Nel febbraio 2008 sono stato sottoposto ad un intervento di varicocelectomia al testicolo sx, da

Innanzitutto buongiorno a tutti i medici presenti in questo portale, volevo esporre un problema che mi affligge ormai da quasi un anno.
Nel febbraio 2008 sono stato sottoposto ad un intervento di varicocelectomia al testicolo sx, da subito ho avvertito un accumulo di liquido all'interno dello scroto lato sx e un forte dolore a livello del testicolo. Interpellando da subito il medico che mi ha operato mi è sempre stato detto che era un normale episodio post-chirurgico.Dopo due mesi di diversi antibiotici e antinfiammatori sono stato liquidato dal chirurgo il quale mi ha detto che ero stato sfortunato e che per l'epididimite non c'era nulla da fare e che per l'idrocele dovevo sottopormi ad un ulteriore intervento. Sfiduciato al massimo mi rivolgo ad altri urologi i quali mi consigliano di effettuare un esame del liquido seminale(cosa che il precedente dottore non aveva ritenuto opportuno fare) e uno spermiogramma nonchè un ecografia testicolare. Fortunatamente da tutti questi esami non è stata riscontrata nessun anomalia e quindi a detta dei medici doveva passare solo il tempo necessario per guarire.
Allo stato attuale il gonfiore persiste e il dolore passa da fasi intense a meno intense.
Sinceramente sono avvilito e non so davvero più a chi rivolgermi.
Confido nella vostra esperienza e spero di vedere un punto di sbocco da tutta questa storia.
Cordiali saluti,Francesco.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro Francesco , l'idrocele è una complicanza comune dell'intervento di varicocele, a causa del taglio di alcuni vasi linfatici, l'unica soluzione se dopo qualche mese non si è riassorbito è l'intervento chirurgico, che si può fare per via ambulatoriale. Ovviamente l'epididimite può essere una conseguenza dello stesso problema.

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore mi sembra molto strano che il colega che l'abbia operata di varicocele non le abbia fatto eseguire uno spermiogramma di partenza per fare il punto iniziale della situazione. Non è neanche normale che nè l'idrocele nè l'epididimite debbano essere delle logiche conseguenze dell'intervento di varicelectomia, anzi si tratta purtroppo di eventi avversi o complicazioni postchirurgiche (che ad onor del vero sono presenti e possono capitare a tutti, ma non sono la regola!) e come tali vanno trattate. Overo l'epididimite è una infiammazione e quindi va trattata con una terapia adeguata basata su associazioni di antibiotici e farmaci antiinfiammatori a lunga durata d'azione che favoriscano una completa decongestione dell'epididimo. L'idrocele è una condizione invece di accumulo di liquido nei foglietti di rivestimento del testicolo dovuta ad un difettoso scarico del sistema linfatico locale. Tale condizione si rende operabile quando la massa di liquidio si espande da dare chiaro fastidio al paziente.
A mio parere la sua situazione è molto chiara e per quanto posso capire il suo stato d'animo la invito a non deprimersi o avvilirsi ulteriormente perchè certo non l'aiuterà ma a rivolgersi con serenità ad un urologo competente che possa magari seguirla con un pochino più di attenzione.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Utente
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Grazie per le immediate risposte,per quel che riguarda il discorso dell'idrocele mi è tutto molto chiaro, sia per la causa che per la soluzione chirurgica, quello che invece non riesco a comprendere è la problematica relativa all'epididimite ovvero da cosa possa essere stata provocata e se realmente possa non risolversi più(sentenza data da chi mi ha operato).
Perdonatemi per le domande forse stupide ma davvero ho paura che a 28 anni non possa più avere una vita "normale" inquanto ho problemi nei movimenti più banali come sedermi, correre etc.
Cordialmente,
Francesco.
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
L'epididimite è dovuta in genere ad una non corretta ripresa completa del trofismo locale in seguito alla manovra chirurgica. Normalmente dopo questi interventi si prescirvono ai pazienti terapie lunghe con antibiotici ed antiinfiammatori che servono proprio a limitare e scongiurare queste situazioni acute. Non è vero che l'epididimite non si possa risolvere...piuttosto può essersi cronicizzata, per cui lei dovrebbe comunque fare una terapia energica per ridurre ed eliminare definitivamente la fase infiammatoria acuta presente e poi l'esito sarà una parziale fibrosi cicatriziale del cordoncino (ovvero dell'epididimo) che probabilmente lei avvertirà alla palpazione come una piccolissima nocciolina e che le darà fastidio come tale come sensazione locale , ma che a lungo termine diventerà consuetudine e quasi non se ne accorgerà più.
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Utente
Utente
Dott.Masala, non sa le Sue parole quanto mi confortino, seguirò i Suoi consigli e magari la disturberò ulteriormente (da vicino questa volta).
Cordiali saluti,
Francesco.
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Utente
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Buona sera a tutti, vi aggiorno sulla mia situazione:
Circa un mese fa ho effettuato un ennesima ecografia scrotale dove si legge:
testicoli in sede normoconformati,regolari per volume, profilo ed ecostruttura.Lieve aumento di volume della testa dell'epididimo a sn(13 mm).Lieve idrocele a sn.Non segni di varicocele.
Dopo essermi recato dal medico, mi è stato consigliato di indosare un sospensorio per almeno tre mesi e di assumere flaminase due volte al giorno per 10 giorni al mese e ripetere per tre mesi.
Allo stato attuale il dolore persiste,il liquido sembra aumentato e inizio ad avvertire un dolorino pure a dx.
Davvero non so più cosa pensare.........
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
da come era cominciata temevo peggio: vista l' ecografia la invito all' ottimismo. Evewntualmente faccia un esame del liquido seminale prima di andare dal collega. E faccia sapere
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Utente
Utente
Salve, ho effettuato già una spermiocoltura verso aprile dove non si evinceva nulla, e uno spermiogramma approfondito dove i valori erano ottimi.
Non ho nessun problema a ripetere questi esami ma non so se questa volta possano essere differenti.
Comunque ripeto che oltre all'accumulo di liquido, che mi da un senso di pesantezza non indifferente, quello che più mi preoccupa è il dolore che avverto nella zona immediatamente sopra il testicolo, a detta dei medici "la testa dell'epididimo";praticamente quando tocco quel cordoncino posto all'attaccatura del testicolo, provo una sensazione pungente, come se avessi uno spillo conficcato, dolore che ho notato aumentare in caso di astinenza sessuale (non so se questa osservazione possa avere una certa valenza).
La cosa che più mi lascia perplesso è che dolore e quantità di liquido sono molto incostanti, a volte sembra quasi che stia bene, altre il dolore lo avverto anche senza toccare la parte.
Un altra cosa che ho notato è che quando faccio il bagno, il volume del liquido aumenta ma diminuisce il dolore.
Capisco che certe cose non possono essere valutate on line ma non ce la faccio più a sentirmi dire dai medici che non ho niente (come del resto risulta nell'ecografia). Il dolore ce l'ho realmente (anche se magari al momento della visita non si manifesta) e non riesco più ad avere una vita (soprattutto sessuale) serena.
Scusatemi per lo sfogo e felice Natale a tutti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Egergio signore,
visto come vanno gli esami, direi che il più è fatto. Il resto non so giudicarlo, non potendola vedere di persona. Un nuovo c onsulto dal collega potà essere risolutore. Buon Natale
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Utente
Utente
Ricambio, anche se in ritardo,gli auguri.
Avrei un altra domanda da porre:cosa significa quando mi dicono che l'epididimite tende a cronicizzare? che differenza passa fra epididimite e epididimite cronica?
In attesa di una risposta porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
la differenza sta nei batteri che l' hanno causata, raramente l' epididmite cronicizza, a volte come la sua è rognosa da sistemare.
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Utente
Utente
Buonasera, grazie per la risposta, quindi il fatto che la spermmiocoltura non abbia rilevato niente non esclude comunque che ci siano batteri? Quale altra analisi allora dovrei fare per trovare le cause di questa infezione?
Cordialmente, Rega Francesco.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Non non la esclude, possono essere prigionieri del suo epididimo. Ha già fatto tutte il possibile ed è in ottime mani.
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Utente
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Salve, stasera ho ritirato la spermiocoltura e questa volta qualcosa è uscito:
Diverse colonie di Streptococco beta emolitico di gruppo B.
Ora premesso che lunedi vado dall'urologo per mostrargli questi risultati,mi chiedevo:
Sarà la volta buona che forse abbiamo trovato una possibile causa dell'epididimite o è una cosa che non centra niente?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
lo speriamo tutti. Le infezioni genitali sono spesso come le suocere: fanno fatica ad andare via. Vada cosìche va bene
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Utente
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Salve, come promesso sono andato dall'urologo il quale mi ha fatto un massaggio prostatico durante il quale è uscito del liquido bianco tipo sperma (non so se sia normale o meno fatto sta che ho visto il dottore abbastanza meravigliato).In ogni caso mi ha prescritto un ciclo antibiotico con eritrocina e urelax i primi 10 gg e bassado gli altri 10.
Quello che mi chiedevo è se nel frattempo potevo avere rapporti non protetti (l'urologo mi ha detto che devo usare il preservativo e invece il ginecologo di mia moglie ha detto che non c'è problema).
E se questa prostatite potesse essere anche la causa dell'epididimite.
Cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
OPttimo l' urologo e non è per spirito di corpo
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Utente
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Sera, ma anche per quanto riguarda il sesso orale devo stare "attento"?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Direi proprio di no.
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Buona sera a tutti, ho da poco (una settimana) terminato l'assunzione di eritrocina per iniziare il bassado, con il primo antibiotico sembrava ridursi il dolore al testicolo ma appena ho iniziato il secondo, il dolore si è ripresentato, premesso che manca ancora una settimana al termine della cura, mi chiedevo se fosse normale questo "ritorno" del dolore dell'epididimo.Dopo quanto tempo dal termine della cura devo ripetere la spermiocoltura?
Scusate per le continue domande ma davvero mi sento afflitto,è ormai un anno che non ho più una vita normale.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Non mi pare una cosa normale. Almeno di qua, senta il collewga.
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Sera a tutti, dopo 10 giorni dalla fine della cura ho ripetuto la spermiocoltura e fatto le analisi del sangue e i risultati sono alquanto demoralizzanti:
non solo lo streptococco di tipo B è ancora presente ma a questo si è aggiunto anche un altra forma di streptococchi di tipo D , ma la cosa che più mi terrorizza è il valore delle transaminasi che supera i 100; da premettere che nella cartella clinica ci sono le analisi prima dell'intervento con valori nella norma anche se in passato ho sempre avuto alti e bassi con le transaminasi , ora sono in attesa dei risultati per l'epatite e mi chiedevo se tutti gli antibiotici che ho assunto possano aver alterato questi valori. Altra premessa che faccio è che le analisi le ho effettuate martedì e che il sabato precedente ero stato ad una cena abbastanza abbondante.
Distinti saluti,Francesco.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
le transaminasi elevate non c0' entrano con antibiotici, ne con cena molto abbondante. Posti questo quesito alla nostra sezione di gastroenterologia. Per intanto poi vediamo anche lo streptococco.
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Salve, vi do un ulteriore aggiornamento, streptococco D scongiurato, streptococco B in minore quantità ma persistente e analisi per l'epatite OK. Mi trovo punto e a capo, il dolore all'epididimo persiste e ad alternanza si presenta anche a DX (lato non operato).Sinceramente inizio a perdere le speranze, non so più a chi credere e a chi affidarmi.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
non è facile orientarsi dal vivo nel suo problema, immagini per WEB. Personalmente potrei suggerire, ma in accordo col suo urologo che la segue in diretta, di sentire uno specialista in terapia del dolore.
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Salve,stasera sono stato dal ginecologo di mia moglie il quale visitandomi ha detto inanzitutto che non devo preoccuparmi dello streptococco inquanto difficilmente viene raggiunto dagli antibiotici e che comunque sono solo delle piccole colonie ed in secondo luogo afferma che l'idrocele provoca una pressione sul testicolo con conseguente dolore e quindi è oportuno intervenire chirurgicamente. Vostri pareri in merito?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Non lo so: bisogna metterci su le mani. Dipende da idrocele a idrocele.
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Salve, grazie per le risposte, per quanto riguarda il discorso delo streptococco cosa ne penza?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Una volta tanto son accordo con ginecologo.
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Grazie ancora.
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Salve, l'altro giorno mi sono fatto visitare da un collega chirurgo del ginecologo di mia moglie, il quale a differenza degli altri si è reso conto finalmente che il dolore all'epididimo è un problema reale e non una sensazione data dalla paura di farmi male e quindi uno stato psicologico, ha riscontrato che testa e corpo dell'epididimo sono 3 volte il volume normale, cosa che avverto al tatto come una nocciolina durissima e molto dolente. Tra l'altro ha detto che comunque l'idrocele si trova tra la testa dell'epididimo e il funicolo e crede opportuno l'intervento di eversione vaginale.
Per il momento mi ha prescritto una cura di 10 gg con levoxacin una volta al di; 3 confetti al giorno di ananase e una supposta al mattino e una alla sera di topster.Dovrò tornare da lui dopo 2 settimane per definire l'intervento.
Al momento dopo 5 giorni di cura il dolore persiste e dentro di me perversa uno stato di angoscia per l'intervento da fare.....capirete in vita mia non ho mai avuto problemi di nessun tipo, la prima volta che mi sottopongo ad un intervento (banale a detta di chi mi doveva operare) mi ritrovo dopo un anno di "sofferenza" a non sapere più quello che possa essere giusto o sbagliato.
Perdonatemi per lo sfogo ma sinceramente ho una paura matta di fare un altro errore.
Cordialmente.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
tutta la strategia diagnostica e terapeutica dei colleghi si basa su evidenze raccolte durante visite che non ho possibilità di fare. Non posso dare giudizi.
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Salve, come già accennato, Giovedì mi opero di eversione vaginale. Il chirurgo che mi deve operare ha detto che non effettuerà il taglio sullo scroto bensì sulla cicatrice del varicocele. Secondo voi quale potrebbe essere il motivo e/o il vantaggio di tale scelta?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Il fatto di provocare una sola e non due cicatrici.
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ma così facendo il testicolo (visto che deve essere tirato dall' inguine) non subisce un trauma maggiore?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore questi aspetti vanno discussi col suo chirurgo La risposta è c omunque no.
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Caro Dottore, grazie innanzitutto per le risposte, purtroppo al giorno d'oggi pare che cortesia e disponibilità siano passate di moda e troppo spesso molti medici si sentono infastiditi dal "terzo grado" e lo dimostra il fatto che questo fantastico portale sia pieno di persone afflitte da dubbi e perplessità.
Cordialmente.
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Buonasera a tutti, mi trovo di nuovo a scrivervi dopo quasi due mesi dall'eversione vaginale ed avrei un quesito da porvi:
Dopo l'intervento,l'emiscroto destro risultava gonfio e molto duro e fin quì credo sia tutto regolare, nei giorni successivi notavo un graduale regresso di tale gonfiore ma vedevo che il testicolo continuava a rimanere immobile all'interno dello scroto, alchè preoccupato mi recai subito dal medico che mi aveva operato il quale mi rassicurò dicendomi che fosse tutto nella norma e che non c'erano aderenze.
Allo stato attuale il testicolo è ancora un po gonfio ma la cosa che più mi affligge è questa mancata libertà di movimento dello stesso.
Mi spiego meglio: se provo per esempio ad alzare il pene noto che il testicolo DX (quello sano) rimane in posizione rilassata, l'altro invece tende a salire come se fosse trattenuto da chisà che cosa.
Vi lascio immaginare durante un rapporto cosa accade, il testicolo DX ammortizza tranquillamente i colpi, invece l'altro essendo notevolmente rialzato e teso ne accusa tutte le sollecitazioni.
Un altra cosa che noto è che nella parte alta del testicolo avverto come un "nervetto" teso e duro, il quale sembra proprio il responsabile che retrae il testicolo stesso.
Spero di essere stato abbastanza chiaro in modo da poter ricevere anche un vostro prezioso parere in merito.
Cordialmente.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
quelle, a naso, a carico del testicolo sinistro sono adrenze postooperatorie che con tempo si riducono, almeno in parte.
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Speriamo bene, grazie intanto per le risposte.
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Buona sera, non voglio essere pessimista ma mi chiedevo nel caso in cui non dovessero ridursi spontaneamente(non ho capito entro quanto tempo) qual'è la soluzione per liberare il testicolo da queste aderenze? E' una cosa difficile?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Aspetti un paio di mesi. Una liberazione chirurgica da aderenze non è quasi mai necessaria.
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Incrociamo le dita, grazie ancora.
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Buon giorno a tutti, vi scrivo in modo da dare un seguito alla mia storia, tra 15 giorni devo riprendere la cura a base di ciproxin ( due volte a dì) e ananase (tre volte al giorno), questo è il terzo ciclo di 10 giorni, quindi 10 giorni al mese per tre mesi.
Attualmente il dolore all'epididimo è sempre presente e le aderenze sono sempre uguali, infatti il dolore che provo è localizzato proprio nel punto in cui sento tirare.
Ora sinceramente inizio a dubitare che tali aderenze possano risolversi spontaneamente inquanto in 6 mesi non sono cambiate per niente e quindi mi pare improbabile che ad un certo punto inizino a staccarsi da sole.
Diciamo che nella vita quotidiana non ho problemi, l'unica cosa che mi affligge è che provo molto dolore durante i rapporti sessuali inquando il testicolo, ovviamente esposto a ripetuti colpi, non ha la possibilità di ammortizzarli e quindi sento quel "nervetto" che lo tiene teso come se volesse spezzarsi.
Mi scuso a prescindere per il mio sfogo, ma credetemi per un ragazzo di 29 anni, con una vita sessuale molto attiva, trovarsi di punto in bianco in questa situazione, non è facile, specialmente quando pare che la cosa non possa risolversi.
Cordialmente.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
la sua è una situazione alquanto infrequente, per essere esplicativi sul serio bisognerebbe mettere "le mani in pasta" in senso letterale. Senta cosa duice il c ollega.
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Salve,sono di nuovo qui a scrivervi, vi aggiorno sulla mia situazione:
finalmente la spermiocoltura è risultata negativa(da circa un mese) anche se a livello di benefici non avverto nessun miglioramento, purtroppo ci sono delle aderenze che nel punto in cui tirano mi danno non poco dolore.Il chirurgo mi ha fatto localmente un infiltrazione diluita di kenacort ma pare non sia servita a niente, già mi faceva intendere che in caso negativo probabilmente bisognerà rioperare.
Ora la mia domanda è questa:
visto che l'argomento non è stato ancora affrontato inquanto devo tornare a controllo tra 15 gg, mi chiedevo se l'intervento di lisi (a questo credo si riferisse) potesse risolvere il problema, mi spiego meglio, se in seguito all'eversione vaginale, le parti incise venendo a contatto si sono "incollate" non succederà la stessa cosa anche con quest'altro intervento?
Sperando di essermi riuscito a spiegare, vi auguro una buona serata.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Può succedere è vero, ma dipende dalla sua attuale situazione clinica che solo il collega può vedere e valutare dal vivop
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dopo
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Grazie inanzitutto per la celere risposta, da qualche parte ho letto che esistono delle sostanze isolanti che fanno in modo da evitare il riformarsi delle aderenze, è una cosa reale o sono solo dicerie?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
non esistono, si utilizzano semmai medicazioni compressive
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Grazie ancora, Le auguro buon Natale e terrò sicuramente aggiornata la discussione.
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dopo
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Buona sera, ieri mattina sono stato sottoposto ad intervento di Lisi delle aderenze ed oggi dimesso.
Attualmente il testicolo è un po gonfio ma per niente dolente, spero sia un buon segno.Vi terrò aggiornato appena avrò altre info da dare.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
siammo qua.
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dopo
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Buongiorno, purtroppo ho notizie non buone, pian piano che si sta sgonfiando lo scroto riesco a palpare sempre meglio il testicolo e le varie strutture e purtroppo si avverte ancor più di prima un "nervetto" che lega la parte superiore del testicolo alla pelle che si trova subito sopra la base del pene. In effetti per spiegarmi meglio, provate ad immaginare la pelle del pene che durante un rapporto, "scorrendo" longitudinalmente lungo tutto il muscolo, trattiene il testicolo per un lembo di non so cosa provocandone uno stress "meccanico" di non poco conto.
Ora sicuramente chiamerò subito il chirurgo che mi ha operato, anche se già mi aspetto tutta una serie di PAROLONI tali da giustificare l'ennesimo flop.
A questo punto mi reputo sconfitto, tre interventi fatti in vita mia, tutti e tre per il testicolo sx e tutti e tre sbagliati.
Perdonatemi il tono di sfogo ma quando nel 2010 sento parlare di persone alle quali è stata sostituita una mano o che ne so, di trapianti del viso o cose ancor più complesse, mi sale uno sconforto immenso pensando che la mia disavventura è cominciata con un banalissimo varicocele che a conti fatti non era nemmeno necessario operare.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Cambierei campana, lei che dice?
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dopo
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Salve, La ringrazio inanzitutto per le risposte, il fatto di cambiare campana mi era balenato per la mente ormai da un po, anche se già è il secondo medico che mi opera, in ogni caso non saprei proprio a chi rivolgermi, purtroppo per queste cose ci vorrebbe anche un pò di fortuna nel trovare la persona giusta,cosa che fino ad ora non sembra che sia stata dalla mia parte.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Consulti il ns indirizzario o quello della società italiana di andrologia.
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Buongiorno, che tipo di specialista dovrei consultare? Qualcuno mi ha consigliato Dott.Muto a Torino, qualcuno lo conosce? Grazie per le eventuali risposte.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
ottimo medico ma non è necessario arrivare fino a torino per trovare un buon urologo
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dopo
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Ma che dice è utile effettuare un consulto a distanza di quasi un mese dall'intervento o è presto?
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dopo
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Salve, è da un po che non scrivo, la situazione testicolo è quasi invariata, aderenze persistenti ed epididimo duro al tatto e dolente ma finalmente una buona notizia, sto per diventare padre e questo mi da la forza di andare avanti anche perchè probabilmente in seguito allo stress accumulato mi sono comparsi degli acufeni che mi rendono la vita non proprio semplice.