Consulto sui calcoli renali

Salve sono una donna di 56 anni da circa 6 anni soffro dei disturbi dei calcoli renali di ossalato di calcio, due anni fa ho seguito una uretroscopia laser flessibile per un calcolo bloccato sul calice sup.
del rene sinistro che aveva una dimensione di 12 mm.
In seguito dopo l'intervento ho fatto una terapia con dei mesi alterni di Lithos bustine per un anno e mezzo.
Alla meta' del mesedi febbraio ho iniziato ad avvertire di nuovo delle coliche renali non al rene operato, cioe'al destro quello che gia' dal 2019presentava un calcolo di 6 mm nel calice medio, detto dal urologo che mi ha fatto uretroscopia in 2019.Adesso ho rifato un altro Urotac senza mezzo di contrasto, dove era scritto che al rene destro si presentava una formazione di natura calcica di 6 mm indovata nella lume dell'uretere prevesicale di destra a circa 5 mm dallo sbocco della vescica.
All'indagin ebasale non adenomegalie endo e retropertoniale.
Non Idronefrosi.
Urologo di Modena mi ha prescritto una terapia espulsiva di 30 giorni di Litos bustine Omnic e, Deltacortene per 20 giorni con dosaggio modificato ogni 5 giorni cioe' 1 al giorno per i primi 5 poi meta' per altri 5 e poi un quarto per altri 5 e poi un quarto ai giorni alterni.
Ho gia' fatto 15 giorni di terapia, sento ancora del dolore nella zona pelvina e all'inguine, come un punzzone qualche volta urino molto torbito e un po di sabbia la notte.
Secondo voi riusciro ad espellerlo o dovro fare un altra uretroscopia laser.
Grazie della risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La progressione dei calcoli lungo l'uretere è assai difficilmente prevedibile. In prima battuta, lo specialista giudica in base alle dimensioni del calcolo, alla sua posizione ed alla presenza, o meno di complicazioni (dolore intrattabile, febbre, alterazioni degli esami di sangue, ecc.). Nel suo caso, un calcolo di 6 mm nel tratto inferiore dell'uretere ed in assenza di gravi complicazioni ha possibilita diciamo "discrete" di essere espulso spontaneamente, aiutato da una idonea terapia,come quella che lei sta seguendo. Ovviamente il risultato non può essere atteso indefinitamente, in genere se dopo 3-4 settimane i disturbi persitono ovvero indagni ripetute confermano la presenza del calcolo, è opportuno mettersi nelle condizioni di risolvere la situazione appena possibile. Questo presso le strutture pubbliche significa sostanzialmente essere inseriti in una lista d'attesa per un intervento endoscopico, simile a quello che lei ha già subito tempo fa, assai più semplice però in quanto il calcolo è ormai prossimo alla vescica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Proprio per avermi risposto Lei Dott.Piana la ringrazio tantissimo,anche due anni fa lei mi aveva consigliato molto bene.Purtroppo per il tempo d'attesa molto lungo qui con la mutua a Modena ,mi sono recata in Romania in un astruttura privata per uretroscopia laser flessibile due anni fa.Ora spero di poter eliminarlo senza intervento .Grazie di nuovo a Lei Dott.Piana per il suo consulto on line.La tero aggiornato sui svillupi della mia situazine clinica.
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Utente
Utente
Vorrei chiderli se sara' opportuno di ripere un esamene di urinocultura e un sommario di urina,eventualmente alla fine della terapia espulsiva .Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'urocoltura andrebbe certamente ripetuta prima di un eventuale intervento.
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Utente
Utente
Buongiorno dalla Romania dott.Piana purtroppo ,per il tempo d'attesa assai lungo a Modena,anche questa volta mi sono recata alla stessa clinica privata di urologia di Bucarest,il calcolo di 6 mm che si trovava nel meanto urinario all'imbucco della vescica non l'ho eliminato dopo 18 giorni di terapia espulsiva ,ho affrontatto un viaggio dell'aereo pesante con epidemia covid avendo il test moleculare negativo,urologo di Bucarest ha confronatato la mia cartella clinica clinica ,poi ha aggiunto una una nota in piu' dopo che mi ha fatto una altra ecografia renale ,il fatto che quel calcolo ureterale di 6 mm e' intramurale e mi crea idronefrisi con ostruzione calculosa e ureterale posizionato N13,2.Poi ha deciso di effettuarmi immediatamente un uretroscopia laser programmandomi per 19 marzo per intervento con laser.Le chiedo dott.Piana di spiegarmi un aspetto questo calcolo ureterale intramurale destro non ha risposto alla terapia di espulsione per la sua posizione ,o per il fatto che si tratta di un calcolo di ossalato di calcio? Dopo lintervento l'aggiornero sulla mia situazione clinica post ricovero. Grazie anticipatamente dalla sua rispota.Volevo aggiungere una cosa che non potevo piu' sopporttare la sensazione di avere con eun punzzone quando urinavo e mi muovevo .
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Come le abbiamo già scritto, per l'espulsione spontanea dei calcoli in transito tra rene e vescica non vi è mai alcuna certezza. Abbiamo visto espellere inaspettatamente calcoli voluminosi e ci succede non raramente di dover necessariamente intervenire su calcoli anche solo di 2-3 mm. D'altronde, l'ultimo tratto dell'uretere e lo sbocco in vescica sono i meno compiacenti di tutto il tragitto, almeno la metà dei calcoli che non vengono espulsi si fermano in questo punto.
a margine di tutto, ci chiediamo perché lei, avendo scelto un percorso libero-professionale, abbia affrontato un viaggio così lungo quando certamente anche nella sua zona avrebbe trovato un nostro Collega competente in grado di trattarla nel migliore dei modi.
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Utente
Utente
La ringrazio tantissimo per la sua risposta celere,purtroppo qui a Modena con la lista di attesa si aspetta min.6 mesi ,e l'urologo mi ha specificato che lui voleva mettermi un stent uretrale per momento e non farmi subito una uretroscopia laser.Io ero nella situazione che supportavo da piu' di un mese delle coliche renali ripetute e quella sensazione di avere come un punzzone che mi pungeva di continuo nella zona in inguinale e che irradiava sulla vulva della vagina.
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Utente
Utente
Buongiorno dalla Romania ,dott.Piana,le scrivo dalla mia situazione clinica,ieri all'Accademic Hospital di urologia privata di Bucarest urologo della mia nazione,mi ha fatto una uretroscopia laser flessibile,nel rapporto dell'intervento era scritto :Si inizia l'intervento con per un calcolo ureterale intramurale di 7 mm con idronefrosi destra di secondo grado.Cistoscopia ,vescica urinaria con medio limpido e con edema all'livelo del triangolo.Si apre l'orificio ureterale destro con l'aiuto del uretrocopo OUD di calibro ridotto si stacca il calcolo ureterale di 7/6 mm bloccato all'livello dell'uretero intramurale.Si pratica litotrisia laser HO: Yag all DUST con la prelevazione dei fragmenti litiasici per esamene specto fotometrico.Si avanza con uretroscopo fino all'livello del basineto renale destro senza identificazione di altri fragmenti litiasici.Si applica sonda uretro vesicale Foley 14Ch .VCO558/19.03.2021.Postoperatorio evoluzione favorabile mizione fisiologica alla sospensione della sonda U V ,urina limpida.In conclusione per me e' stata una massima urgenza fare uretroscopia ,il calcolo mi bloccava l'uscita dell'urina,Lei aveva ragione quando mi ha detto di non aspettare troppo ,con terapia espulsiva ,l'uretrospia laser era l'unica strada perccoribile per me La ringrazio tantissimo per il suo consulto e per i suoi consigli urologici.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Ottimo. Buona convalescenza.
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Utente
Utente
Dott.Piana Le auguro buona Pasqua ,sono passati 2 settimane dal mio intervento di uretroscopia laser flessibile fatto in Romania,e sono rientrata al mio lavoro a Modena ,mi e' arrivato on line il risultato spectro fotometrico in infrarosso del calcolo renale. Composizione chimica: 30 per cento Ossalato di calcio monohidrato,40 per cento ossalato di calcio dihidrato e 30 per cento apatite.Mi e' stato consigliato dal urologo di Bucarest di iniziare un screening metabolico,e anche una visita endocrinologica ,per vedere se le ghiandole paratiroidene influiscono su la litiase renale,cioe' un eventuale iperparatiroidismo,Non capisco che collegamento puo' essere fra le paratiroidene e la litiase calcica.Io in questo momento sto assumnedo Lithos bustine come prevenzione e regime idrico min.2 litri di acqua naturale Panna.Vorrei chideli cosa potrei fare io per prevenire la formazione dei calcoli ,al di la della dieta',regime idrico,e prendere dei integratori di citrato K e di Mg.Il dottore rumeno ha detto che le donne in menopausa possono svillupare dei calcoli come squillibri ormonali di metabolismo.Grazie della sua risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il calcio che enra nella formazione dei calcoli delle vie urinarie deriva in massima parte dalle ossa e non da quello assunto con gli alimenti, come generalmente si pensa sbagliando. L'ormone dell paratiroidi, se elevato in modo patologico, può favorire un rilascio eccessivo di calcio dalle ossa, favorendo la formazione di calcoli, che però in genere sono costituiti in massima parte da fosfato. Anche per altri aspetti la sua non ci pare una situazione simile, d'ogni modo si tratta solo di fare un eseme di sangue, in caso di episodi ripetuti di calcolosi è sempre opportuno avere questo risultato.
La prevenzione delle recidive è ovviamente un discorso troppo vasto per essere trattato in questa sede, le consigliamo comuque la lettura di questi nostri due articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html