Meatoplastica/meatotomia uretrale e circoncisione

buongiorno dottori, purtroppo il consulto precedente è terminato e quindi proseguo quì...

riassumendo dopo innumerevoli visite urologiche in questo anno e mezzo è emerso che il dolore pelvico di cui soffro, escluse cause prostatiche e di infezioni con analisi sempre negativa e prostata molto piccola, molto invalidante, è dovuto ad un ipertono del pavimento pelvico che causa difficoltà nel rilascio degli sfinteri anale ed uretrale esterno, rendendo difficile e doloroso urinare e defecare (no bruciori, ma dolori e spasmi molto invalidanti e necessità di stare in bagno ogni volta mezz'ora fino ad un' ora per svuotare vescica e retto a causa dell' ipetonia degli sfinteri), e che irrita il nervo pudendo provocandomi a quasi impossibilità a rimanere in posizione seduta, persino sul wc

la diagnosi è stata posta da uno dei più noti neurourologi esperti di queste problematiche e la terapia farmacologica (seguita solo i parte non potendo assumere alcuni farmaci che peggiorano la ritenzione urinaria già problematica causa della stenosi meatale) e fisioterapia ha sortito purtroppo effetti marginali

in più devo risolvere il problema della stenosi serrata del meato puntiforme che genera un flusso abbastanza potente ma estremamente filiforme, con indici flussometrici da ostruzione del 80-90 percento...i medici mi hanno parlato di un intervento di meatotomia o meatoplastica associato a circoncisione poichè il prepuzio è affetto da lichen sclerosus, generando fimosi non serrata che sta iniziando ad aggredire il frenulo dopo aver devastato il prepuzio

avevo anche contattato i due più grandi esperti di chirurgia uretrale, ma purtroppo i dolori estremamente invalidanti mi impediscono assolutamente lunghi viaggi, e quindi giocoforza dovrò operarmi nell' ospedale della mia città sperando che la stenosi sia solo del meato o al max della fossa navicolare e non estesa a tutta l' uretra che quindi una meatotomia o una meatoplastica associate alla circoncisione possano almeno migliorare qualcosa...

i medici che mi hanno visitato dicono che è impossibille effettuare una uretrografia poichè per il meato ci passa al massimo un capello essendo miscroscopico...alcuni propendono per meatotomia e poi eventuale uretrografia retrograda e minzionale per vedere se ci sono stenosi ulteriori, altri per una urografia con iniezione del mezzo di contrasto endovena per poi con la fase minzionale verificare lo stato di tutta l' uretra...ora vedremo cosa decidranno nel mio ospedale...

chiedo a voi dottori:
1) circoncisione meatotomia e meatoplastica sono interventi di routine o complessi?

(nel mio ospedale ci sono 4 urologi che eseguono questi interventi chirurgici)
2) del netto migloramento che avrò a livello di flusso può giovaresene almeno indirettamente anche la fastidiossissima cpps con neuropatia del pudendo?

(pensavo che non dovendo più urinare in 2-3.-4 tempi come adesso almeno lo sfintere uretrale sforzerà di meno svuotando in un solo tempo)

grazie per l' attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Si tratta di interventi sostanzialmente molto semplici, alla portata di qualsiasi specialista formato. Nella sua situazione non potrà che trarne vantaggio, almeno parziale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
buongiorno Dott. Piana e grazie per la sollecita risposta.

C'è una importante novità : mercoledì scorso sono stato a visita con il primario di uno dei due ospedali della mia città , cui sono stato indirizzato dai medici dell' altro ospedale per un approfondimento, in quanto mi dicevano che la stenosi potrebbe coinvolgere non solo il meato e l' uretra glandare (nel qualcaso meatotomia o meatoplastica che loro mi potevano fare sarebbero stare sufficienti), ma anche tutta l' uretra peniena : in questo caso loro non sono tecnicamente preparati ad affrontare una simile eventualità e l'unico medico della mia asl che ha una certa esperienza di interventi di uretroplastiche compesse è appunto questo primario di cui dicevo.

All' esame obiettivo ha rilevato stenosi serrata del meato e ichen del prepuzio confermandomi che la stenosi potrebbe coinvolgere anche l uretra peniena.

Ha detto che, data anche la sindrome cpps con irritazione del pudendo (che conosce e sa cosa comporta anche se non la tratta...è l'unico urologo , ecccetto il neurourologo che me l'ha diagnosticata , che conosce la patologia e quel che comporta...), il mio è un caso da trattare con solllecitudine : mi dice che ,non essendo possibile inserire nemmeno uno spillo nel meato, farò una urografia o urotac con mezzo di contrasto per endovena e successiva fase minzionale per evidenziare la lunghezza della stenosi ; se questa coinvolge anche l' uretra peniena procederà,oltre che con la circoncisione, con l' apertura dell' uretra ,in un primo tempo, a partire dal meato per tutta la lunghezza della stenosi retrostante e lì verrà posizionato il nuovo meato (primo tempo uretroplastica sec. johanson..praticamente , da quello che ho letto e capito una specie di meatotomia che non si limita al glande ma si estende per tutta la stenosi), così ,dice, intanto potrò urinare da subito bene...poi, se voglio, dopo 6-7 mesi procederà al secondo tempo con ricostruzione dell' uretra per riportare il meato in cima al neoglande

Nelle prossime settimane dovrebbe chiamarmi il prima possibile per un prericovero in cui fare gli esami preoperatori e la cistografia minzionale

Gentilissimi Medici, che ne pensate ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Ottimo così.
[#4]
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Utente
Utente
Grazie Dott Piana...a quanto ho letto questa mi sembra la tecnica più semplice per trattare le stenosi lunghe del' uretra peniena ,si porta il catetere solo per qualche giorno come per una meatotomia in quanto non è necessario nemmeno il trapianto di mucosa buccale che, mi ha detto il chirurgo, verrà eventualmente eseguito dopo 6 mesi attendendo di vedere anche come reagiscono i tessuti, e che avrebbe lo scopo di ritubularizzare l' uretra per riportare il meato in cima al pene e ricostruire il glande, sempre se possibile poichè , mi diceva, la situazione dell' uretra peniena distrutta dal lichen potrebbe essere così compromessa da non permettere l'attecchire della mucosa buccale con collasso delle pareti della neouretra e conseguenti gravi rischi di nuove stenosi dopo aver completato il secondo tempo ricostruttivo di chiusura nel s della stessa...almeno così mi pare di aver capito essendo un profano della materia, spero di aver capito bene, a me comunque, francamente, di fare il secondo tempo interesserebbe ben poco poichè 1) voglio avere meno rogne possibili da questa operazione visto che già la cpps me ne crea in abbondanza, 2) come conseguenza del punto 1 l'aspetto estetico finale del pene è ormai per me questione del tutto secondaria e, data la mia situazione, credo sia già tanto riuscire a limitare i danni

Lei che ne pensa ?..si è mai occupato o almeno interessato a queste problematiche , se non in materia pratica almeno teorica, visto che a quanto so si tratta di un ramo molto di nicchia dell' urologia ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Infatti. La chirurgia dell'uretra deve essere praticata solo da specialisti che ne abbiano una frequente consuetudine.
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Utente
Utente
1)Tra pochi giorni avrò il prericovero e poi l' intervento,quando il chirurgo rientrerà dalle ferie...nel frattempo mi sono state prescritte delle calibrazoni uretrali con cateteri piccolissimi per mantenere la minzione fino all' operazione...mi è stato spiegato di no forzare ma solo di usare le sonde per mantenere aperto il meato il più possibile, senza penetrare per più di un cm all' interno dello stesso..non mi sono state date particolari indicazioni circa l' asepsi da mantenre nell' operazione se non lavare bene la sonda e dininfettarla prima di applicarla sul meato usando un gel sterile per evitare il più possibile lesioni...

è una procedura sufficiente per evitare infezioni ?

2)Noto inoltre, da parecchi mesi, una costante secrezione uretrale lattiginosa di consistenza a volte quasi gommosa , non ho particolari bruciori alla minzione se non qualche disturbo alla mattina...tale secrezione spesso blocca momentaneamente il getto per 2-3 secondi prma dell'iizio della minzione, di cosa si può trattare ?

grazie per l' attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
1) Sì

2) In assenza di sintomi irritativi particolari è più probabile che si tratti di secrezione della ghiandola prostatica.
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Utente
Utente
grazie molte Dott. Piana...

La secrezione di cui parlavo fa invero abbastanza impressione alla vista, essendo piuttosto abbondante e filamentosa quasi come la mozzarella della pizza

..prima della minzione, soprattutto al mattino o quando passano tante ore tra una minzione e l' altra, trovo sempre il glande in prossimità del meato spalmato di questa secrezione e se lo spremo esce una goccia filante dal meato..dopo aver urinato è presente nelle urine sotto forma di piccoli filamenti...

visto che lei mi parla di secrezione prostatica, potrebbe essere sintomo di prostata infiammata o magari di uretrite ?(nonostante tutte le esplorazioni rettali fatte da vari urologi abbiano evidenziato prostata molto piccola,inoltre non soffro di nicturia e pollachiuria , vado in bagno 5 volte al giorno in media ogni 4 ore a parte il fatto che a causa della stenosi e della cpps che causa ipertono sfinteriae minzionare in 2-3 volte per svuotare a suffcienzal a vescica)
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Utente
Utente
Purtroppo la situazione è precipitatata e sono dovuto andare in pronto soccorso 2 ore fa a farmi piazzare una cistostomia sovrapubica poichè ormai riuscivo ad urinare solo poche gocce.

Ora questa cistostomia al momento è parecchio fastidiosa sia per il dolore nel punto di inserimento nel ventre che per un dolore, stimolo ad urinare che si rif.ette al pene, inoltre nell' apertura sulla pancia mi hanno messo anche un punto, non so perchè ?

mi è stata prescritta una cura di amtibiotici per 5 gg, le prime urine hanno parecchio sangue ...è tutto normale ?...si atteneureanno nel corso dei giorni questi sintomi ?

il sacchetto di raccolta è fissato alla coscia ma quando sono sdraiato devo sleagarlo e mantenerlo più in basso altrimenti l' urina non si raccogie ?

Grazie per l' attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
E' stato forse trattato da un Collega muto, o sordo? Ci scusi se cerchiamo di "alleggerire" un po' ... ma ci pare che queste informazioni banali siano parte integrante del normale rapporto tra medico e paziente. Chiedere è un suo diritto ma anche dovere, il medico invece deve solo rispondere, se possibile con pazienza e cortesia. D'ogni modo ...
E' ovvio che in questo momento vi sia del fastidio, tracce di sangue nelle urine e quant'altro, tutte cose che tenderanno a stabilizzarsi nel giro di un paio di giorni. Qualche banale antidolorifico non si nega a nessuno. Il punto serve a tenere fermo il tubo cistostomico, che altrimenti tenderebbe a sfuggire facilmente. E' ovvio che in casa, a riposo o sdraiato sia più opportuno utilizzare sei sacchetti di raccolta con il tubo lungo, i cosciali sono più comodi solo quando ci si sposta.
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Utente
Utente
Grazie dott PIana...le uniche spiegazioni che mi hanno dato è di fare solo 2 cose 1) cambiare le garze della stomia , con mani pulite , una volta al giorno 2) sempre con mani pulite svuotare la saccca...io ho chiesto più volte se fossero necessari altri accorgimenti ma non mi è stato detto altro...mi hanno detto che il cosciale si può tenere per 40 gg senza sostituirlo(io dovrei essere operato tra due settimane circa ) e stop...ora leggendo un pò in giro mi accorgo che di notte ci vorrebbe il sacchhetto col tubo lungo eppure quando ripetutamente ho chiesto lumi per la gestione della cosa mi sono state ripetute solo quelle due cose...come di devo comportare da sdraiato di notte ?....Purtroppo sti dotto sono sempre di fretta e per quanto io sia parechio pedante ed insistente quasi mai mi vengono dare tutte le spiegazioni e mi tocca spesso far da me...per questo ponevo questi quesiti , che al momento non esssendo ovviamente un urologo , non mi sono nemmeno venuti in mente..grazie ancora a lei che è sempre così disponibile ed esaustivo
[#12]
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Utente
Utente
Dopo 3 gg i sintomi irritativi del catetere cistostomico si stanno lievemebte attenuando, tuttavia oggi è comparsa febricola ( 3-4 linee)...basta così poco per sviluppare un infezione ?
io non avverto la febbre che però c'è...il catetere cistostomico è collegato ad una borsa cosiale della capacità di 750 cc...
mi sembra di aver capito che le infezioni si possono svilupare c l' ingesso di batteri a partire dalla stomia adominale o dal tappo della sacca di raccolta..ho eseguito le medicazioni giornaliere della stomia sostituendo legarze imbevute di disinfettante 1 volta al giorno e manipolato il tappo per lo svuotamento della sacca con mani disinfettate,come mi è stato prescritto

oggi quindo ho preso la prima pastiglia di antibiotico prescrittomi...mi chiedo da dove siano enttrati i batteri visto che la la stomia appare perfetta, senza pus e pulita...

è possibile che siano entrati dal tappo della sacca che si infetta al contatto con le gambe e i pantaloni ?...

Quali altri accorgimenti posso adottare per evitare le infezioni?...forse "bendare" il tappo della sacca con una garza imbevuta di disinfettante per tutto il tempo ?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Pochi decimi di temperatura non hanno alcun reale significato, anzi se lei si agita così potrebbe anche vederli aumentare! Stia sereno che non vi è alcuna infezione significativa in corso e lei sta facendo tutto per bene.
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Utente
Utente
E' sempre una grandissima cosa poter contare su questo servizio e medici come Lei, Dott Piana

Mi scuso se mi per metto per un ultima volta di approfittare della sua disponibilità per chiederle quali misure ritiene opportune adottare per evitare la contaminazione del rubinetto della sacca...potrebbe essere una soluzione quella di coprirlo con garza imbevuta di disinfettante cambiandola ogni volta che lo si va a manovrare per svuotare la sacca?..e di notte poggiare la sacca (come sto facendo ) su una superficie pulita, non certo sul pavimento, posta naturalmente ad un livello inferiore de letto ?....grazie ancora, ma purtroppo quando si brancola nel buio non essendo del mestiere viene sempre il dubbio di combinare qualche sciocchezza in queste situazioni "delicate"
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Lei si fa decisamente troppi problemi, le sue precauzioni sono decisamente ridondanti. Sta tranquillo che va già bene così.
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Utente
Utente
Grazie molte ancora Dott. Piana

Oggi ho dovuto cambiare la sacca poichè quella precedente iniziava a perdere a causa di una lesione in prossimità dell' attacco del rubinetto

Nel consulto n. 10 lei menzionava al' utilizzo di sacche cosciali di giorno e di quelle con tubo più lungo la notte.

1) Da ignorante Le chiedo : ma ogni cambio di sacca, seppur effettuato con le dovute precauzioni che io ovviamente seguo pedissequamente, non sono ottime occasioni di infezione ? (e qundi è meglio tenere sempre la stessa sacca con rubinetto per più tempo possibile giorno e notte..mi dicevano fino ad un mese anche...)

2) oggi ho finalmente fatto tutti gli esami del prericovero e sono in attesa della chiamata per l' intervento che sarà al massimo entro il mese... mi è stato confermato, da un atro urologo dell' equipe operativa, che procederanno a circoncisione totale e un primo tempo di apertura dell' uretra con marsupializzazione del neomeato nel punto in cui termina la stenosi distale ed asportazione del tessuto lichenoide per esame istologico...infine suturazione del tessuto del solco creato alla cute circostante, così mi pare di aver capito..questa procedura si chiama , mi ha confermato questo medico, primo tempo secondo johansson..poi fra 6 mesi , a tessuti stabilizzati si valuterà eventuale ricostruzione-secondo tempo-

Questo chirurgo dell' equipe operativa mi è sembrato mini mizzare abbastanza la cosa, come se fosse un' operazione di routine(dice che durerà 30 min-1 ora a seconda della lunghezza della stenosi)..Lei che ne pensa ?
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Utente
Utente
Sono ancora in attesa della chiamata per l' intervento che avverrà entro il mese

Fino ad ora con la cistostomia non ho avuto infezioni particolari, il dolore addominale postoperatorio è passato le urine sono sempre abbastanza chiare abbondanti e presocchè inodori

L' unico problema, che riscontro è purtroppo il permanere di un fastidiossissimo stimolo minzionale continuo, che si attenua stando fermo o sdraiato e si accentua quando mi muovo o cammino...dei giorni è sopportabile, altri giorni è qualcosa di veramente invalidante , mi pare di farmela sotto continuamente ,con spasmi e bruciori che si riflettono lungo tutto il pene , nonostante non abbia più urinato una goccia dal pene da quando ho la cistostomia

Esistono dei farmaci e degli accorgimenti in grado di mitigare questo supplizio ?...Grazie a tutti i Dottori che mi illumineranno

Non mi spiego come riescano a sopportare questo fastidio continuo coloro che sono cateterizzati a lungo tempo, o c'è qualcosa che sta andando storto oppure è la sindrome dolorosa pelvica cronica che accentua notevolmente fastidi altrimenti tollerabili..che ne pensate ? grazie ancora
[#18]
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Utente
Utente
Dimesso oggi due giorni dopo l' intervento che è stato effettuato venerdì 9.

La diagnosi, a seguito di cistografia mnzionale eseguita attraverso immisione del mezzo di contrasto tamite la cistostomia è stata la seguente :stenosi e fibrosi dell' uretra peniena distale di lunghezza 2 cm e prepuzio lichenoide esuberante...l' intervento è stato di conseguenza "apertura del' uretra distale e circoncisione totale"..mi hanno detto che ilichen era talmente aggressivo che parte finale dell' uretra sembrava di cemento armato...

Dopo l' intervento mi è stato fasciato e ventralizzato il pene ed il neomeato riempito di una garza (mi è stato detto che il primario che mi ha operato non ha ritenuto necessario posizionare un catetere)che mi è stata tolta la mattina dopo..oggi in ospedale proseguita medicazione con cambio garza e betadine soluzione e pomata aeromicina..da indicazioni del foglio di dimissione dovrò proseguire con medicazione con betadine, ma non è riportata l' applicazione anche della pomata..è opportuno proseguire anche con quella, e per quanto tempo ?

Si riporta decorso operatorio regolare alla dimissione (il medico che ha controllato oggi al 2 giorno dall' intervento ha detto tutto ok ed è lo stesso che ha compilato il foglio di dimissione)
Mi è stata mantenuta a cistostomia per urinare fino a lunedì 19 quando mi recherò di nuovo lì per verificare lo stato della ferita, rimuovere la cistostomia e mi verrà fatto un esame per valutare la qualità della prima minzione spontanea ed il residuo post-minzionale, e mi viene consigliato di tamponare o cambiare la garza se nel frattempo vi siano fughe di urina dovute a minzione spontanea che mi accadono quando ad esempio vado di corpo sforzando un poco.

Volevo un parere sulla questione da parte dei gentili Medici di questo forum, per essere sicuro di fare tutto per bene e sentire altra canpane e magari avere ukteriori indicazioni per affrontare al meglio di decorso post- operatorio.

Grazie sin d' ora per l' attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La fozata mancanza di dettagli sull'intervento eseguito (ci pare più una meatotomia che una uretrplastica) non ci rende possibile dire molto di più o diverso da quanto le è stato consigliato, che comunque è certamente in linea con le abitudini comuni in questi casi.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Piana, effettivamente la Dottoressa che ha assistito il primario durante l' intervento e mi ha controllato la medicazione nel primo giorno post operatorio, alle mie perplessità su una dimissione solo dopo 2 giorni dall' intervento, sul fatto che non è stato posizionato catetere ma solo una garza interna e sulla non necessità di mettere ghiaccio sul pene , ma solo l' accorgimento di mantenerlo ventralizzato mi ha risposto che si è trattato poco più che di una meatotomia con circoncisione e che in questi casi gli accorgimenti per il post operatorio cui facevo riferimento sopra (catetere e ghiaccio) non erano necessari...speriamo bene...
Quindi mi pare che anche lei ritenga sufficiente alla luce di come la Dottoressa ha descritto l'intervento, gli accorgimenti suggeriti per il post-operatorio ?
Grazie ancora
[#21]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Esatto
[#22]
dopo
Utente
Utente
Sono oggi al quarto giorno post operatorio.

L'edema del pene are leggermente diminuito e il sanguinamento è ridotto, tuttavia ci sono alcune situazioni che mi pongono dei dubbi :

1) Quando ero in ospedale nei 2 giorni post operatori oltre a medicare ferita e punti con betadine poi i medici mi applicavano anche pomata antibiotica e poi fasciavano il tutto...ora, sul foglio di dimissioni, come medicazione da proseguire a casa è indicato solo questo :
"non necessaria profilassi antibiotica orale o parenterale, suggerita soltanto in caso di comparsa di segni cinici da infezione; condurre medicazioni a piatto della ferita chirurgica utilizzando betadine soluzione per 8-10 giorni".
Io , quindi, sto medicando solo con betadine senza più applicare la pomata antibiotica, e mi pare che meno tocco l zona e più velocemente migliora e l' aspetto del pene è migliorato senza la pomata...è sufficiente il betadine per scongiurare infezioni ?.quali sono i misteriosi segnali clinici che fanno pensare all' insorgere dell' infezione ?...al momento non vedo, ad esempio, pus lungo i punti di sutura, mah..

2) sulla parte di sutura superiore ventrale del glande appaiono delle zone nerastre secche, di cosa può trattarsi ? forse sangue raffermo ?

3)Poco sotto questa zona, in corrispondenza della parte superiore del neomeato dalla caratteristica forma a fagiolo della meatotomia stamani ,aprendo le garze per sostituire la medicazione di ieri ho notato fuoriuscita di alcune gocce di sangue come se si fsse riaperta la sutura o alcuni punti avessero ceduto...sono incidenti di perscorso normali o devo fare qualcosa in particolare ?
La fasciatura che faccio dopo la medicazione non è compressiva, mi limito a ricoprire il tutto con garze sterili dopo aver medicato la circoncisione e la meatotomia con betadine..se compare ancora sangue ogni tanto come sopra, devo applicare un bendaggio più compessivo per bloccare la fuoriuscita del sangue ed evitare la formazione di gumi ?

Grazie ai Medici che mi illumineranno
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Lei è decisamente troppo apprensivo riguardo agli esiti di un intervento tutto sommato banale e ragionevolmente privo di possibili serie complicazioni. Come sempre rispondiamo in questi casi, la circoncisone e la piccola chirurgia del pene hanno un decorso praticamente sempre benigno, ma mai così rapido come il paziente in genere ritiene. Nel senso che comunque per na stabilizzazone definitiva sono necessarie alcune settimane, entro le quali il manifestarsi di gonfiori, colorazini anomale e piccole perdite di sangue o siero sono del tutto normali. Stia sereno, continui a seguire le indicazioni che le sono state impartite, in attesa del controllo programmato.
[#24]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora una volta Dott Piana, poter contare sulle sue rassicurazioni che sto facendo le cose per bene è per me molto importante.

L' intervento non sarà stato granchè impegnativo come dice Lei e come mi disse pure la Dottoressa che assistette il Primario in sala operatoria (il tutto sarà durato poco più di mezz'ora, in anestesia spinale pochi dolori durante, mentre operavano chiacchieravo semiaddornmentato con l' anestesista, nel post operatorio pochi dolori e così anche ora), il fatto è che l' aspetto del pene con gonfiori vari forme strane e colori vari poco rassicuranti è alla vista piuttosto impressionante per me che non sono un medico e quindi quando vedo cose che mi paiono troppo strane, anche se magari non lo sono, mi allarmo

Allora continuo così fino a lunedì prossimo 19 quando sono programmati il controllo della ferita e l' esame della minzione dal nuovo meato (da cui finora non ho mai urinato avendo cistostomia in sede) con vautazione del relativo residuo post minzionale che si spera abbia esito soddisfacente in quanto a quella data sarebbe programmata la rimozione della cistostomia...speriamo bene
[#25]
dopo
Utente
Utente
Ieri, Lunedì 19, mi hanno finalmente tolto la cistostomia e mi hanno controllato la ferita..i 2 urologi che mi hanno visto 8assistenti del primario che mi ha operato) dicono che la ferita sta guarendo abbastanza bene ; uno mi ha detto , nonostante ci siano ancora delle croste di sangue raffermo in alcune zone e che in queste zone critiche ogni tanto ci siano dei sanguinamento piccoli, di non fare più le medicazioni (sono a 10 gg dall' operazione) ma di lavare solo con acqua e mani pulite e di mantenere il pene addominalizzato e proteggerlo dei pannolini e mutande tipo slip, lasciando che le croste cadano da se un poco ala volta...l' altro ,che mi ha visitato dopo aver fatto delle prove di minzione per sapere come andava , dice più o meno le stesse cose ma consiglia dicontinuare a disinfettare le zone non ancora cicatrizzate e con le croste usando acqua borica; ora chiedo a voi Medici:

1) sono suggerimenti condivisibili ( in relazione a fatto che sono passati solo 11 gg dall' intervento , i punti ovviamente sono ancora lì e ci sono zone che saltuariamente sanguinano cioè quelle "crosotose"..non sarebbe più pridente continuare amedicarle con betadine e continuare con le garze protettive per evitare infezioni finchè i punti non cadono e le ferite residue non si chiudono definitovamente?)?

2) i punti che mi sono stati messi sono "riassorbibili".. che significa , che scompaiono con la guarigione venendo assorbiti dalla cute invece di cadere e staccarsi ?

3) le prove minzionali hanno dato buoni risultati, cosicchè per i medici il mio iter è terminato per loro sono di fato guarito , non ci sono più visite di controllo e mi dicono di chiamare il reparto solo se ne decorso dovessero manifestarsi problemi gravi..mah...non è consuetudine programmare visite peridiche fino all' avvenuta guarigione completa della circoncisione ?

4) come dicevo le minzioni sono buone, urino con getto spesso e abbastanza potente ,sorprendentemente non a flusso sfarfagliato come ci si aspetterebbe con una stomia uretrale peniena : il getto è praticamente perpendicolare al pene verso il basso con forma cilindrica normale tipo rubinetto e piuttosto spesso tant'è che in ochi secondi la vescica si svuota e questo, a momento, è l'aspetto che mi lascia nettamente più soddisfatto,,,mi è stato detto da uno degli urologi che mi hanno visitato ieri dicontrollare che il mitto non si restringa nel qualcaso presentarmi da loro se avverto problemi ; ora questa cosa mi ha lasciato un poco perplesso, perchè ho letto, nei siti dei 4-5 maggiori esperti di chirurgia uretrale, che una ampia meatotomia/apertura uretrale associata a circoncisione (cioè l'intervento che ho fatto) nelle stenosi da lichen sclerosus cioè nel mio caso, ha una % di successo estremamente elevata e le recidive sono molto rare in quanto con questi interventi il lichen viene stoppato al livello in chi si trovava.
Mi piacerebbe cnoscere il parere di qualche Medico anche su questa questione.

Grazie ancora pe l' attenzione ai Dottori che mi ragguaglieranno
[#26]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Le suture "riassorbibili" quando applicate in superficie in effetti non si sciolgono completamente ma tendono a tsaccarsi come crosticine dopo 3 settimane circa. Se questo non accade, talora è opportuno che vengano rimosse direttamente. In genere, nlla piccola chirurgia genitale, non è necessario programmare ulteriori controlli quando si presume che la stabilizzazione sia avviate normalmente. E' ragionevole pensare che il flusso tenda comunque a ridursi lievemnte nelle prossime settimane per poi stabilizzarsi definitivamente,
[#27]
dopo
Utente
Utente
Grazie molte delle ,al solito, preziose informazioni Dott Piana...vedremo quali saranno gli ulteriori sviluppi e speriamo bene
[#28]
dopo
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Utente
A 3 gg dalla rimozione della cistostomia (ho ancora la garza protettiva del buco che mi è stato detto di rimuovere dopo 3 gg ed eventualmente rimpiazzarla se la stomia sovrapubica non si è ancora chiusa) la cicatrizzazione della circoncisione pare proseguire discretamente e urino sempre bene...tuttavia da ieri è iniziata una piccola febbricola pomeridiana (ieri avevo 37,1...oggi 37,5) e sono sempre un pò stanco e "stonato" come durante i 45 giorni trascorsi con il catetere , ma sto molto meglio rispetto a quale brutto periodo in termini di dolori e spasmi al pene

A cosa può essere dovuta la comparsa di questa febbricola ? forse irritazione della vescica residua da cateterismo, cistite ( a volte avverto urgenza minzionale ma non ho particolari brucori ad urinare nè dolori sovrapubici), o qualche infezione della ferita ? (però non vedo pus, la ferita si sta piano piano chiudendo e anche nelle zone più delicate dove ogni tanto sanguina ancora un pochino ma non noto nè rigonfiamenti nè pus)

Grazie
[#29]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
In questo periodo i sintomi che lei ci riferisce è ben difficile non riferirli ad altro ... In assenza di disturbi locali evidenti, le diremmo senz’altro di segnalare la cosa al suo medico curante.
[#30]
dopo
Utente
Utente
Intende che la febbre potrebbe essere dovuta al covid ?

Non ho nessun sintomo influenzale, nè tosse nè mal di gola, inoltre durante il periodo del cateterismo sono stato praticamente sempre a casa perchè non potevo muovermi a causa del fastidio, sono uscito solo per andare all' ospedale (ricovero 06-10 dimissione 11-10) dove tral'altro mi hanno anche fatto tampone prima dell' ingresso (negativo ovviamente).
Poi sono uscito solo per andare a fare la visita di controllo il giorno 19-10 in ospedale e lì mi hanno tolto il catetere e ieri ho fatto
una piccola passeggiata rigorosamente da solo
Mi sembra difficile aver preso il covid (inoltre i sintomi di stanchezza li ho praticamente da quando mi misero il catetere poichè mi costringeva a stare sdraiato o fermo quasi tutto il giorno)...che ne pensa ?
Cmq domani contatto il mio medico curante
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