Rene mobile con disclocazione del giunto

Buonasera,
sono una ragazza di 28 anni ad ottobre 2013 mi reco in pronto soccorso per una colica renale,dall eco viene riscontrato nel rene dx sospetto inginocchiamento del giunto pielo-ureterale.Eseguo una tac con mezzo di contrasto dove viene confermata la patologia.continuo ad avere dolori e circa 6 giorni dopo finisco di nuovo al pronto per una nuova colica renale, mi dicono di eseguire una scintigrafia renale in data 21/11 la quale da seguente esito: l'esame viene eseguito in clino e ortostatismo rapido arrivo al bolo radioattivo a carico di entrambi i reni lievemente ridotto a sx.Marcata dilatazione pielica a dx, dilatazione pielica di grado lieve e ureterale a sx.probabile rene mobile a dx. il rene sx partecipa alla funzione globale per il 50% e il dx per il 40%. Nel frattempo io contiuno ad avere dolori tanto da nn riuscire ad andare al lavoro.Finalmente a Febbraio decidono di operarmi per plastica del giunto,ma una volta scesa dalla sala mi dicono che non mi hanno operato perchè il problema era il rene mobile e hanno deciso di inserirmi uno stent(premesso che loro avevano sconsigliato l inserimento dello stent perchè avrebbe complcato un futuro intervento). vengo dimessa con questa diagnosi Rene mobile con dislocazione del giunto pieloureterale.I giorni seguenti ho fortissimi dolori fatico ad urinare,urino sangue e ho bruciori mentre urino.Un giorno ho forti dolori tanto da non essere riuscita a dormire la notte,cosi mi reco in un altro pronto e li dopo eco : Idronefrosi dx in portatrice di stent con sindrome del giunto pielo-ureterale.mi dicono che c è un infezione faccio cura antibiotica e mi invitano a ritornare 7 giorni dopo per rimozione stent urgente. 7 giorni dopo mi viene rimosso stent all eco viene fuori: Idronefrosi di 2° grado mi dicono di ritornare fra qualche mese ad effettuare altra eco,inoltre mi dicono che per adesso non possono operarmi.Vorrei sapere visto che ho ancora dolori cosa devo fare???la situazione è diventata pesante e nn sono più riuscita a rientrare a lavoro ,vorrei sapere quali complicazioni possono esserci? e visto che io faccio un lavoro dove sto 9 ore in piedi e vista la mia situazione può peggiorare ed essere rischioso?? Grazie in anticipo
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signorina,
l'abbassamento eccessivo del rene (ptosi) è una situazione abbastanza frequente nelle donne di costituzione esile, come ci risulta essere leì. Il fenomeno è più comune a destra, dove il rene si trova già normalmente un po' più in basso per la presenza del fegato. La causa è certamente una predisposizione soggetiva, unita all'esiguità o l'assenza del tessuto grasso che normalmente avvolge il rene in una capsula adiposa. Da sempre queste situazioni costituiscono un rompicapo per gli urologi, in quanto la risoluzione chirurgica non ha mai dato prova di essere veramente efficace. Molto tempo fa si eseguivano talora delle fissazioni del rene ai tessuti circostanti (nefropessi), poi abbandonate per la scarsezza di risultati a fronte di un intervento chirurgico dall'invasività non indifferente. Oggi questi interventi potrebbero essere eseguiti molto più semplicemente in laparoscopia, ma comunque continuano a non avere diffusione. Anche la correzione chirurgica del giunto pielo-ureterale non può risolvere, poiché il problema non sta in quel punto, ma la causa è meccanica, legata all'abbassamento del rene che causa uno stiramento ed un inginocchiamento del primo tratto dell'uretere. L'inserimento di una endoprotesi ureterale (stent) è quasi sempre molto mal tollerato ed il suo caso non fa che confermarlo. Il dolore è generalmente maggiore in posizione eretta, pertanto non ci è difficile comprendere che la sua attività non possa che accentuare il disturbo.
A distanza non è possibile scendere nello specifico con le indicazioni, non potendo prendere visone diretta delle indagini eseguite. D'ogni modo, le confermiamo che il comune atteggiamento dei nostri Colleghi è perlopiù astensionista. Generalmente il dolore ha un andamento alternante e vi possone essere anche lunghi periodi di miglioramento. Valgono sempre i consigli classici di indossare una fascia elastica di supporto lombare (tipo motocross) e, nei limiti del possibile, cercare di metter su qualche chilogrammo di peso! In conclusione, non si tratta certo di una situazione pericolosa, ma la persistenza del dolore può di molto influire sula qualità di vita.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dott.re
per la sua risposta ,visto che in entrambi i casi un intervento non sarebbe risolutivo che si si potrebbe fare per cercare di migliorare la situazione?visto che cmq faccio anche fatica ad urinare?
e visto che gli urologi stessi mi hanno detto che questa situazione che con il tempo non si sarebbe risolta avrebbe potuto creare dei danni al rene? inoltre da un paio di settimane il dolore si è esteso anche a sx e avverto spesso formicolio alle gambe,può essere correlato questo disturbo con il mio problema? Sto provando ad ingrassare ma purtroppo questa è la mia costituzione sono sempre stata cosi,la fascia elastica non mi è stata proposta,ma purtroppo x me il dolore non mi ha mai abbandonato!!!! :-(


Grazie
Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signorina,
se lei ci parla anche di dolore bilaterale e formicolio alle gambe, ci viene il sospetto che il suo problema possa non essere, o quantomeno non completamente, di origine renale, ma anche di origine ortopedica. Il dolore renale non è praticamente mai bilaterale ed ha sempre una tipica irradiazione anteriore e d inferiore, verso a vescica. Molto spesso donne della sua età e costituzione esile possono avere dei problemi di colonna vertebrale da postura viziata (tacchi troppo alti?) che non raramente causano dolori erroneamente attribuiti ai reni. Nel suo caso si sono dimostrate delle alterazioni renali evidenti, ciò non toglie che i due problemi (ortopedico ed urologico) potrebbero sovrapporsi. Spesso si tratta di situazioni di difficile intepretazione, poiché non esistono accertamenti di tipo neuro-ortopedico che possano evidenziare con certezza il problema. Una visita attenta dovrebbe già esere suggestiva, d'ogni modo non riterremmo inutile un controllo da parte di un fisiatra/ortopedico che dimostri sensibilità a questi problemi complessi.

Saluti