Il 29 giugno ho effettuato una visita ginecologica che ha diagnosticato un sospetto

Buon giorno,
sono una ragazza di 24 anni e il 29 giugno ho effettuato una visita ginecologica che ha diagnosticato un sospetto di condilomi esterni. Il 7 luglio ho eseguito esame istologico e un mese più tardi ho ricevuto il seguente risultato: Frammenti di mucosa vulvare con modesta flogosi cronica e focali aspetti di iperplasia ed acantosi dell'epitelio pavimentoso composto associata a modificazioni citopatiche di natura virale (HPV) e papillomatosi del chorion. Il mio ragazzo si è recato da un dermatologo ed è risultato negativo all'esame con acido acetico. La mia ginecologa è intenzionata ad effettuare una bruciatura mentre il dermatologo consiglierebbe una cura a base di creme e azoto. Credo che tra le due la meno invasiva sia quella con creme e azoto ma qual'è la più efficace e con minor rischio di una recidiva?
Grazie Elisa
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile Utente,

La Condilomatosi genitale può essere trattata con diversi approcci terapeutici, chirurgici o medici, che dipendono rispettivamente:

a) per quella chirurgica:

1) da chi esegue la terapia (non tutti utilizzano le stesse metodiche o, purtroppo, ne utilizzano solo alcune)

2) dalle strumentazioni possedute in ospedale o a studio (diatermocoagulatore, Lasers, crioterapia (!) con azoto o neve carbonica)

b) per quella medica:

- dalla valutazione singola del soggetto che varia da caso a caso: la terpia medica è unica, per questi casi, ed è basata sull'utilizzo dell'IMIQUIMOD, molecola utile ma solo sotto controllo specialistico.

Per quel che mi riguarda ecco il mio consiglio personale:

Mai e poi mai utilizzerei la "crioterapia" per trattare la condilomatosi genitale (la quale quasi costantemente è presente anche sulle mucose) la quale, o ragione di ritenere visti i molteplici casi valutati, essere potenzialmente dannosa per quelle delicate strutture.

Ancora, da scartare qualsiasi "crema" o altro che non sia quella citata, poichè nessun altro trattamento topico, ad eccezione di casi sperimentali è "etichettato" per la terapia della Condilomatosi genitale; tutto il resto quindi è da considerarsi "off label"

Si affidi con fiducia, quindi ad un dermato-venereologo che sicuramente saprà approcciare al meglio sia la terapia iniziale che i suoi controlli (che dovranno necesariametne essere effettuati).

Cari Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, Roma




Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
Gentile Dr. Laino,
la ringrazio per i suoi preziosi consigli, ma vorrei sapere che cosa intende con la frase "la condilomatosi genitale (la quale quasi costantemente è presente anche sulle mucose)"? dove? il mio pap-test è risultato negativo, ho ricevuto la risposta proprio ieri, intendeva quello?
Per il resto sono parecchio combattuta sulla decisione della cura da utilizzare, la mia ginecologa mi parlava di un bisturi laser e credo si riferisse alla diatermocoagulazione, a questo proposito sono preoccupata per l'invasività dell'intervento e per il decorso post intervento, ho una buona sopportazione del dolore ma già l'esame istologico non è stata una passeggiata...anche mia zia si è sottoposta ad esame istologico per un sospetto di condilomatosi ma il tutto è stato indolore e senza anestesia e punti di sutura come invece non è stato per me.
Il dermato-venereologo che ha visitato il mio ragazzo ha espressamente escluso qualsiasi cura "chirurgica" per via delle cicatrici che potrebbero causare problemi con una futura gravidanza, è vera questa affermazione?
Ringrazio ancora per l'aiuto e l'attenzione.
Elisa
[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Rispondo alla sua prima domanda: Naturalmente si.

Per ciò che riguarda invece la richiesta di un giudizio sugli atteggiamenti professionali degli altri colleghi, non sta a me giudicare:
ogni specialista agisce secondo scienza e coscienza, sempre per il bene del paziente: va da sé che ogni singolo abbia le proprie peculiarità, esperienze ed approcci, sempre tuttavia rispettabili.

I miei consigli, quindi seguono sempre questi dettami.

Per tranquillizzarla, però mi preme significarle che, secondo la mia esperienza ed in base alle linee guida terapeutiche per tali affezioni, una diatermocoagulazione od una laser terapia, che trattano lesioni superficialissime quali i condilomi ad esempio, ove ben eseguite e controllate, non residuano in evidenti processi cicatriziali, né pertanto possono mettere a repentaglio il buon esito di una gravidanza successiva.

Cari Saluti.
Dott. Luigi Laino
Dermatologo e Venereolgo, Roma

[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
Grazie per i preziosi consigli, ora mi sento un po' più tranquilla...
Saluti

Elisa
[#5]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Egregia Elisa, i condilomi sono la manifestazione esterna della presenza, nell’organismo del Papilloma virus, eseguire terapie invasive su questi, non elimina il virus, ma soltanto il tentativo di eliminarlo, la persona rimane infetta e continua ad avere la possibilità di infettare il partner, avere i rischi della presenza del virus.
Non viene eliminata nemmeno la possibilità di recidive, poiché il sistema immunitario, cercherà sempre quella via di eliminazione, altrimenti ne sceglierà un’altra, anche lontana dall’apparato urogenitale.
Il suo compagno, ancora non ha sviluppato i condilomi, potrebbe aver reagito positivamente all’infezione, eliminando il virus, questo andrebbe accertato, la medicina biologica, con i suoi esami strumentali, mi offre la possibilità di evidenziare il virus e in quali organi si è annidato, ma non solo, accertare la presenza di altri agenti patogeni che solitamente lo accompagnano, stabilire la terapia medica più idonea alla sua eliminazione.
Saluti Alberto Moschini
moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it



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