Uretrite ricorrente

Gentili Dottori,
sono un ragazzo di 35 anni e negli ultimi anni ho avuto diversi episodi di uretrite.
Premetto che sono omosessuale, ho una vita sessuale serena, non sfrenata e ho sempre usato il preservativo nei rapporti penetrativi. Gli episodi sono stati sempre associati a precedenti rapporti orali non protetti.
La prima volta (2011) mi prescissero ciproxin 500 per 5 giorni 2 volte al giorno. La sintomatologia sparì velocemente e il tampone uretrale eseguito dopo 20 gg risultò negativo per patogeni.
Dopo pochi mesi (dic 2011) ebbi un altro episodio e feci immediatamente un tampone che risultò di nuovo negativo. In attesa del risultato il medico mi prescrisse 5 iniezioni di rocefin seguite da alcuni giorni di ciproxin e la sitomatologia sparì.
Altri 2 episodi simili accadero a giugno 2012 e luglio 2013 entrambi curati con 1 fiala di rocefin seguita da bassado per 10 giorni. Anche in questo caso i tamponi fatti prima della terapia antibiotica erano negativi per patogeni e positivi ancora per batteri commensali.
Mi sono rivolto a diversi urologi, e tutti concludevano che si trattava di infezioni batteriche aspecifiche escludendo prostatiti. Addirittura mi fu consigliato di fare terapia antibiotica preventiva con una compressa di ciproxin prima di eventuali rapporti occasionali vista la facile predisposizione all'infezione (cosa che ritengo assurda e non ho mai applicato).
Inoltre soffrendo di colon irritabile mi consigliarono di regolarizzare l'intestino, cosa che potrebbe predisporre all'infezione.
Putroppo la mia situazione intestinale è peggiorata e nel 2015 ho avuto un ascesso perianale complicatosi a fistola transfiterica a ferro di cavallo.
Dopo la risoluzione della fistola mi sono rivolto a un gastroenterologo che mi ha consigliato di fare una colonscopia per scongiurare un eventuale Chron. Ho fatto l'esame pochi giorni fa e sono in attesa dell'esito dell'esame istologico.
Qualche giorno dopo la colonscopia ho avuto un rapporto sessuale orale non protetto e dopo sole 36 ore si è manifestata di nuovo un uretrite.
Questa volta la secrezione purulenta è comparsa durante la masturbazione al momento della emissione del liquido pre-eiaculatorio. Poi si è rimanifestata la mattina dopo e via via sempre meno.
Il medico mi ha consigliato di fare al più presto una spermiocoltura e analisi delle urine del primo mitto mattutino per valutare quale patogeno causa l'infezione e decidere l'antibiotico da usare tramite antibiogramma.
Se dovesse essere di nuovo negativo per patogeni cosa devo pensare?
Questa nuova uretrite potrebbbe essere stata in qualche modo causata dall'irritazione indotta dai purganti presi per la preparazione alla colonscopia? Potrebbe essere il tutto causato dal mio intestino?
Non riesco più ad avere una vita sessuale serena e sono molto frustrato. Spero possiate darmi qualche consiglio.
Grazie
Saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

situazione clinica la sua molto complessa che, da questa postazione, non può essere affrontata in modo mirato e preciso e tutte le ipotesi di causa, da lei lanciate, devono essere ben prese in considerazione dai medici che la stanno seguendo in diretta.

Faccia le valutazioni consigliate noi, da questa postazione possiamo consigliarle, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, alcune indicazioni generali anche di tipo dietetico-comportamentale come:

1)vita sessuale regolare, evitare rapporti a rischio;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
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Gentile Dott. Beretta,
la ringrazio dei consigli e cercherò di sfruttarli per migliorare il mio stile di vita.
La cosa che mi premeva sapere e se nella vostra esperienza clinica avete mai notato fenomeni di questo tipo. Anche i medici non sanno più cosa dirmi e ormai un continuo ciclo di tamponi uretrali e terapie antibiotiche. Terapie che tra l'altro non tollero bene a causa dei miei problemi intestinali.
E' possibile la correlazione tra disturbi intestinali e uretrite? Dovrebbe essere più soggetta a irritazioni la prostata in situazioni di disordine intestinale?
Ripeto, la mia vita sessuale non è sfrenata, anzi se continuo cosi credo sfocerà nella venero fobia. Detto questo non credo sia possibile acquisire una infezione venerea una volta l'anno, sarebbe al di fuori della casistica da un punto di vista epidemiologico, o le infezioni veneree sono completamente fuori controllo. Cosa ne pensa?
Grazie mille
Saluti
D.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

dalla mia esperienza clinica le dico che "è possibile la correlazione tra disturbi intestinali e uretriti-prostatiti e che la prostata è più soggetta a irritazioni in situazioni di disordine intestinale".

Risenta ora il suo urologo di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta,
riscrivo per raccontare il decorso della mia patologia e avere qualche altro consiglio.
Dopo l'ultimo episodio di uretrite, il mio medico mi ha prescritto una spermiocoltura e urinocoltura del primo mitto mattutino con antibiogramma per la ricerca di germi comuni, miceti, gonococco, clamidia, ureoplasma e gardnerella.
Premetto che sono microbiologo, avendo una manifestazione purulenta (secrezione giallastra non abbondantissima ma presente anche senza spremitura) non ero convito della completezza degli esami e ho chiamato la microbiologia dell'ospedale per chiedere se fosse necessario anche un tampone uretrale e mi hanno consigliato di prelevare solo la secrezione esterna visto che era presente.
Appena consegnati i campioni il medico mi ha prescitto una fiala di rocefin IM seguita da 7 giorni di bassado una volta al giorno.
Dopo pochi giorni la secrezione è sparita e apparte un leggero fastidio al meato sono stato bene.
Dalle analisi è risultato presente haemophilus influentiae e stafilococco epidermis (rare colonie) presenti nello sperma, nel secreto uretrale ma non nelle urine dove è stata riscontrata ematuria e leucocitosi.
L'isolato h.influentiae è risultato resistente a parecchi antibiotici, ma sensibile al rocefin.
Appena ritirate le analisi sono andato in visita dal mio urologo
il quale esclude una prostatite dopo la palpazione della prostata e ritiene la presenza dei batteri nello sperma dovuta al passaggio dall'uretra infetta. Secondo lui la secrezione purulenta e la remissione dei sintomi con l'antibiotico è solo ascrivibile a uretrite. Mi ha consigliato di astenermi dai rapporti orali e/o usare sempre il profilattico vista la mia ipersensibilità (sesta uretrite in 5 anni).
Dopo qualche settimana, non so forse probabilmente per un mio problema ormai psicologico, ho fastidi. Sento l'uretra un pò rigida, leggero bruciore alla punta, sensazione di bagnato, e un leggero fastidio durante l'eiaculazione. Settimana prossima ho una visita da un altro urologo per avere un altro ennesimo parere.
Ho guardato in letteratura e le uretriti da h.influetiae sono abbastanza rare, ma possibili e tra gli articoli (pochi trovati) i casi si risolvevano sempre con una singola dose di rocefin.
Come scrivevo nelle precedenti email, ho problemi intestinali e ho avuto una fistola perianale. Ho fatto di recente una colonscopia con biopsia da cui tutto risulta normale. raccontata questa storia al gastroenterolo, mi ha detto che quando gli urologi non sanno cosa dire danno la colpa all'intestino e che in un uomo il passaggio di germi alle basse vie urirarie è improbalbile.
Fatte questa ahimè lunga premessa, cosa ne pensa? Cosa posso fare per capire da cosa è scatenata questa mia ipersensibilità alle infezioni uretrali? Cistoscopia? ecografia? E' normale avere ancora qualche fastidio dopo 3 settimane dalla remissione dei sintomi?

Io non so più cosa fare e sto entrando nel vortice della paura.
Grazie
Saluti
D







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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non drammatizzi ed attenda che il processo infiammatorio, secondario alla infezione apparentemente debellata, si risolva completamente e poi risenta il suo urologo.

Un cordiale saluto.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
dopo un alteriore visita di controllo da un altro urologo sono stato rassicurato.
Visto che non avevo particolari patogeni dagli esami, il medico mi ha rassicurato riguardo i rapporti e mi hadetto di eseguire ogni 3 mesi spermiocoltura e urinocoltura. A detta del medico avere fastidi dopo una uretrite può permanere anche per mesi.
Dopo la visita, ho avuto 2 rapporti nell'ultimo periodo, uno completamente protetto, il secondo protetto solo nella penetrazione.
Dopo pochi giorni ho sviluppato un'altra uretrite e oggi sono andato nella clinica MST del policlinico umberto primo di Roma.
Dall'analisi della secrezione è emerso presenza di diplococchi gram-. Il medico ha detto che si tratta di gonococco e mi ha prescritto 10 fiale di rocefin con 20 gg di bassado 1 volta al di.
Dice che solo con l' osservazione a fresco del secreto uretrale e colorazione di gram è possibile vedere il gonococco, gli altri esami possono dare falsi negativi.
Secondo voi è possibile che non abbia mai curato la gonorrea per 5 anni? O trovo solo partner positivi che mi ricontagiano ogni volta?
La terapia indicata è molto aggressiva e soffrendo di colon irritabile ho paura possa generare dei danni. Cosa ne pensate?
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

se riscontrato gonococco nel secreto uretrale, segua ora le indicazioni ricevute, sono tutte condivisibili.

Un cordiale saluto.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta,
grazie per la celere risposta.
Quindi lei crede che la terapia è adeguata anche se fuori dalle linee guida per il trattamento della gonorrea?
Saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
La terapia e soprattutto l'antibiotico-terapia indicate molto probabilmente vanno a mirare anche altre situazioni cliniche che qui a noi sfuggono, ad esempio resistenze, allergie, utilizzo in precedenza di altri farmaci od antibiotici.

Dubbi sulle indicazioni terapeutiche ricevute allora sempre bene risentire in diretta il suo medico o specialista di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
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