Comportamento corretto del medico
Salve, chiedo gentilmente un parere.
Ho 48 anni, a marzo scorso mi è stato asportato per via endoscopica un papilloma alla vescica, risultato fortunatamente a basso potenziale di malignità e non invasivo, l’urologo che ha eseguito l’intervento e che mi ha seguito finora, è il primario (quindi molto rinomato) di una importante struttura ospedaliera della mia città.
Un mio amico che ha combattuto per un paio di anni con lo stesso mio problema e che ha maturato una discreta esperienza, mi ha fatto sorgere dei dubbi sulla correttezza di comportamento del suindicato primario, e cioè:
- da marzo fino ad adesso non mi ha mai consigliato di effettuare una citologia urinaria,
ma alternare ogni sei mesi ecografia e cistoscopia.
- Non mi ha mai parlato di diete, comportamenti corretti e consigli da seguire in casi del genere ed è stato sempre molto sintetico e sbrigativo, a fronte di visite abbastanza costose (non duravano mai più di dieci minuti).
- Dopo tre mesi ho effettuato presso il suo studio la cistoscopia senza nessun tipo di anestesia, è stata atroce, uno strazio indescrivibile, e quando ho raccontato questa cosa al mio amico, inorridito mi ha detto che quest’esame si fa sempre in anestesia, che tra l’altro permette a chi lo esegue di avere una visione ottimale delle parti e di potersi soffermare il tempo necessario per una ricognizione approfondita.
Per tali situazioni e per la superficialità e la poca umanità nel rapporto medico-paziente, ritengo di dovermi far seguire da un altro urologo!
Voi che ne pensate? Ringrazio anticipatamente dei consigli. Cordiali saluti.
Gaetano
Ho 48 anni, a marzo scorso mi è stato asportato per via endoscopica un papilloma alla vescica, risultato fortunatamente a basso potenziale di malignità e non invasivo, l’urologo che ha eseguito l’intervento e che mi ha seguito finora, è il primario (quindi molto rinomato) di una importante struttura ospedaliera della mia città.
Un mio amico che ha combattuto per un paio di anni con lo stesso mio problema e che ha maturato una discreta esperienza, mi ha fatto sorgere dei dubbi sulla correttezza di comportamento del suindicato primario, e cioè:
- da marzo fino ad adesso non mi ha mai consigliato di effettuare una citologia urinaria,
ma alternare ogni sei mesi ecografia e cistoscopia.
- Non mi ha mai parlato di diete, comportamenti corretti e consigli da seguire in casi del genere ed è stato sempre molto sintetico e sbrigativo, a fronte di visite abbastanza costose (non duravano mai più di dieci minuti).
- Dopo tre mesi ho effettuato presso il suo studio la cistoscopia senza nessun tipo di anestesia, è stata atroce, uno strazio indescrivibile, e quando ho raccontato questa cosa al mio amico, inorridito mi ha detto che quest’esame si fa sempre in anestesia, che tra l’altro permette a chi lo esegue di avere una visione ottimale delle parti e di potersi soffermare il tempo necessario per una ricognizione approfondita.
Per tali situazioni e per la superficialità e la poca umanità nel rapporto medico-paziente, ritengo di dovermi far seguire da un altro urologo!
Voi che ne pensate? Ringrazio anticipatamente dei consigli. Cordiali saluti.
Gaetano
Gent.le utente,
l'indispensabile protocollo di controllo dopo res neop vescicali può variare a seconda dell'esperienza dei vari reparti ospedalieri o a seconda delle realtà locali ( ad es. dagli es cit urinari ho referti sempre sospetti inutilmente e non voglio eseguire es cit urinario al fine di non terrorizzare il paziente inutilmente).
Importante è il messaggio comunque a Lei arrivato che i controlli sono indispensabili vista la possibile recidività di tale malattia.
Non conoscendo l'esame ist della sua neoformazione papillomatosa e quanto possa essere di aiuto clinicamente
non è il caso di esprimere pareri sugli operati di altri colleghi.
Riguardo il Suo sfogo sulla repentinità delle visite urologiche eseguite .... al di là di quel suo amico ( chissà perchè è sempre disponibile un amico per trovare qualcosa di meglio) se non Le sta bene , in una città come Napoli non credo che sia l'unico urologo.
Cordiali saluti
l'indispensabile protocollo di controllo dopo res neop vescicali può variare a seconda dell'esperienza dei vari reparti ospedalieri o a seconda delle realtà locali ( ad es. dagli es cit urinari ho referti sempre sospetti inutilmente e non voglio eseguire es cit urinario al fine di non terrorizzare il paziente inutilmente).
Importante è il messaggio comunque a Lei arrivato che i controlli sono indispensabili vista la possibile recidività di tale malattia.
Non conoscendo l'esame ist della sua neoformazione papillomatosa e quanto possa essere di aiuto clinicamente
non è il caso di esprimere pareri sugli operati di altri colleghi.
Riguardo il Suo sfogo sulla repentinità delle visite urologiche eseguite .... al di là di quel suo amico ( chissà perchè è sempre disponibile un amico per trovare qualcosa di meglio) se non Le sta bene , in una città come Napoli non credo che sia l'unico urologo.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
Gentile Utente,
concordo con Lei. In dieci minuti ci si presenta e ci si da la mano, non si visita e valuta un paziente con problematiche coem le Sue. La cistoscopia senza sedazione? Nel secondo millennio? Dica al Rinomato Collega di farla fare a suo figlio...poi vediamo.
Segua i consigli del Suo amico...deve essere un buon amico.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
concordo con Lei. In dieci minuti ci si presenta e ci si da la mano, non si visita e valuta un paziente con problematiche coem le Sue. La cistoscopia senza sedazione? Nel secondo millennio? Dica al Rinomato Collega di farla fare a suo figlio...poi vediamo.
Segua i consigli del Suo amico...deve essere un buon amico.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 08/11/2006.
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