Calcolosi

Mi è stato diagnosticato un calcolo renale al rene dx di circa 16 cm posto nell’attacco tra uretere e rene
di circa 16mm, che a detta del dottore non si può trattare con ESWL (onde d’urto esterne) ma con PCNL (Nefrolitotrissa percutanea), che mi causa idronefrosi di II Grado.
La scorsa settimana ho avuto coliche per tre giorni molto dolorose, con cure antalgiche (voltaren), nonostante abbia bevuto tanto non ho espulso alcunché, tranne sangue nelle urine (di color cognac), accertato con esame delle urine. Ora le urine si sono normalizzate e le coliche non mi sono più venute, tranne un senso di peso al rene dx continuo. L’urologo consultato mi ha consigliato un intervento al più presto con PCNL.
Gradirei capire perché in tali casi non è consigliata la ESWL. Un calcolo di tale dimensione (di ossalato di calcio) mi hanno detto che non potrei mai espellerlo, pertanto non conviene aspettare per non danneggiare il rene. Prima di eseguire una PCNL, vorrei consultare un ulteriore specialista per capire se è possibile eseguire litotrissia endoscopica per via ureteroscopica (URS) è una procedura endoscopica che non implica nessuna incisione e che garantisce, mi dicono, un successo pari quasi al 100% nel trattamento dei calcoli ureterali. Vorrei chiedere a un vostro esperto se la URS è praticabile in questo caso e ottenere l’indicazione di un centro d’eccellenza ove praticarla. Grazie
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Dr. Alessandro Izzo Urologo 1.4k 55
Caro utente,
per poter trarre un giudizio terapeutico è indispensabile la diretta visualizzazione delle immagini TC per un adeguato studio del calcolo e della via escretrice.
Cordialità

Dr. Alessandro Izzo
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