Fimosi riducibile, la circoncisione è risolutiva?

Buonasera dottore, le premetto un mio quadro generale, ho 66 anni e dall'età di 20 anni ho sempre sofferto di irritazione al prepuzio con esquamazioni varie e con tanto bruciore, a volte diagnosticato come balanopostite.

A dicembre 2022, dopo circa un anno di quiete (da due anni non ho più rapporti sessuali), si è manifestata una fimosi, con dolore, come da forzatura della pelle, diventata meno elastica, nell'atto di scoprire il glande (dolore da forzatura solo se in erezione).

Mi è stato suggerito da urologo circoncisione o (vista la mia ansia) , "... se ha paura dell'intervento usi una crema qualsiasi...".

Oggi 27.1.23 prepuzio esageratamente gonfio e diagnosticato in dermatologia: edema prepuziale con "fimosi riducibile", che tratto con deltacortene 25mg x 7 giorni, fusicutan beta crema x 1 volta al di x 10 giorni + 10 a giorni alterni.

Mi ha anche consigliato postectomia.

Aggiungo altre informazioni per miglior inquadramento del caso:
A 20 anni, a seguito di una bruciatura ambulatoriale del frenulo, ho avuto dei condilomi acuminati e avendo trattato, penso esageratamente, la parte del prepuzio e del glande, con delle toccature, penso a base di qualche acido, sono rimasto sensibile nella zona trattata (prepuzio e glande), e quindi con frequentissime irritazioni, direi sempre presenti, ma con diversi stati di gravità.
Rapporti sessuali solo con lubrificanti, o preservativi, altrimenti si innesca irritazione, penso da attrito, con successiva desquamazione, bruciore e taglietti.

Seguito dai dermatologi nessuna crema o pomata ha dato un risultato soddisfacente.
Nel frattempo, 2010 circa, a causa di un trauma ho avuto un IPP (indurazio penis) curato in ambito ospedaliero con punture di cortisone ed isoptin (oggi stabile ed in quiescenza).
Inoltre circa 10 anni fa mi è stato diagnosticato la sindrome di behcet.
E circa 12 anni fa è sopraggiunto il Lichen Planus sia al cuoio capelluto che sul glande, definito nei casi più fastidiosi e visivo come "Lichen erosivo".
Curato per anni ambulatoriamente (oggi mi dicono lichen essere in quiescenza).

Le domande che le pongo sono:
1) I dermatologi e urologi mi propongono la circoncisione, ma senza garantirmi la risoluzione del mio problema.
Essendo un tipo ansioso, ho il terrore che la circoncisione possa non risolvere il mio problema e che addirittura possa andare incontro ad ulteriori complicazioni.
Cosa ne pensa lei in merito ai rischi da circoncisione in un caso come il mio?

2) Possono il lichen, o il behcet, aver predisposto, una cronicità al mio problema, se si quale dei due in misura più grave?

Sono anche in cura per una IPB, con alfuzosina 10 mg, ma con scarsi risultati.
Mi è stato suggerito di cambiare farmaco con silodosina 8mg e Dutasteride 5 mg, ma, per mie paure di effetti collaterali, non ho intrapreso
Mi scuso per la dilungaggine, ho cercato di abbreviare il più possibile.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
E la ringrazio per la cortese attenzione.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La terapia per l'IPB serve a compensare i disturbi ed agisce solo in modo molto marginale sul volume della ghiandola. L'efficacia dei farmaci alfa-litici è molto simile, comunque se non si ottiene un risultato accettabile, è il caso di provave a cambiare, ma non più di una volta. L'associazione della dutasteride è molto comune anche se buona parte dell'efficacia della terapia rimane sempre legata agli alfa-litici.
Per il resto del suo annoso probelam, certamente solo una valutazione diretta potrebbe perfezionare le eeventuali indicazioni, ma in linea di massima diremmo che se i tessuti del prepuzio sono ormai molto degradati dalle continue infiammazioni, una buona circoncisione completa sia l'unico provvedimento serio da prendere, nel suo ineteresse. Probabilmente avrebbe già dovuto essere eseguita molto tempo fa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore per la risposta. Nel frattempo ho fatto urgente visita urologo, che, avendo trovato la balanopostite risolta ( sgonfiata in nottata ma ancora in terapia farmacologica con deltacortene e fusicutan e, purtroppo, trascurando che gli ho detto che la fimosi è apparsa da qualche mese ma SOLO IN EREZIONE ) non mi farà circoncisione, anche perché, dice, "... considerato che lei ha già avuto un cheloide al pene, potrebbe addirittura peggiorare per cattiva cicatrizzazione o altro .. Se vuole, se la faccia fare dal dermatologo che gliela consigliata, io non gliela faccio... Piuttosto, considerate le dimensioni, le consiglierei la disostruzione della prostata ( 57mm con esiti calcifici post flogistici)".
Ma, probabilmente per il forte ritardo dell'ambulatorio, non approfondisce l'argomento e per la Ipb mi prescrive tamsulosina 4 mg, dicendomi che la eiaculazione retrograda è solo un problema psicologico.
Le chiedo DOTTORE a quale dottore dare retta ( considerata la precedente visita urologica, un mese fa , dove mi veniva prescritto: sospendere Alfuzosina, perché non beneficio, e sostituire con Silodosina 8 mg e Dutasteride 5mg.).
Mi suggerisce : Tamsulosina (che anni fa, dopo pochi giorni ho subito sospeso per eiaculazione retrogada, senza assumere altro in quanto il problema del mitto allora era per me accettabile) , oppure Silodosina + Dutasteride?
Ho una fortissima paura degli effetti collaterali e di creare dipendenza.
Inoltre le chiedo se il rischio , presunto dal secondo urologo, di peggiorare il quadro con la circoncisione è reale e frequente.
Mi scuso ancora per la lungaggine e confusione.
La ringrazio ancora per la sua attenzione.
Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Ovviamente noi a distanza non siamo in grado di esprimere alcun giudizio, poiché il vantaggo di una buona visita diretta non è sostituibile in alcun modo. Le terapie per i disturbi prostatici sono tutto sommato molto simili e generalmente prive di effetti collaterali significativi, tant'é che - se efficaci -possono essere proseguite anche per lunghissimi periodi. L'eiaculazione retrograda NON può essere considerata un vero effetto collaterale, anzi è la prova indiretta dell'efficacia stessa della terapia. Quando la terapia farmacologica non è più in grado di compensare i disturbi, si deve iniar a pensare ad un intervento endoscopico disostruttivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio di cuore.
Un'ultima domanda se non la disturbo. Saprebbe, se può, suggerirmi un medico/centro/ospedale, in Torino, specializzato per il mio problema, dove poter essere seguito?
La ringrazio ancora moltissimo.
Cordiali saluti
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
In questa sede, per ovvi motivi di correttezza, non è possibile fornire consigli su singoli professionisti o centri di cura.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Capisco.
La ringrazio per i suggerimenti , è stato comunque molto gentile.
Buona notte
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

Leggi tutto