Ipertrofia del collo vescicale

Da anni ho difficoltà nella minzione o meglio non svuoto completamente la vescica con un ristagno del 40% circa e dunque frequentemente (ogni ora circa e la notte 2/3 volte) ho la necessità di urinare.
Sono stato controllato da tre medici, il primo ha eseguito una specie di cistoscopia a vivo, ovvero senza un gel per sedare la parte...non vi dico e non vi racconto il fastidio...gli ultimi due invece, ritengo siano stati professionali e oculati. Con loro ho eseguito una uroflussometria e una cistoscopia e entrambe sono arrivati alla stessa conclusione ovvero "malattia del collo vescicale"....mi hanno così messo difronte a tutte le possibilità.....dato che in caso d'intervento si avrebbe, da quanto mi hanno esposto,una eiaculazione retrograda allora il primo mi ha prescritto l'OMNIC, con scarsi risultati e il secondo medico, visto che l'OMNIC ha avuto effetti blandi vorrebbe provare con lo XATRAL....ma se non ci dovessero essere risultati mi ha consigliato l'intervento.
Mi ha consigliato la soluzione di congelare il seme, mi ha anche avvertito che si potrebbe prospettare nel tempo la possibilità di un altro intervento perchè le pareti della vescica potrebbero richiudersi un'altra volta; la soluzione però, visto la giovane età è solo quella dell'intervento, ritengo che questo sia un problema che ti condiziona davvero la vita.
Desidero sapere se i medici, chiaramente gli ultimi due, hanno valutato tutte le ipotesi e se ai giorni è un'intervento di routine...
inoltre se podìssibile, desidererei sapere come andrebbe fatto l'intervento...grazie!
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
la diagnosi di malattia del collo vescicale è classicamente fatta da studio urodinamico completo (cioè qualcosa di più approfondito della flussimetria) e cistouretrografia minzionale (esame radiologico).
Se la diagnosi di malattia del collo vescicale fosse confermata la terapia di elezione è l'incisione endoscopica del collo vescicale, che ha rischi inferiori di retroeiaculazione rispetto alla resezione endoscopica di prostata.
Xatral? Può provare, ma il suo profilo di azione farmacologica non è significativamente superiore a quello dell'Omnic.
Ci tenga aggiornati.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore la malattia del collo vescicale o sclerosi del collo vescicale è una condizione purtroppo piuttosto frenquente nel giovane adulto che esponne a notevoli disagi urinari come quelli che lei riferisce. Dopo un accurato studio diagnostico (ecografia, uroflussimetria ed eventuale uretrocistografia retrograda e cistoscopia) si passa alla fase terapeutica. I farmaci comunemente utilizzati sono gli alfa litici. Se il paziente ha una soddisfacente risposta ad essi vale la pena proseguire tale terapia quanto più a lungo possibile, se diversamente la risposta fosse scarsa o nulla l'alternativa per riacquistare una qualità urinaria soddisfacente è l'incisione del coillo vescicale per via endoscopica.
Tale intervento in alte percentuali espone il paziente alla retroeiaculazione per cui è opporetuno che il paziente stesso possa organizzarsi preventivamente per una preservazione del proprio seme in prospettiva di un concepimento futuro.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente, prima di fare una terapia chirurgica, endoscopica consiglierei di eseguire un esame urodinamico per verificare la funzionalità della vescica.

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

oltre alle corrette indicazioni ricevute dai colleghi che mi hanno preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su un problema eiaculatorio post-chirurgia endoscopica, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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dopo
Utente
Utente
grazie mille per i chiarimenti, ma dalla lettura dell'articolo suindicato vorrei sottoporVi una controdomanda.....nel mio caso, ovvero ipertrofia del collo vescicale, dovrei subire un'intervento che alla fine porterebbe, da quanto mi è stato fin qui esposto, a una eiaculazione retrograda; pochi minuti fa ho parlato con un Centro che si occupa di "congelamento del seme" e il medico responsabile mi ha detto che nel caso di eiaculazione retrograda è sconsigliato il comgelamento del seme perchè gli spermatozoi potrebbero essere recuperati tranquillamente dalle urine.......è vera un'affermazione del genere?
Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cortese attenzione...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

sulla possibilità di un recupero di spermatozoi, in presenza di una eiaculazione retrograda, l'indicazione è corretta.

Forse è l'avverbio "tranquillamente" che deve essere un pò "moderato".

In quest'ottica, se ha vicino alla sua residenza un Centro con una Banca che crioconserva del liquido seminale, io personalmente lo farei.

Come dicono in Toscana : "meglio aver paura che buscarle...."

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

www.andrologiamedica.org
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dopo
Utente
Utente
gent.mo Dott. Beretta,

intanto vorrei ringraziarla per la cortese attenzione e per i consigli; proprio ieri sono andato nel centro di cui parlavo nella mail precedente e ho parlato direttamente con il medico in questione.
Lui mi ha confermato che dalle urine si può prendere il liquido seminale tramite un semplice procedimento......MA....prima di tutto bisogna fare un esame dello sperma per capire la mobilità e la quantità degli spermatozoi...dopo tale esame, se la quantità fosse elevata o meglio nella normalità, allora il medico non ricorrerebbe alla crioconserva.

Grazie mille!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

comunque , se lo desidera , fatto l'esame ci tenga poi informati sugli eventuali e futuri sviluppi del suo problema clinico.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com