La psicologia spiega che tipo di persona è chi parla senza guardare negli occhi
Capire il silenzio dello sguardo: cosa rivela (e cosa non rivela) evitare il contatto visivo nelle conversazioni quotidiane.
Il contatto visivo è uno degli strumenti più potenti della comunicazione non verbale, eppure molte persone evitano lo sguardo diretto per motivi diversi. Prima di trarre conclusioni affrettate, conviene avvicinarsi alla situazione con curiosità e calma.
Lo sguardo che si sottrae può raccontare insicurezze, abitudini culturali o semplicemente una scelta personale. Vediamo, che cosa ci dice la psicologia in merito a questo quesito.
Psicologia, cosa significa quando qualcuno parla senza guardarti negli occhi
Quando ti trovi di fronte a qualcuno che evita lo sguardo, la prima regola secondo la psicologia è non sovrainterpretare. Il non guardare non è automaticamente disonestà, ma spesso nasconde altro.
Per capire meglio, è importante guardare insieme al contatto visivo anche la postura, il tono di voce, la mimica e i gesti. Una persona che parla a bassa voce, se tocca il volto o ha le spalle curve potrebbe provare imbarazzo o ansia, se invece è disinteressata, il linguaggio corporeo sarà più distaccato e freddo. Non ci si deve basare solo sugli occhi.

C’è da considerare anche la cultura, in alcune evitare lo sguardo è segno di rispetto, in altre, di disagio. Inoltre alcuni individui, per temperamento, si sentono più a loro agio senza contatto oculare prolungato. Mettersi nella prospettiva dell'altro riduce il rischio di fraintendimenti. Se si desidera favorire un contatto più aperto, è bene rilassare la tua postura, abbassare leggermente la voce e sorridere in modo sincero. Frasi semplici come “Va tutto bene?” o “Ti va di parlarmene?” mostrare interesse senza mettere sotto pressione.
Chiedere con gentilezza e ascoltare senza interrompere aiuta la persona a sentirsi meno esposta. Ripetere con parole tue ciò che capisci: “Se ho capito bene, ti senti…?” Questo crea fiducia e spesso porta lo sguardo a tornare spontaneamente.
In altri contesti come quello lavorativo, non guardare negli occhi è segno di irrispettosità, per cui se si ha la necessità di ricevere chiarezza, basta mantenere tono fermo e affermare con calma. Per chi invece vuole esercitarsi in questa pratica, ci si può lavorare con alcuni esercizi semplice, come fare un discorso allo specchio guardandosi, e poi rifarlo con un interlocutore. Ci sono anche tecniche di respirazione che abbassano l’ansia, e tanto altro.
Guarda il video: Gestire l'ansia con le tecniche di distrazione
Guardare o non guardare è solo un pezzo del puzzle comunicativo. La psicologia ci insegna a leggere i segnali senza giudizio, a creare spazi sicuri e a ricordare che spesso dietro uno sguardo che evita si nasconde semplicemente una storia che vale la pena ascoltare.
Per approfondire:Gli occhi, lo sguardo e il loro significato psicologico: un approfondimento sui movimenti oculari