si possa fare una terapia preventiva e magari qualche informazione in più sulla patologia stessa.
Si possono indicare i centri di ricerca in urologia oncologica presenti in Italia? Grazie di cuore
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
cara signora
in questi casi la letteratura è dibattuta, innquanto se era una lesione singola, e non invasiva si può anche optare per una terapia conservativa previo second look endoscopico a distanza di un mese dal primo intervento.
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Dr. Ivano Morra Urologo, Andrologo 162 11 12
gent.le signora concordo con quanto detto dal collega; è indispensabile un controllo endoscopico a un mese dall'intervento con resezione nella zona del pregresso tumore.
se vi è una recidiva è consigliabile un trattamento radicale.
cordialmente

Dr Ivano Morra