Attacco d'ansia o dolore intercostale? Come imparare a distinguerli e non andare in panico
Hai dolore al petto e temi un attacco d'ansia o qualcosa di più serio? Scopri come distinguere un attacco di panico da un dolore intercostale e cosa fare per calmarti.
Il cuore accelera, il respiro si fa corto, una fitta ti attraversa il torace e nella testa si accende un pensiero spaventoso: “E se fosse un infarto?”. Molte persone hanno provato almeno una volta quella sensazione di panico che nasce da un dolore toracico improvviso.
Ma non sempre si tratta di qualcosa di grave: spesso è un attacco d'ansia, altre volte un dolore intercostale dovuto a tensione muscolare, postura scorrette o stress accumulato.
Distinguere le due situazioni non è sempre facile, ma imparare a riconoscerle può aiutarti a gestire meglio il momento e, soprattutto, a non farti travolgere dalla paura.

Come riconoscere un attacco d'ansia
Un attacco d'ansia o di panico arriva in modo brusco, accompagnato da una forte sensazione di pericolo imminente. Il cuore batte forte, il respiro si fa corto, e il corpo sembra sfuggire al controllo. I sintomi più comuni includono:
- Palpitazioni e tachicardia
- Respiro corto o sensazione di soffocamento
- Vertigini, tremori e formicolii alle mani o ai piedi
- Sudorazione improvvisa
- Sensazione di essere “fuori dal proprio corpo” o irreali
- Pensieri catastrofici come “sto per morire” o “sto impazzendo”
Questi sintomi, per quanto spaventosi, non sono pericolosi per la vita. Il corpo sta reagendo a un picco di adrenalina, ma passerà. Il modo migliore per affrontarli è non combatterli, ma lasciarli scorrere respirando lentamente e ricordando che non dureranno a lungo.
Che cos’è il dolore intercostale
Il dolore intercostale, invece, è spesso più localizzato. Si avverte come una fitta o una tensione precisa in un punto della corsa, che può peggiorare quando si ispira profondamente o si cambia posizione.
A differenza dell'ansia, non è accompagnato da tachicardia o paura improvvisa. Spesso deriva da una contrattura muscolare, da un movimento brusco o da una postura scorretta mantenuta troppo a lungo.
Un segnale utile per capirlo è che il dolore migliora con il riposo, il calore o un leggero stretching, mentre in caso di ansia il disagio tende ad aumentare con la paura. Tuttavia, se il dolore è molto intenso, si irradia al braccio o al collo, o è accompagnato da difficoltà respiratorie, è importante consultare subito un medico per escludere cause cardiache.
Le cose da fare e non durante questi episodi
La chiave è fermarsi e respirare. Quando senti arrivare l'ansia o il dolore, non farti trascinare dal pensiero peggiore. Ecco alcuni gesti semplici che possono aiutarti:
- Respira profondamente, inspira dal naso e espira lentamente dalla bocca: aiuta a calmare il cuore e la mente.
- Sposta l'attenzione su qualcosa di concreto: accarezzare un animale, annusa un olio essenziale o sciacquati il viso con acqua fresca.
- Ricorda che l'ansia non è pericolosa, anche se sembra travolgente. Il corpo sta solo reagendo a uno stato di allerta.
- Se invece sospetti un dolore muscolare, applica calore sulla zona e concedi un po' di riposo.
Guarda il video: Gestire l'ansia con le tecniche di distrazione
Infine, se gli episodi d'ansia si ripetono, parlarne con un terapista può fare la differenza. Imparare tecniche di gestione e rilassamento ti aiuterà a non vivere più il dolore come una minaccia, ma come un segnale da ascoltare con rispetto e consapevolezza.