Dopo la renella, fastidio e minzione frequente

Buongiorno, ho 36 anni e sono malato di crohn. Circa una settimana fa ho inizato ad avere delle coliche renali (4 in tutto) che si sono risolte in pronto soccorso con l'ultima (non passava nemmeno con buscopan e voltaren). Entrato in pronto soccorso mi hanno fatto l'esame delle urine e ho notato un colore rosato. Mi è stata fatta un'ecografia completa all'apparato urinario che però non ha mostrato nulla di insolito, anche i reni erano delle dimensioni giuste e puliti. Il medico del pronto soccorso ha ipotizzato che fosse renella. Ora sono circa 3 giorni che non ho coliche ma ieri sersa ho notato che il rene sinistro (quello che ha avuto la colica) mi dava lievemente fastidio. Ovviamente nulla a che vedere con la colica, una cosa del tutto sopportabile, ma questa mattina, quando mi sono svegliato, ho notato un po' di ematuria nelle urine. Ora è passata qualche ora e mi rendo conto di avere sempre un certo stimolo alla minzione e un leggero fastidio alla vescica. Le urine ora sono normali come colore. Mi chiedo se questo tipo di disturbo, dopo alcuni giorni di coliche, sia normale.
Qui di seguito riporto tutti farmaci che sto assumendo per il crohn: Asacol 4 volte a dì, Deltacortene di mantenimento 10 mg e Axagon come protezione gastrica.
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
Un cordiale saluto
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Come spesso ci troviamo a ripetere in questa sede, la definizione di "renella" è molto sovente una scorciatoia del medico per "battezzare" una situazione che non è in grado di definire in modo migliore e più sicuro. La invitiamo a leggere questo nostro articolo a riguardo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

L'eliminazione di semplice "sabbia" è tutto sommato una circostanza piuttosto rara, molto più frequente è l'impegno di un piccolo calcolo, che spesso le indagini di primo livello (radiografia, ecografia) non sono in grado di definire con chiarezza. In questi casi, la persistenza di disturbi fastidiosi deve imporre l'adeguato approfondimento degli accertamenti. Ovvero bisogna partire dal presupposto che vi sia realmente un calcolo in transito fin quando questo non viene evidentemente escluso. Troppo spesso si segue il ragionamento inverso, condannando ad attese improduttive e perdite di tempo.

Come lei saprà, la sua malattia intestinale la predispone notevolmente allo sviluppo di calcoli di ossalato di calcio.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dr. Piana,
Per prima cosa vorrei ringraziarla per il tempo che mi ha dedicato, di domenica per giunta (davvero gentilissimo, anche per l'artiolo che mi ha indicato che vado subito a leggere). Sì, sono al corrente che purtroppoil Morbo di Crohn predispone a questo tipo di disturbo, anche se devo ammettere che è la prima volta in 15 anni che mi capita e che non ero preparato/informato adeguatamente. Quindi lei mi consiglia di fare qualche indagine perché potrebbe esserci un piccolo calcolo? In effetti sento un po' di fastidio alla vescica e lo stimolo di minzione piuttosto frequente. Che genere di esami dovrei fare secondo lei?

Un cordiale saluto e ancora grazie.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
La sintomatologia che lei riferisce è abbastanza tipica e viene definita "espulsiva" da noi specialisti. Si manifesta tipicamente quando un (piccolo) calcolo si impegna nell'ultimo tratto dell'uretere ed interferisce con la contrazione vescicale dando questa irritazione che molto spesso viene erroneamente scambiata per "cistite". Ovvaimente non è il caso di assumere antibiotici, caso mai una terapia che aiuti il "passaggio" (veda il nostro articolo). La spinta ad approfondire con una TAC senza mezzo di contrasto dipende essenzialmente dall'entità dei suoi disturbi. Tutto sommato, attenderemmo forse - che dire - una settimana, ma se la situazione non si risolve, diremmo che non sia il caso di tergiversare ulteriormente.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dr.
La ringrazio ancora per le sue risposte. Volevo aggiornarla perché, questa mattina, ho avuto ancora una piccola colica. Sicuramente non intensa come le prime, ma subito dopo ho notato ancora una leggera ematuria. Secondo lei è sempre imputabile al piccolo calcolo che è in fase di espulsione?

Un cordiale saluto
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
A questo punto, la presenza del piccolo calcolo è praticamente una certezza. La terapia "espulsiva" sarebbe da iniziare appena possibile, così il mettersi nelle condizioni di eseguire una TAC senza mezzo contrasto dell'addome nei prossimi 7 giorni. Se nel frattempo le cose si risolveranno da sole, tanto meglio, ma almeno non si sarà perso tempo inutilmente.