Calcoli renali gruppo caliciale superiore

Ho quali 54 anni, maschio. Il 22/06/2016 sono stato sottoposto a
litotrissia extracorporea per eliminale un calcolo silente (intervento
a scopo preventivo): “nel gruppo caliciale superiore del rene
sinistro, formazione calcifica ovalare, verosimilmente litiasica, dal
diametro massimo di mm 8” (TC addome completo e uro-TC). Dopo essere
stato sottoposto al trattamento per circa 35/45 min con sw 3300
potenza 12.6, sono stato rispedito a casa con prescrizione di
antibiotico x gg 3 + analgesici al bisogno e con la raccomandazione
di bere almeno 2lt d’acqua al giorno. Dopo 3 giorni, la notte, accuso
una fortissima colica (esperienza per me nuova) che si placa dopo un
paio d’ore per riprendere con altrettanto vigore dopo un po’ nella
prima mattina. Sono finito così al pronto soccorso dove sono stato
sottoposto alla usuale terapia di flebo con antidolorifici per 3 ore
c.a. Rispedito a casa, nei giorni successivi sono stato soggetto ad
altre coliche, talvolta rientrate in breve tempo grazie agli
antidolorifici e un’altra forte colica che mi ha steso per diverse
ore. Ho quindi chiesto con urgenza consulto al medico che ha praticato
la litotrissia. Dopo controllo ecografico e rx, questa è la diagnosi:
“idronefrosi sinistra di media entità; calcolo caliceale medio
destro”, da una visione alla lastra rx il medico ha detto che si
tratta di un calcolo di dimensioni di circa 5mm, evidentemente la
litotrissia invece di frantumare il calcolo lo ha diviso in due parti,
e una di queste, la maggiore, è quella che sta creando problemi. La
strategia medica è quella di espellere il calcolo in maniera naturale,
questa è la prescrizione: Bere almeno 2 lt acqua, Deltacortene 25
mezza cpr ore 8:00 e ore 15:00, per 7 gg e Ominc 1 cpr al dì.
Devo dire che la cosa mi preoccupa molto in considerazione della
grandezza del calcolo. Le sarei estremamente grato di un suo
qualificato parere. E se l’espulsione non dovesse funzionare? Se il
calcolo continua a rimanere fluttuante in quella posizione? Esiste il
rischio che il calcolo in fase di espulsione rimanga incastrato
nell’uretere? E se avvenisse ciò. Cosa mi consiglia di fare? Faccio
presente di non soffrire di altre particolari patologie. Grazie in
anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
C'è una contraddizione in quanto ci riferisce, poiché parrebbe lei sia stato sottoposto a trattamento a sinistra, pentre poi ci parla di un calcolo riscontrato a destra. Possamo pensare ad una svista.
In ogni caso, il fatto di scatenare complicazioni con questi trattamenti "preventivi" dei calcoli asintomatici è tutt'altro che rara e lo specialista lo deve sempre tenere presente e discuterlo con la persona assistita. Purtroppo il risultato di una litotrissia extracorporea non è mai completamente prevedibile, poiché troppi sono i fattori che lo possono condizionare (durezza del calcolo, posizione nel rene, eccetera). Le sue attuali coliche sono quasi sicuramente portate dall'impegno lungo l'uretere da parte di uno o più frammenti di calcolo. Questi non vengono chiaramente evidenziati in modo diretto dagli accertamenti di base (ecografia e radiografia), potrebbe farlo una TAC, ma la necessità di eseguirla è da discutere nel caso specifico. Come in tutte le altre situazioni di calcoli in transito lungo l'uretere, il primo approccio è generalmente conservativo, con la,prescrizione di farmaci che possano aiutare la progrssione e l'espulsione. Se però questo non avviene entro tempi accettabili, ovvero si manifestano coliche subentranti od altre complicazioni (es. febbre) non si può attendere oltre e si pingono le indicazioni ad un intervento endoscopico risolutivo (uretero-renoscopia operativa). Se si confermassero queste indicazioni, ovviamente si rimuoverebbe anche l'altro frammento ora descritto all'interno del rene.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
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Utente
Utente
La ringrazio per la rapidità della risposta. Mi preoccupa le dimensioni del calcolo che dovrei eventualmente espellere, a detta dello specialista, di cira 5mm. Potrebbe questo rimanere incastrato nell'uretere? Mi preoccupa altresì il fatto di ignorare il livello di 'preparazione' tecnica ed in temini di strumentazione del centro al quale mi sono rivolto inizialmente per un consulto su altre questioni urologiche sulle quali i medici sono certamente molto preparati e quindi ringrazio. Il fatto è che ho affrontato la questione litotrissia con molta leggerezza partendo dal presupposto che fosse un intervento semplice e dall'esito scontato, senza pensare quindi ad eventuali complicanze e relativi interventi riparatori (di tutto ciò il medico non mi ha informato ne io ho chiesto informazioni, quindi anche mea culpa). Sono quindi tentato, se non dovessi eliminare il calcolo in una settimana, di rivolgermi ad altro centro con chiara fama di affidabilità su queste specifiche problematiche. Mi dia un consiglio. Grazie infinite.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Un calcolo (o frammento) di 5 mm ha discrete possibilità di essere espulso spontaneamente, ma questa attesa è ovviamente condizionata dai disturbi che il transito del calcolo medesimo è in grado di causare. In linea di massima è lecito attendere fino a 40-60 giorni, a patto che i disturbi siano modesti e saltuari. Il presentarsi di coliche intense e frequenti impone il ricorso sollecito agli opportuni interventi risolutivi. Noi non possiamo fornire consigli in ordine a singoli specialisti e centri di cura, in particolare essendo come vede direttamente coinvolti in questo specifico tipo di probelmi urologici.
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Utente
Utente
Grazie. Un ultimo consiglio, a che ora del giorno è più opportuno assumere Omnic? E in caso di forte colica posso associare al deltacortene che sto gia assumendo (mezza cpr ore 8:00 e mezza ore 15:00 x 7 gg) altri antidolorifici? Per esempio dicloreum? O che altro eventualmente? Avendo provato il terribile dolore della colica confesso di essere piuttosto spaventato da questo evento... La ringrazio anticipatente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Per la tamsulosina non esiste un orario preferenziale, in genere si consiglia la somministrazione serale solo per ovviare a possibili abbassamenti della pression del sangue, che costituiscono un effetto collaterale abbastanza frequente di questo tipo di farmaci. Tamsulosina e cortisone non hanno però un'azione diretta sul dolore, che se presente deve essere trattato con altri farmaci, come il diclofenac che lei sta assumendo.
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Utente
Utente
Grazie, preciso però di assumere il Deltacortene (prednisone) come antidolorifico mezza compressa la mattina e mezza nel pomeriggio. Nel caso di coliche forti posso integrare il prednisone con il Diclofenac? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Le abbiamo appena scritto che il prednisone non ha uno scopo antidolorifico diretto. In caso di dolore consistente è necessario il diclofenac od altro simile. Ma soprattutto non è il caso di sopportare troppo a lungo una situazione tanto ardua quanto di incerta soluzione.
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Utente
Utente
Chiarissimo grazie infinite!