Calcolo di ossalato in vescica di 1 8cm quanto tempo ci ha messo per crescere così

Buon giorno,

a seguito di una sintomatologia che mi è, per ripetuta esperienza, purtroppo ben nota, ho fatto un'ecografia da cui risulta un calcolo in vescica di 1, 8 cm.

E' sicuramente di ossalato, visto che tutti i precedenti lo erano; quello che mi interessa sapere è: quanto tempo ha potuto impiegare per crescere da zero a quella dimensione?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Il calcolo non si è quasi certamente formato in vescica dall'inizio. Il più delle volte si tratta di piccoli calcoli che scendono anche inavvertiti dai reni e che poi stentano ad esere espusi all'esterno a causa di una ostruzione prostatica, che alla sua età è assai verosimile. Il calcolo quindi continua ad accrescersi in vescica ad una velocità molto variabile e dipendente da vari fattori. Diciamo che per diventare di 18 mm probabilmente ha impiegato più di un anno.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2021
Ex utente
Dottor Piana...

La ringrazio sentitamente.
Velocissimo nel fornirmi il Suo parere, ed esemplarmente lucido nella esposizione del rapporto causa-effetto alla base del problema.

E ringrazio anche che il calcoletto sia riuscito ad arrivare in vescica, una volta si è bloccato a livello dell'uretere ed ho passato i guai...
La cosa peggiore fu che, dopo la litotrissia, fui dimesso senza alcuna particolare avvertenza da seguire con uno stent da togliere dopo 20 giorni.
Così, senza immaginare minimamente che dovevo idratarmi moltissimo per evitare che si calcificasse in sede, mi presentai tranquillamente per toglierlo.
Non ho bisogno di descriverle cosa successe....

Dal momento che questa calcolosi tende a ripresentarsi vorrei chiederLe, se posso, un consiglio: come posso fare per capire quale anomalia del mio metabolismo mi crocifigge periodicamente in questo modo ?
Qualunque... qualunque consiglio, Lei capisce, mi sarebbe preziosissimo...
Resto a Sua disposizione per ogni eventuale ulteriore dato potesse esserLe utile.

La saluto molto cordialmente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Il metabolismo dei sali che vanno a formare i calcoli urinari può essere studiato mediante una serie di esami sul sangue e sulle urine delle 24 ore. In realtà i moltissimi anni di pratica ci hanno insegnato che piuttosto raramente si rilevano delle alterazioni così significative da giustificare un trattamento farmacologico mirato. La predisposizione alla formazione di calcoli di ossalato di calcio (di gran lunga i più comuni) è prima di tutto costituzionale, genetica e quindi spesso ad andamento familiare. Il provvedimento terapeutico essenziale è prima di tutto mantenere una buona idratazione. In casi ad elevato tasso di recidiva si consiglia l'assunzione continua di citrato di potassio, l'unico inibitore della cristallizzazione correntemente utilizzabile e disponibile. Altri farmaci (es. diuretici) hanno indicazioni ancora più selettive. La dieta ha una influsenza tutto sommato secondaria, a meno che vi siano dei vistosi squilibri nutrizionali. La invitiamo a leggere questi nostri articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
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dopo
Attivo dal 2014 al 2021
Ex utente
Volevo ringraziarLa,

dottor Piana, anche di questa sua apprezzatissima consulenza; ne farò, naturalmente, tesoro, rivolgendomi al mio medico di medicina generale per dar corso ad una eventuale prescrizione in posologie adatte al mio personale caso.

Le auguro, a maggior ragione per tutto quello che attiene a questo brutto periodo, un cordiale "in bocca al lupo".