Stenosi uretrale peniena da calcolo?

Buona sera a tutti voi specialisti in urologia. Sono un ragazzo di trenta anni, alto centottanta cm, peso settanta chili, ho un perfetto status salutare e diagnosticata una predisposizione genetica alla calcolosi renale. A seguito di un' ostruzione dell'uretra peniena da ossalato di calcio avente dimensione quasi un centimetro, mi sono recato in pronto soccorso dove sono stato sottoposto ad un push up tramite catetere per liberare l'uretra e spingere cosi il calcolo in vescica. Dopo questa dolorosissima esecuzione, sono stato ricoverato per tre giorni con relativo catetere monouso annesso, in attesa di un intervento di litotrissia endoscopica con fibra laser per polverizzare l'ossalato, con somministrazione di rocefin e bactrim forte, giornalieri. Il quarto giorno sono stato in sala operatoria ed è stato eseguito l'intervento in anestesia locale. A seguito e fine dell'intervento è stato introdotto il catetere e ho trascorso una notte di degenza. La mattina seguente mi è stato estratto il catetere e sono stato dimesso neanche 4 ore dopo con questo testuale decorso: "presenza di stenosi uretrale nel tratto ove era presente il calcolo". Tralasciando secondo il mio parere, la sconsideratezza e il mancato senso di responsabilità per le conseguenze da parte del caposala di reparto, nel dimettere, un paziente senza aver fatto trascorrere il tempo di 24 ore di degenza post operatorio e con una stenosi uretrale senza tenerne conto, sono rientrato a casa, con la terapia antibiotica prescritta di ROCEFIN per 5 giorni. Nella medesima giornata si manifesta uno stato di incapacità ad urinare e con continui stimoli di incontinenza ed ematurie per via dello sforzo. Mi reco in ospedale una seconda volta e l'urologa del reparto mi dice che se fosse stato per lei mi avrebbe lasciato il catetere per un altro lasso di tempo. Mi viene reinserito un catetere "12" e fatta espellere l'urina presente in vescica per un ristagno di un litro e mezzo di liquidi. Mi sono permesso di chiedere a riguardo della dimissione nonostante una stenosi. Mi sono anche permesso di dire che la presenza di stenosi va trattata e non evitata. L'urologa mi risponde che non devo preoccuparmi perchè la stenosi è stata causata dal calcolo e che passerà.
Ora sono indossatore di questo catetere per la durata di otto giorni, dopodichè mi verrà estratto e reinserito un catetere più grosso al fine di dilatare l'uretra e ristabilire la condizione iniziale.
Esposto a voi tutto ciò vi affermo e confermo che io non ho mai avuto una stenosi e che non ho mai avuto infezioni alle vie urinarie fino ad oggi.
Chiedo a voi Urologi, se devo preoccuparmi più di quanto si preoccupa un paziente o se la stenosi tramite dilatazione con catetere dopo la descrizione della mia esperienza, non sia degna di ulteriori preoccupazioni, in quanto l'urologa mi dice che non devo preoccuparmi. Se avete da richiestare altre informazioni siete liberi di chiedere e nel ringraziarvi anticipatamente vi esorto a espormi i vostri pareri.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.7k 1.7k 16
Il fatto che lei non avesse prima alcun tipo di disturbo, ci fa pensare che il restringimento dell'uretra sia di tipo infiammatorio e legato al decubito del calcolo. Questo quindi in accordo con la nostra Collega che la sta seguendo. Si tratta pertanto di una condizione transitoria, destinata verosimilmente a risolversi nel gior di un paio di settimane, magari aiutata da qualche terapia anti-infiammatoria che ci immaginiamo le sia stata consigliata. La ritenzione acuta susseguente all'intervento è tutto sommato giustificabile, ma con il passare dei giorni riteniamo che lei dovrebbe avere sempre meno bisogno del catetere ed in linea di massima non ravvederemmo, almeno in prima battuta, la necessità di eseguire qualsiasi sorta di "dilatazione".

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr.Paolo Piana, nel ringraziarla per la chiarezza del consulto le chiedo infine se a suo parere per "dilatazione" intende dire che oltre il prossimo cambio del catetere non è necessaria nessun altro tipo di dilatazione uretrale. Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.7k 1.7k 16
Probabilmente noi non sostituiremmo neanche il catetere, ma questa è una decisione a discrezione dei suoi curanti.