Una nuova recrudescenza

Gentili dottori,
sono un uomo di 49 anni che da 15 soffre di prostatite con momenti di remissione, anche lunghi, ma che nell'ultimo anno hanno avuto una nuova recrudescenza. Le ultime analisi sono state negative (test di Stamey e spermiocultura) ma lo sono state per la maggior parte delle volte anche in passato e gli antibiotici sembrano, presto o tardi, aver risolto. Oltre ai sintomi "classici" si aggiunge, sin da allora, una forte lombalgia che l'urologo non associa alla prostatite. Però io so che anche questa è sempre sorta e passata assieme agli altri sintomi ! Per completezza di quadro, ora mi sono rivolto ad un reumatologo che mi ha prescritto una serie completa di accertamenti che ho già iniziato. Sarei curioso di avere un vostro parere in merito. Sinceri ringraziamenti.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,il quadro sintomatologico della prostatite cronica e' ricco e diversificato,investendo il piano pelvico-perineale-scrotale e,a volte,anche il territorio lombo-sacrale.E' chiaro che la sintomatologia puo' essere dovuta ad un interessamento contemporaneo dei diversi organi ed apparati citati.
Aggiorniamoci,se ritiene,dopo l'esito degli accertamenti in corso.Cordialita'.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,

la prostatite cronica abatterica detta anche Pelvic Pain Syndrome presenta una sintomatologia molto variegata che può interessare apparati diversi e creare grosse difficoltà diagnostiche allo o ai specialisti ai quali ci si rivolge.
Tipico esempio sono certe forme di lombalgie per le quali ci si rivolge al reumatologo o ortopedico.
per questo motivo ,spesso, i pazienti non sanno "che pesci pigliare" e percepiscono che anche il medico mostra alcune indecisioni diagnostiche.
Comunque anche per una lombalgia vengono prescritti antinfiammatori e farmaci che potrebbero essere molto utili per la prostata
Senza una valutazione diretta clinica e delle varie indagini, una risposta più precisa diventa difficile se non impossibile
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
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dopo
Utente
Utente
Gentili,
dalla lettura di alcune vostre risposte ho potuto verificare che spesso consigliate di effettuare un tampone uretrale. A me è stato più volte eseguito la spermiocultura (PCR) oltre al test di Stamey. Sono sufficienti o sarebbe bene aggiungere il tampone?
Grazie
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,la risposta piu' corretta e' ancorata all'esito della terapia,di cui non ci accenna nel post,aldila' della stategia diagnostica.Cordialita'.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,

gli esami colturali ( uretra, urine, sperma) debbono essere effettuati quando si sospetti una infezione in atto che, però, potrebbe essere già passata, curata, e quindi non evidenziabile con tali indagini; parliamo in tali casi di Prostatiti croniche non batteriche
cari saluti
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dopo
Utente
Utente
Infatti sta proprio qui il problema. Con esiti negativi non mi è stata prescritta dall'urologo alcuna terapia, anche in relazione agli accertamenti in corso per una possibile artrite reumatoide. Nel frattempo sto prendendo 2 gr./die di Bentelan, ed Avalox + Baasado per 10 gg. + Diflucan per 3 gg. consigliati dal medico di famiglia per una precedente positività a mycoplasma gentilium trattato da me ma non dalla mia partner, in quanto negativa al tampone vaginale (solo rare colonie di candida). Nonostante tutto questo i sintomi classici della prostatite permangono e si è aggiunto una sensazione di bruciore alla lingua (visibilmente arrossata) ed al palato che aumentano significativamente dopo aver eiaculato: così come aumenta il bruciore perineale, viscerale, al meato urinario, senso di confusione mentale, sonnolenza che si protrae per circa 2 giorni.
Il quadro è significativamente sconfortante anche in considerazione del fatto che gli ultimi accertamenti sono stati prodotti in un ospedale d'eccellenza milanese dal quale mi aspettavo francamente di più.
Se potete darmi un buon consiglio sarà molto apprezzato.
saluto e ringrazio.
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dopo
Utente
Utente
E' passato circa un'anno dall'ultimo mio messaggio. Nel frattempo ho continuato a tentare di guarire senza successo. Gli accertamenti eseguiti in campo reumatologico sono stati tutti negativi. Esami del sangue di routine normali. Ho effettuato RM che ha messo in evidenza la perdita della lordosi, una piccola ernia e un leggero sfiancamento di un disco intervertebrale. Consiglio: ginnastica riabilitativa. Nessun miglioramento. Dal punto di vista urologico in due anni ho rifatto 4 volte la spermiocultura ed ogni volta è risultato un batterio diverso, nell'ordine: mycoplasma genitalium, E.Coli, Morganella morgani e da ultimo, pochi giorni fa, Staphilococcus epidermidis. Sotto la guida dell'urologo ho assunto antibiotici, fermenti, Pradif, Permixon, complessi vitaminici (Rovigon?) ma, anche qui, senza risultati. Ora mi è stato consigliato la bonifica chirurgica delle emorroidi che sono tra il 3 e 4 grado (a seconda dei momenti sono più o meno infiammate). Ho fatto l'altro ieri una colonscopia, propedeutica all'intervento, e mi è stato detto che più che dalle emorroidi (valutate tra il 2 e 3 grado) la patologia prostatica sarebbe da riferire al colon irritabile che ha riscontrato con l'esame. Cosa mi consigliate? Dovrei trattare lo Staphilocco? Grazie
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...lo stafilococco epidermidis,di cui non specifica la carica batterica,é da considerarsi germe da contaminazione e,quindi,non patogeno.Cordialità.
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