Come curare la fibromialgia? Rimedi e farmaci

A cura di: Dr. Dario Graceffa
Data pubblicazione: 13 febbraio 2025

Esistono tre strade fondamentali per impostare il trattamento della fibromialgia, innanzi tutto lo stile di vita e poi i farmaci.

Come curare la fibromialgia senza farmaci?

Alimentazione

La dieta è la prima cosa: una dieta sana, equilibrata, che preveda l'esclusione di alcune sostanze pro-infiammatorie, attivanti il sistema nervoso centrale, quindi l'eccesso di caffè, l'eccesso di alcol, l'assunzione di cibi troppo grassi, troppo elaborati.

L'igiene del sonno

Altra cosa importante è il ritmo sonno-veglia: l'igiene del sonno è fondamentale, ossia riuscire ad avere orari standardizzati e fare una normale preparazione al sonno. Questo significa non cercare strumenti per dormire che siano farmacologici o conferiscano un'immediata induzione al sonno come l'alcol.

Il sonno va curato in maniera sistematica, va creata una preparazione ed è fondamentale rispettare il ritmo sonno-veglia.

Poi ci sono pazienti che, per motivi di lavoro, non riescono ad avere un ritmo regolare e lì diventa un problema. Si può adattare con un aiuto farmacologico, melatonina o altre cose naturali per gestire un normale ritmo sonno-veglia.

Guarda il video: Fibromialgia: cos'è e come riconoscerla?

Come curare la fibromialgia con i farmaci?

Per quando riguarda i farmaci abbiamo principalmente due categorie.

Un gruppo di farmaci che rientra nella grossa categoria dei farmaci antiepilettici che sono dei gabapentinoidi, cioè sono dei farmaci che stimolano la produzione di una sostanza diciamo miorilassante che è il GABA. Sono il Gapapentin e il Pregabalin.

E poi c'è un'altra categoria che favorisco di più, che sono la categoria degli SNRI, cioè una nuova classe di farmaci antidepressivi molto tranquilli, molto maneggevoli dal punto di vista degli effetti avversi, dei possibili effetti avversi e dei rischi di tossicità epatica, dei rischi di dipendenza. Sono farmaci molto tranquilli, che anzi possono essere assunti anche da giovani e da ragazzi anche in giovane età, ovviamente sotto il controllo medico.

Vanno iniziati con un dosaggio incrementale per poi raggiungere un dosaggio pieno da mantenere per 6-8 mesi, ma questo poi va valutato da caso a caso, e poi piano piano scalati, ridotti e sospesi. Sono la Venlafaxina, la Duloxetina, due perni nella cura della fibromialgia, anche se poi il reumatologo ha altri farmaci, altri strumenti che possono essere aggiunti, in qualche modo integrati alla terapia per favorire il miglioramento.

È una malattia da cui si può, non dico guarire, ma migliorare molto e mantenere una qualità di vita praticamente normale. Non ci sono problemi all'assunzione di questi farmaci perché sono farmaci largamente sperimentati, soprattutto perché venivano in passato usati più come antidepressivi. Oggi hanno tutta una serie di altre indicazioni tra cui il dolore neuropatico, la fibromialgia, la cefalea, quindi sono farmaci di cui si può stare veramente molto tranquilli.

E poi sono in sperimentazione nuovi protocolli farmacologici con altri farmaci ancora più recenti e più attivi, ma che vengono riservati a una classe di pazienti, un sottogruppo di pazienti particolarmente resistenti alle terapie standard. 

Utilizzo della cannabis terapeutica nella fibromialgia

In ultimo un cenno alla cannabis, che in questo momento tende a essere molto, come dire, pubblicizzata in maniera sana.

Le sperimentazioni hanno dato dei risultati incoraggianti su alcuni particolari sottogruppi di pazienti che non sono responsivi alle terapie farmacologiche standard: risultati buoni sul dolore, forse meno buoni su altri aspetti anche di tipo psicologico della fibromialgia. Anche sul fibro-fog si discute, perché ci sono dei pareri contrastanti, ma comunque è tutto un capitolo che andrà in futuro ampliandosi.

Chiaramente standardizzare la cannabis è una cosa molto complicata, è una cosa che richiede una terapia molto sartoriale, gestita proprio sulle caratteristiche peculiari di ogni singolo paziente, proprio perché la cannabis è un prodotto naturale, quindi standardizzare un prodotto naturale è praticamente impossibile. Quindi va gestita sul singolo paziente la bilancia fra il cannabidiolo e il tetraidrocannabinolo, che sono le due sostanze attive della cannabis.

Per approfondire:Tutto sulla fibromialgia

Come curare la fibromialgia: video Dr. Dario Graceffa

Autore

dario.graceffa
Dr. Dario Graceffa Reumatologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2006 presso Università di Roma Tor Vergata.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 55840.

Iscriviti alla newsletter

Potrebbero interessarti altri video