Emiscroto enorme due mesi dopo idrocele

Buonasera,

Due mesi fa sono stato operato di varicocele e idrocele sinistro.
Ho 46 anni e alcuni specialisti avevano consigliato di tenermeli così, anche perché l'idrocele era di dimensioni ridotte.
Tuttavia ho voluto procedere, ma a esattamente due mesi dall'intervento le cose non vanno meglio, anzi.

Ciò che dovrebbe essere il testicolo sinistro è ora una massa dura al tatto di circa 10 cm di lunghezza e 8 di larghezza.
Non da dolore di per sé ma mi crea scompensi notevoli un po' in tutte le azioni quotidiane (anche di notte, se dormo a pancia in giù, per esempio).

Il dr che mi ha operato, avendo analizzato con ecografia, insiste che c'è un po' d'acqua, che del resto vede anche in un idrocele più contenuto nel testicolo destro.
Tuttavia, se questo è chiaramente liquido, la massa di sinistra è dura, molto più grande e pesante.
Non sono poi sicuro che l'intera area sia stata esaminata a dovere.

Il chirurgo ammette che non è normale ed ha anche addotto che possa essere liquido linfatico derivante dal varicocele oppure accumuli dal dotto peritoneo vaginale che non si è mai chiuso completamente (è vero che nacqui con ernia all'inguine, ma non solo l'idrocele si è presentato a 44 anni: ora è la patata di cui sopra, e non vedo proprio come tutto d'un tratto un'operazione di correzione ha portato a questo peggioramento totale).

Mi chiedo se qualcuno mi possa aiutare con opinioni professionali e magari esperienze simili con altri pazienti?

Ringrazio già da ora.
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Dr. Federico Romantini Urologo, Andrologo 112 5 7
gentile utente, sarebbe sicuramente indicato effettuare una ecografia scrotale da un ecografista per valutare effettivamente la natura di questa massa scrotale. Tenga presente che a volte anche il liquido dell'idrocele può sembrare "duro" al tatto, in quanto il sacco scrotale può essere teso dalla pressione interna del varicocele.

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Romantini. Ho prenotato un' ecografia per Mercoledì e spero di trovare poi uno specialista che mi dia il suo parere senza temere di esporsi contro un collega (il chirurgo).
Quando il chirurgo mi da spiegazioni contraddittorie mi viene un dubbio e spero che il nuovo professionista sia pronto a darmi un' opinione onesta e trasparente senza quel senso di omertà che ho già riscontrato in passato. Per esempio, un' urologa che ho consultato di recente non ha fatto altro che confermare che la massa è molto grande, probabilmente insolita, ma che non può dirmi altro perchè non sa che tecnica il chirurgo ha utilizzato (e aveva di fronte a lei tutte le carte dell'intervento che lo spiegavano chiaramente - quando gliel'ho fatto notare, si è innervosita e ha tentato di risolvere la cosa prescrivendomi detta eco). Apero che qualunque cosa questa eco rilevi sia poi trattata con l'attenzione che merita.
Grazie per la conferma intanto che la situazione non va sottovalutata.
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dopo
Utente
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Dr. Volevo riportare che l'ecografia ha riscontrato un idrocele di dimensioni rilevanti. Sembra quindi che aveva ragione nel sottolineare quanto il liquido possa sembrare duro al tatto.
Ora però mi chiedo: se l'idrocele originale (1/4 di quello attuale) era stato corretto con eversione (avevo capito "esportazione") della tunica vaginale, come può essersi riformato, per di più tanto più grande, se in teoria non c'è più la tasca in cui si possa accumulare il liquido?
Sarei davvero grato se potesse darmi delucidazioni al riguardo.
Saluti