C) cosiddetta "ipertrofia fibroadenomatosa

Salve sono un ragazzo di 20 anni della città di Palermo.
Circa 10 giorni fa mio padre di anni 58 è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di resezione endoscopica di prostata perché accusava da tempo ostruzione cervico uretrale da iperplasia prostatica, nonostante il suo livello di PSA fosse giunto solo a 4,58 ng/ml
Durante l’intervento gli è stata fatta una biopsia il cui referto istologico ha purtroppo presentato il seguente esito:

MATERIALE INVIATO: Cilindretti prostatici regioni:
A) lobo dx (n.1)
B) lobo sn (n.3)
C) frustoli prostatici

DIAGNOSI :

A/B) Assenza di lesioni tumorali.

C) Cosiddetta “ipertrofia fibroadenomatosa, con tre focolai di adenocarcinoma” a medio grado di differenziazione “, infiltrante (tipo 3-3, secondo Gleason) .

Vorrei sapere le caratteristiche di questo tumore con riferimento al grado di aggressività e soprattutto vi prego di consigliarmi cosa è opportuno fare in questo caso e presso quale presidio ospedaliero sarebbe meglio far seguire mio padre.

Attendo con ansia una vostra risposta , per agire tempestivamente

Ringraziandovi anticipatamente, porgo i miei più cordiali saluti


[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
E la forma più "blanda" di tumore della prostata. Il gleason 3+3 è infatti abbastanza confortante e il PSA iniziale molto basso. Biosgna capire se è stata fatta solo una resezione parziale. in questo caso sarebbe opportuna, vista la lunga spettativa di vita, effettuare una radicalizzazione completa con definitivo esame istopatologico.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Utente
Utente
A quanto pare gli è stata fatta solo una resezione parziale, perchè (adoperando una terminologia impropria ) gli hanno resecato la parte eccedente che impediva il flusso urinario nel cervico uretrale .
Io mi chiedo, considerata l'opinione alquanto confortante da lei espressa, se l'intervento di radicalizzazione da lei citato è da ritenersi necessario oppure se in tal caso sarebbe parimenti adeguata una terapia alternativa meno invasiva (radioterapia, cura ormonale etc).
Volevo sapere se c'è la possibilità di far seguire il caso clinico in esame, presso la struttura ospedaliera di Cefalù nella quale lei opera e in caso di risposta affermativa cosa devo fare per prenotare una prima visita direttamente con lei
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto