Brutto e forte odore nell'urina da 3 mesi

Salve,
mi rivolgo a voi per cercare di capire un problema che ho dal 26 dicembre 2019, che mi crea parecchi disagi.

Ho avuto un fidanzato per 6 mesi con cui avevo rapporti non protetti non completi.
Premetto che non ho mai preso pillola, quindi lui eiaculava fuori.
Ci vedevamo non frequentemente, circa 3 volte, 4 volte al mese o anche mese e mezzo.

Mi sono accorta che, dopo i rapporti con lui, soffrivo qualche volta di cistite, con minzione talvolta seguita da perdita di sangue e dolore.
Le prime volte dalla comparsa ho preso la fosfomicina a fine novembre 2019 per 2 giorni in sospensione orale.
Poi, col mio ragazzo, ci siamo visti giorno 20 dicembre, siamo stati assieme sino al 26 dicembre, avendo giornalmente rapporti sessuali non protetti e non completi.
La sera del 24 dicembre, dopo il rapporto, ho accusato i primi sintomi di cistite con forte dolore e perdita di sangue in gocce.
Ho ripreso la fosfomicina, dato il forte dolore e la frequente voglia di voler urinare, pur non avendo molta pipi.

Il giorno dopo aver preso la fosfomicina, la mia pipi odorava fortemente di medicinale, soprattutto la prima pipi del giorno fatta nelle prime mattinate ovviamente.
Questo fastidioso e pungente odore di medicinale nella pipi è durato per circa un mese e mezzo o più, ma il problema non è scomparso, dato che è cambiato l'odore, e anzichè essere simile a quello di medicinale, risulta essere simile alla degradazione del cibo mangiato la sera prima, o durante la giornata passata.
L'odore è molto sgradevole, e non so come risolvere il problema, dato che non è andato più via e si ripresenta ogni giorno, e sta condizionando la quotidianità della mia vita oltrechè la mia sfera intima.

Ho da poco effettuato una urino-coltura con isolamento del germe presso un laboratorio analisi, ma ancora sto aspettando il referto.

Che tipo di problema può essere e come lo posso risolvere?

Grazie in anticipo.


Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il coito interrotto è comunque da considerare un rapporto completo a tutti gli effetti, poiché comporta comunque la penetrazione. Di per sé è noto come il meno efficace dei sistemi anti-concezionali. La cistite post-coitale è comunissima ed è dovuta al fatto che, in soggetti predisposti, il seppur lieve trauma della penetrazione mobilizza batteri di origine intestinale che popolano in modo perlopiù innocuo la pelle dell’area genitale. Se non vi è febbre, bisognerebbe sempre evitare di assumere antibiotici in modo empirico. È pertanto essenziale valutare gli esiti di questa urocoltura che è stata eseguita, anche se con molto ritardo. Il cattivo odore dell’urina ci fa pensare che la stessa sia molto densa e che quindi lei non beva acqua tanta quanto sarebbe opportuno, questo non può che peggiorare le cose. Da considerare anche la qualità della funzione intesinale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,
ho effettuato l'esame delle urinocoltura con isolamento del germe. Ad oggi, dopo quasi quattro mesi, i sintomi citati sopra sono rimasti e nulla è cambiato.
I risultati sono i seguenti:

ESAME COLTURALE Positivo
Materiale: Urina mitto intermedio 1
Isolati: 1 Escherichia coli
1.000.000 UFC/ml
1 Escherichia coli
Amoxicillina/clav 4/2 S
Ampicillina <=2 S
Cefalexina 8 S
Cefepime <=1 S
Cefixina <=0.5 S
Cefotaxime <=1 S
Ceftazidima <=0.5 S
Cefuroxime sodico <4 S
Ciprofloxacina <=0.25 S
Ertapenem <=0.25 S
Fosfomicina c/G6PD <=16 S
Gentamicina <=1 S
Imipenem <=0.25 S
Nitrofurantoina <=16 S
Piperacillina/tazob <=4/4 S
Tigeciclina <=0.5 S
Tobramicina <2 S
Trimetoprima <=1 S
Trimetoprima/sulfam. <=1/19 S
Interpretazione antibiogramma secondo standard europeo EUCAST
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il Coli è il più comune dei batteri di origine intestinale e questo rafforza le ipotesi di cui al nostro precedente consulto. Lei non ci riferisce però se sia poi stata ripetuta una terapia antibiotica in base all'urocoltura e, soprattutto, se l'urocoltura sia poi stata ripetuta a distanza dopo la fine della terapia.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore,
no, nè dopo il 25 dicembre (data dei primi sintomi) nè dopo l'urocoltura ho effettuato terapia antibiotica, difatti mi chiedevo quale soluzione potesse essermi utile per contrastare il problema di cui al momento continuo a soffrire, quindi non ho fatto nessuna terapia e non ho ripetuto di conseguenza l'urocoltura.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
E' ovvio che a fronte di sintomi presenti ed urocoltura positiva, almeno un ciclo di terapia antibiotica debba essere intrapreso. L'urocoltura andrà ripetuta dopo 10-15 giorni dal trmine della terapia e solo allora si inizieranno a fare altri tipi di ragionamento, se ancora ritenuto opportuno. Non possiamo però essere noi a distanza a consigliarle la terapia.
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