Disturbi diffusi all'apparato urinario

DESCRIZIONE DELLA SINTOMOLOGIA ED EVOLUZIONE STORICA DEL DISTURBO URO-GENITALE DI VALLE VALERIO


La sera del 27 dicembre 2007 (dopo una giornata caratterizzata da intenso stress) improvvisamente è comparso un fastidioso malessere a livello pubico, con senso di peso e dilatazione dei tessuti.
Nei giorni successici il disturbo coinvolgeva il canale del pene (la sensazione era come se il membro avesse subito un trauma da schiacciamento).

Raramente ho avvertito bruciori all’apparato urinario, occasionalmente dopo la minzione od un amplesso mi rimane un leggero malessere (quasi un impercettibile bruciore sovrastato da un più generico fastidioso disturbo).
Il mio fastidioso malessere è mutante di intensità e tipologia, la sua azione si sposta repentinamente dal pube al pene coinvolgendo la sfera psichica e la simultanea variabilità dell’umore.
Tale disturbo mi riduce notevolmente la qualità della vita e mi fa perdere la concentrazione nel lavoro, oltre che farmi vivere continuamente uno stato di nervosismo e irascibilità.

La sindrome è subdola perchè non è costante nell’arco della giornata, ci sono delle pause più o meno lunghe con assoluta mancanza di una qualsiasi sensazione di malessere, tanto che a volte mi illudo di essermene liberato, poi invece ricompare e tutto comincia da capo.

Ho eseguito prima del malessere degli esami di prevenzione vista l’età considerata a rischio patologie di questo apparato (ecografia, uro-flusso-metria, visita urologia, esami sangue e urine urine ecc.), tutti i risultati sona stati negativi.
Dopo la comparsa del disturbo ho eseguiti altri esami mirati, ma nessuno, come dimostrano tutti i referti allegati, ha dato riscontro di una qualche indicativa patologia (spermiogramma, esame citologico urine, test Stamey), nuovamente tutto negativo.

Nel gennaio 2008 in seguito ad una approfondita visita privata, uno specialista urologo attribuiva il malessere a motivazioni psicogene e consigliava una cura con “ANANASE”, che feci immediatamente per lungo tempo, ma senza alcun risultato.

Dopo essermi rivolto ad erboristi, specialisti omeopatici e pranoterapisti senza risolvere il problema, a parte illusori brevi periodi di benessere, su consiglio di un amico medico ho contattato privatamente un altro urologo, detto specialista dopo un’accurata visita ed una serie di domande sulle sensazioni provate dal disturbo evoluzione, mi consigliava eseguire test di “Stamey” perchè trattasi, a suo dire, di prostatite non batterica, contestualmente mi faceva iniziare una cura per 30gg con “PERMIXON”.
Anche questa cura protratta per 2 mesi non ha sortito alcun effetto.
Consultato nuovamente quest’ultimo urologo, mi consigliava di proseguire la cura fino a novembre prossimo poi riferire.

Su consiglio di altro amico medico di base molto noto, in pensione, ho eseguito esame Citologico delle urine, la risposta è arrivata in questi giorni senza evidenziare nulla.

DOMANDE: potrebbe il disturbo derivare dalle 3 pesanti cure antibiotiche eseguite nell’arco del 2007 per eradicare “helicobacter pylori”? Oppure, potrebbe il disturbo essere riflesso da altri organi vicini infiammati? A questo punto cosa mi resta da fare, a quali altri esami mi dovrei eseguire per risalire alle cause?


Vicenza, ottobre 2008

Valle Valerio
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente, vista a complessità della sua storia clinica una risposta soddispfacente via web è impossibile, le dico cmq in via generale che la sua sintomatologia potrebbe far sospettare un infiammazione della prostata, le cure antibiotiche da lei effetuate possono aver causato un dismicrobismo intestinale, e per tanto provocare poi la prostatite, però queste sono solo delle impotesi.. le consiglio di verificare tutto con una visita urologica

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
caro lettore,

giudicare una sintomatologia dolorosa come la sua può non essere facile, comunque non è mai produttivo chiedere pareri a specialista diversi che dovranno ogni volta ricominciare tutto da capo anche per non entrare in contrasto con chi li ha preceduti.
cerchi di trovare il suo specialista di riferimento, di fiducia e , con tutti gli esami cerchi di trovare il "bandolo della matassa", cosa non impossibile, senza effettuare cure "aspecifiche" e spesso inutili
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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