Questa terapia è idonea per curare definitivamente la gonorrea

Richiedo un consulto perché ho necessità di risolvere alcuni quesiti relativi al mio caso specifico e dunque non ho trovato risposte esaurienti al mio caso nei consulti precedenti visualizzabili sul sito. Ho contratto la gonorrea avendo consumato un rapporto sessuale non protetto. Sono stati necessari 12 giorni per diagnosticarla avendo, i primi urologi che ho contattato, prescritto delle analisi per germi comuni e non per microorganismi specifici. Ho quindi da 12 giorni i classici sintomi quali bruciore durante la minzione, abbondanti secrezioni e dolore lungo tutta l'asta del pene se esercito pressione. Vi contatto innanzitutto per sapere se la terapia indicatami è corretta non avendo ricercato nello specifico anche la clamidia ma principalmente il gonococco e quindi non so se ho contratto anche questa malattia. 10 gg mattina e sera "Rovamicina 3000000" e in seguito "Levofloxacina 250" solo la sera per altri 10 gg. Questa terapia è idonea per curare definitivamente la gonorrea ? È efficace anche contro la clamidia ? Le analisi che ho fatto sono state corredate da antibiogramma ma poiché ci sono stati alcuni problemi interni al laboratorio non mi è stato ancora consegnato ( ho iniziato la terapia ieri comunque ) e dovrei averlo lunedì. È possibile che questa terapia non sia efficace per la cura definitiva ? Oggi è il secondo giorno e chiaramente non noto ancora nessun miglioramento. In attesa, la ringrazio molto e porgo cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.7k 1.8k 19
Non risultano in questa sezione consulti precedenti che la riguardino.
Il batterio respomsabile della gonorrea (neisseria) è tuttora molto sensibile agli antibiotici e diremmo che la tearpai proposta sia teopricamente efficace e molto generosa. Poi all'atto pratico si vedrà, comunque i presupposti sono buoni, anche per dare una ulteriore azione nei confronti di altri batteri particolari come clamidie ed ureoplasmi. Beva molta acqua, abbia pazienza, un risultato almeno parziale si dovrebbe iniziare ad apprezzare dopo 3-4 giorni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Gentile utente
La terapia prescritta andrà corretta sull'antibiogramma. Il suo urologo avrà sicuramente valutato tutti i fattori per darle questa terapia. Le linee guida europee prevedono altri antibiotici per il gonococco associati ad altri per la clamidiae che spesso può essere concomitante. La levofloxacina potrebbe essere cmq una seconda scelta sia per il gonococco che per la clamidiae. Due giorni comunque sono troppo pochi per avere un miglioramento.
Si ricordi che necessari saranno anche esami ematici per valutare tutte le malattie sessualmente trasmissibili. Cordiali saluti.

Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi

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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Ho tralasciato di dire che comunque la rovamicina può essere ben sufficiente per il trattamento della patologia. Cordialmente.
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Utente
Utente
Ringraziandola per la risposta ed i consigli le pongo un'ulteriore domanda dottore: se l'antibiogramma dovesse bocciare la Levofloxacina (che mi è stata prescritta in seguito) penso non ci saranno molti problemi nel sostituirla con un altro antibiotico. È corretto ? Se invece non dovesse andar bene la Spiramicina ( la sto assumendo da ieri e dovrei avere l'antibiogramma lunedì) potrò sostituire "in corsa" questo antibiotico dopo averlo assunto per almeno 4 giorni ? Ringraziandola nuovamente per la disponibilità e gentilezza la saluto cordialmente.
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Utente
Utente
Dottore quindi questa terapia seppur di seconda scelta (non capisco perché mi è stata prescritta questa terapia se non risulta la migliore) dovrebbe essere efficace sia per la Gonorrea che per la Clamidia ? Da quello che ho capito lei mi dice che la Rovamicina mi è stata prescritta per la gonorrea (e dovrebbe risultare sufficiente da sola per la gonorrea stessa ma non efficace per la Clamidia ) mentre la Levofloxacina anche per la Clamidia ? Come detto prima, se l'antibiogramma dovesse promuovere questa terapia andrò avanti così, in caso contrario potrò cambiare in corsa non dovendo attendere il termine della terapia prescritta all'inizio ? Oppure a prescindere anche se l'antibiogramma dovesse promuovere la terapia che mi è stata prescritta lei mi consiglia una terapia diversa coerente con le linee guida sia per la gonorrea che per la clamidia ? Grazie
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
La terapia prescritta va bene e può essere ben sufficiente per trattare la patologia. La rovamicina fa parte della classe degli antibiotici di prima scelta usati per trattare entrambi i germi e la levofloxacina è farmaco di seconda scelta per entrambi. Se l'antibiogramma mostrerà qualcosa di diverso, il suo urologo sarà sempre in tempo a fare gli opportuni cambiamenti. Ma probabilmente non ce ne sarà bisogno! Dunque la terapia prescritta segue le linee guida. Non si preoccupi! Mi faccia sapere! Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore,
l'antibiogramma è il seguente:
sensibilità buona ad Ampicillina, Streptomicina, Cefoxitina , Ceftazidime, Tetraciclina , Gentamicina , Cefalotina. Mediocre ciprofloxacina.
Come detto la mia terapia prevede Spiramicina e Levofloxacina, la terapia necessità una correzione ? la ciprofloxacina non è molto simile alla Levofloxacina (che mi è stata prescritta) e di conseguenza non molto indicata nel mio caso dato il giudizio di mediocrità dato dall'antibiogramma ?

Inoltre dottore le pongo un'ulteriore domanda: non sarebbe stata più indicata una somministrazione diretta intramuscolo ? Sarebbe più efficace ? Potrei ancora cambiare terapia e procedere con questo tipo di somministrazione ? Le pongo questa domanda per un motivo preciso e giungo alla mia preoccupazione più grande: oggi è il quinto giorno di terapia relativa all'assunzione di "Rovamicina 3000000" mattino e sera. La minzione è migliorata molto e le secrezioni sono leggermente diminuite. Permane però probabilmente il sintomo peggiore: durante l'erezione (soprattutto la notte per quelle spontanee) ho un fortissimo dolore localizzato quasi sempre fra il meato uretrale e il frenulo all'altezza presumo della fossa navicolare. È un dolore molto forte che permane sino al termine dell'erezione. Questo è un problema che non si è affievolito nonostante cinque giorni di terapia antibiotica. È una conseguenza della gonorrea ? Di un'uretrite causata da gonorrea ? Sono molto preoccupato perché le ripeto dopo cinque giorni non c'è stato in tal senso nessun tipo di miglioramento, anzi. Questo mi porta a mettere in dubbio la terapia che sto seguendo nonostante gli altri sintomi stiano lentamente migliorando o a pensare che dovrei aggiungere alla mia terapia un'altra cura per questo tipo di problema. Per questo le ho anche chiesto in merito alle somministrazioni intramuscolo. Mi perdoni se sono stato prolisso, confusionale e sicuramente non preciso in particolar modo circa la descrizione anatomica del problema. La ringrazio moltissimo per la disponibilità e gentilezza.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Salve,
Dovrebbe innanzitutto portare l'antibiogramma al medico che le ha prescritto la terapia. Lui effettuerà delle variazioni se necessarie.
La spiramicina fa parte della classe dei macrolidi che sono indicati nella terapia della gonorrea anche se sull'antibiogramma non vedo test con i macrolidi. Anche la levoflaxacina potrebbe essere corretta ma l'antibiogramma evidenzia una sensibilità mediocre in rapporto ai chinolonici.
Detto questo, cinque giorni forse sono ancora pochi per una totale risoluzione sintomatologica e il suo medico è sempre in tempo, se è d'accordo e in base all'evoluzione dei suoi sintomi, fare delle variazioni sull'antibiotico utilizzato. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la disponibilità. Le vorrei porre solo un'ultima domanda: il flusso urinario ritengo sia tornato come prima ma noto solo una differenza: poco prima del termine del flusso e quindi quando lo stesso non è più vigoroso come appena iniziato le ultime gocce "schizzano" e non hanno quindi un getto uniforme. Potrebbe essere per una ostruzione all'uretra magari dovuta ad una prima forma di cicatrizzazione ? Anche se, da ignorante in materia, ritengo che se fosse così tutto il flusso, dall'inizio, dovrebbe trovare difficoltà nella fuoriuscita. Invece ho un flusso vigoroso come in passato e solo le "ultime gocce" vanno per conto loro per così dire. Potrebbe essere un leggero rigonfiamento che sta diminuendo del meato uretrale ? Segnalando inoltre che sento dolore durante l'eiaculazione sia lungo il pene che al basso ventre, penso la prostata. La ringrazio nuovamente.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Salve
Penso che siano sintomi di una fase acuta che sta regredendo. Bisogna aspettare il termine della cura e effettuare una rivalutazione completa urologica con esami colturali di controllo. Valuti col suo medico urologo l'antibiogramma che ha ricevuto e se sono necessari aggiustamenti della terapia.
Escludo inoltre una cicatrizzazione anomala con formazioni di stenosi. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dottore in virtù dell'antibiogramma (il quale non è stato impiegato per esaminare i macrolidi e ha giudicato la Levofloxacina mediocre) le ricordo che sto assumendo la Rovamicina 3000000 da sette giorni e dopo dieci mi era stato prescritto di prendere la Levofloxacina stessa e data la persistenza di alcuni sintomi quali fitte durante l'erezione, dolore durante l'eiaculazione al basso ventre e zona del perineo mi ha indicato di interrompere la Rovamicina e ( data la sensibilità buona indicata dall'antibiogramma per l'Ampicillina) assumere per 7 giorni l'Augmentin 1 g due compresse al dì. Ha escluso invece l'assunzione della Levofloxacina. Per decongestionare invece mi ha prescritto Ageflus per un mese. L'Augmentin essendo amoxicillina e non ampicillina è ugualmente efficace ? Sono simili come classe di antibiotico ? Continuo ad avvertire flusso uriario irregolare, secrezioni anche se non più abbondanti come prima e dolori come indicato in precedenza. Temo, come detto, complicanze quali uretrite o prostatite che possano comportare danni permanenti ad esempio all'uretra stessa. resto in attesa di una sua opinione e la ringrazio di cuore.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Salve,
si potrebbe andare bene. Amoxicillina fa parte della medesima classe dell'Amoxicillina. Al momento non si preoccupi dei danni permanenti che sono improbabili. Mi faccia sapere.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dottore la ringrazio ancora per la pazienza e disponibilità. Nutrendo dubbi stamani circa l'efficacia risolutiva dell'augmentin ho sentito il parere di un altro medico (non avendo un vero e proprio urologo di fiducia) che mi ha prescritto la sospensione chiaramente della Rovamicina e somministrazione per 6 giorni due volte al dì di ceftazidime essendo ottimista circa la risoluzione del problema . Se lei dovesse preferire una di queste sue terapie quali mi consiglierebbe ? La ringrazio davvero, rappresenta la mia ancora di salvezza. Grazie
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Salve
Sicuramente concordo con il secondo consulto. Le cefalosporine di terza generazione come il ceftazidime sono sicuramente le più appropriate insieme ai macrolidi per la cura della gonorrea. Segua le cure prescritte da questo urologo. Sicuramente ora posso dire con tranquillità che sono d'accordo. Mi faccia sapere. A presto.
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Utente
Utente
Dottore ringraziandola ancora per disponibilità e celerità con cui mi risponde la aggiorno sulla situazione. Oggi è il sesto giorno di ceftazidime, le secrezioni si sono arrestate completamente (a dire il vero già dopo il primo giorno di somministrazione) sono scomparsi i dolori durante l'erezione anche. L'unica cosa che è rimasta invariata è la minzione irregolare. Numericamente il numero delle volte in cui vado in bagno per urinare si è ridotto ed infatti per irregolare intendo che fisicamente il flusso non è come prima. Non è "pieno", bensì seppur vigoroso, appena fuoriesce è più "sottile" come flusso ed un po' più alto nel senso che a differenza di prima e della normalità in cui esce pieno e circolare come l'acqua di un rubinetto aperto, in questo caso è come se il rubinetto fosse aperto per meno di metà e quindi il flusso è molto meno pieno e non circolare bensì alto e sottile dall'una all'altra estremità del meato uretrale . Mi rendo conto che la spiegazione è elementare e spero sia stato esaustivo. Inoltre quando mi capita di urinare da seduto devo sforzarmi per fare pipì e provo un leggero dolore a differenza di quando faccio pipì in piedi . Tutti questi problemi riguardano un flusso urinario che non accenna a migliorare nei termini indicati sopra. Per questo motivo il medico mi ha prescritto altri due giorni di somministrazione di ceftazidime (inizialmente era di 6 giorni due al di) oggi è il sesto giorno, ed inoltre Ageflus integratore per un mese. Dottore come mai ho questo flusso strano ed inoltre "fastidioso" da seduto che non accenna a migliorare ? Cosa potrebbe essere avendo escluso probabilmente una stenosi dovuta a cicatrizzazione ? Infine sono diventato molto stitico a differenza del passato dove andavo di corpo molto frequentemente (ho 25 anni). Può essere dovuto al farmaco che sto assumendo ? Sono, come sa ormai, molto preoccupato per la minzione. Potrebbe essere un segno che evidenzia la presenza ancora dell'infezione ? Tutti gli altri sintomi invece sono scomparsi da giorni. In attesa di una sua cordiale e pronta risposta io la ringrazio infinitamente.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Gentile utente
Sono ottimista sul decorso dell'infezion. Bene continuare con qualche altro giorno di antibiotici. Ci vorrà un altro pó di tempo per far passare totalmente lo stato di infiammazione e di edema che determina ancora questo flusso debole. Dunque aspetti ancora una settimana e valuti col suo urologo l'evolversi della situazione. Mi faccia sapere. Cordiali saluti
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