Stenosi uretere

Buongiorno,
premetto che non mi trovo in una situazione di emergenza, ma dato che ad oggi il mio problema non e' stato ancora risolto in modo definitivo mi rivolgo a voi per un consulto professionale. Brevemente la storia e' questa: nel 2005 in seguito ad una colica renale mi viene diagnosticato (Ecografia, Uro-TAC e Urografia) in sostanza un megauretere con le seguenti caratteristiche: dilatazione dell'uretere lungo tutto il suo decorso nettamente con calibro massimo nel segmento pelvico (3 cm di diametro) dove si rilevano formazioni litiasiche e dove si restringe bruscamente dal suo sbocco in vescica dimostrando in quest'ultimo segmento calibro sottilissimo e un andamento molto tortuoso. Mi viene eseguita una meatotomia ureterale e negli anni a seguire non mi si presentano episodi di colica anche se il quadro dei successivi controllo non si discosta molto da quello iniziale. Quest'anno in seguito a nuova colica mi viene diagnosticato un calcolo subcentimetrico, che sembra impossibile eliminare anche in seguito a Litotripsia Extracorporea. Si decide quindi di eseguire una Ureteroscopia, ma ecco che nel corso dell'operazione il calcolo e' sparito e non si hanno tracce della stenosi: si esegue URS che dimostra uretere perfettamente nella norma e mancanza di calcoli.

Aggiungo i risultati delle analisi delle urine 24h in seguito al quale mi e' stato prescritto Zyloric e Citrak:
Acido urico ematico 5.9 mg/dl
Calcio ematico 9.7 mg/dl
Calcio nelle urine 0.21 g/24h
Fosforo inorganico ematico 3.6 mg/dl
Fosforo inorganico urine 0.50 g/24h
Acido urico urine 0.40 g/l
Ossaluria 32.50 mg/24h

Sono orientato verso un trattamento conservativo sia perche' credo che possa portare a dei risultati sia perche' credo che non mi trovo in uno stato grave. Secondo voi quale direzione medica dovrei prendere?
Grazie dell'attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
la cosa più probabile è che il calcolo sia stato espulso nell'attesa dell'ultimo intervento, grazie alla maggiore ampiezza dell'ultimo tratto dell'uretere ottenuta con il precedente intervento. Questo è confermato dal fatto che poi alla successiva ureteroscopia non siano stati riscontrati restringimenti particolari. Non è affatto raro che situazione documentate radiologicamente in un modo, si dimostrino poi assai diverse all'ispezione diretta. Crediamo che non vi sia molto da fare di più ora, gli esami sono sostanzialmente in limiti. Considerata la malformazione congenita di base, la situazione dovrà essere monitorizzata semplicemente con una ecografia ogni anno e mezzo circa.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
la ringrazio della risposta. Secondo lei quindi resta valido continuare a seguire un approccio conservativo? Oppure, dal momento che e' sicuro che tra un determinato periodo di tempo si ripresentera' il problema e che il rene in questione non gode una situazione particolarmente felice, e' da prendere in considerazione una eventuale operazione chirurgica?

Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
<<<Considerata la malformazione congenita di base, la situazione dovrà essere monitorizzata semplicemente con una ecografia ogni anno e mezzo circa.>>>

Ovviamente, qualsiasi tipo di segno o disturbo relativo alla parte in questione non dovrà essere sottovalutato. In ogni caso, la situazione è meritevole dell'attenzione di un nostro Collega che la possa seguire attentamente nel tempo.