Artrosi anca ginocchio.

Medicina rigenerativa: nuove prospettive per l'artrosi dell'anca e del ginocchio

L'artrosi è una malattia cronica degenerativa che colpisce le articolazioni, causando dolore, rigidità e limitazione dei movimenti. La terapia conservativa è la prima linea di trattamento per l'artrosi lieve o moderata, ma può non essere sufficiente in caso di artrosi grave. La medicina rigenerativa è una nuova e promettente opzione terapeutica per l'artrosi, che si basa sull'infiltrazione intra-articolare di concentrati piastrinici (PRP) o derivati del tessuto adiposo e midollare, noti come Cellule staminali mesenchimali (MSC). Queste sostanze stimolano e favoriscono il processo di guarigione nei tessuti interessati dai processi degenerativi. Le cellule staminali possono rilasciare fattori di crescita che aiutano a ridurre l'infiammazione e possono differenziarsi in cellule cartilaginee, stimolando la rigenerazione della cartilagine danneggiata. Gli studi clinici hanno dimostrato che l'infiltrazione intra-articolare di cellule mesenchimali può essere un trattamento efficace per migliorare i sintomi dell'artrosi in pazienti con artrosi moderata o con artrosi avanzata che, per vari motivi, non possono sottoporsi a un intervento chirurgico di protesi articolare.

Cos'è l'artrosi?

L'artrosi è una malattia cronica che colpisce le articolazioni, causando una progressiva degenerazione della cartilagine articolare. È una malattia che colpisce soprattutto le grandi articolazioni degli arti inferiori (anca e ginocchio). I sintomi principali sono dolore, rigidità e limitazione dei movimenti.

La cartilagine

La cartilagine è un tessuto elastico che riveste le estremità delle ossa nelle articolazioni. È un materiale resistente che permette ai capi articolari di scorrere l'uno sull'altro senza attrito. Quando la cartilagine si danneggia le ossa entrano in contatto diretto e questo provoca dolore e infiammazione.

Terapie tradizionali

La terapia conservativa (non chirurgica) è la prima linea di trattamento per i pazienti affetti da artrosi lieve o moderata. Le terapie conservative non arrestano la progressione della degenerazione articolare ma possono migliorare la qualità di vita dei pazienti riducendo il dolore e migliorando la funzionalità articolare. I trattamenti non chirurgici includono:

  • Fisioterapia: esercizi di rinforzo muscolare e di miglioramento della mobilità articolare.
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): aiutano a ridurre l'infiammazione e il dolore.
  • Infiltrazioni intra-articolari con acido ialuronico: aiutano a lubrificare l'articolazione e a ridurre l’infiammazione.

In caso di artrosi grave la fisioterapia, i farmaci e le infiltrazioni possono non essere sufficienti a ridurre il dolore e a migliorare la funzionalità articolare. In questi casi può essere necessario un intervento chirurgico di protesi articolare.

Medicina rigenerativa per l’artrosi

La medicina rigenerativa è una nuova e promettente opzione terapeutica per l'artrosi, che si basa sull'infiltrazione intra-articolare di concentrati piastrinici (PRP) o derivati del tessuto adiposo e midollare, noti come Cellule staminali mesenchimali (MSC). Queste sostanze stimolano e favoriscono il processo di guarigione nei tessuti interessati dai processi degenerativi.

Plasma ricco di piastrine

Il plasma ricco di piastrine (PRP) è il primo ritrovato della medicina rigenerativa. Si tratta di un concentrato di piastrine autologo ottenuto attraverso la centrifugazione del sangue periferico.

Le piastrine sono cellule del sangue che svolgono un ruolo importante nella coagulazione, ma contengono anche centinaia di proteine chiamate fattori di crescita. I fattori di crescita sono proteine che stimolano la proliferazione e la differenziazione cellulare, e quindi la guarigione delle lesioni e la riparazione dei tessuti.

Il PRP viene preparato prelevando il sangue dal paziente e sottoponendolo a centrifugazione. La centrifugazione separa le piastrine dalle altre cellule del sangue e le concentra. La frazione di sangue con alta concentrazione di piastrine viene quindi applicata sul sito di lesione.

L'efficacia del PRP è ancora oggetto di studio. Sebbene numerosi studi abbiano riportato risultati promettenti nell'ambito delle patologie tendinee o cartilaginee, mancano ancora evidenze definitive che possano giustificare in modo inequivocabile l'efficacia di tale trattamento.

In Italia, l'utilizzo del PRP è regolamentato dal Ministero della Salute. I centri che applicano queste terapie devono essere autorizzati all’utilizzo del PRP e devono rispettare rigorosi protocolli di sicurezza.

Cellule staminali mesenchimali (MSC)

Le cellule staminali sono in grado di rilasciare fattori di crescita che aiutano a ridurre l'infiammazione e possono differenziarsi in cellule cartilaginee, stimolando la rigenerazione della cartilagine danneggiata.

Le cellule staminali mesenchimali possono essere prelevate dal midollo osseo o dal tessuto adiposo del paziente.

  • Midollo osseo: Le MSC prelevate dal midollo osseo possono essere utilizzate direttamente o centrifugate per ottenere il BMAC (concentrato di aspirato midollare). Il BMAC contiene una concentrazione maggiore di fattori di crescita e matrice extracellulare, che facilitano l'azione delle MSC.
  • Tessuto adiposo: Le MSC prelevate dal tessuto adiposo possono essere utilizzate direttamente o trattate enzimaticamente o meccanicamente per ottenere la SVF (frazione vascolare stromale). La SVF contiene una varietà di cellule, tra cui MSC, preadipociti, adipociti, cellule staminali emopoietiche, matrice extracellulare e strutture microvascolari.

Vantaggi del prelievo da tessuto adiposo

Il prelievo da tessuto adiposo presenta diversi vantaggi rispetto al prelievo da midollo osseo:

  • È meno invasivo;
  • Il tessuto adiposo contiene 50-500 volte più MSC del midollo osseo;
  • I prodotti cellulari derivati da tessuto adiposo hanno una maggiore capacità immunomodulatoria;
  • La qualità del tessuto adiposo non varia con l'età.

Procedura per ottenere la SVF adiposa autologa

La SVF adiposa autologa viene ottenuta mediante liposuzione. Il tessuto adiposo risultante viene poi digerito con collagenasi per scomporre la matrice. Di conseguenza, le MSC vengono rilasciate dalla matrice del tessuto adiposo. Successivamente, utilizzando il metodo di centrifugazione e diluizione, le MSC vengono isolate e la collagenasi viene rimossa con il lavaggio. Il prodotto finale è considerato SVF.

Aspetti normativi legati all’utilizzo del tessuto adiposo in ortopedia

Dal punto di vista normativo, l'utilizzo del tessuto adiposo in ortopedia è soggetto a una complessa regolamentazione. La classificazione dei prodotti dipende dalla modalità di preparazione del tessuto, distinguendo tra prodotti cellulari e prodotti tessutali.

Nel caso in cui il tessuto subisca una manipolazione minima, mantenendo le sue caratteristiche, come nel tessuto adiposo microframmentato, viene considerato un prodotto tessutale, equiparato a un trapianto e regolamentato dal Centro Nazionale Trapianti (CNT).

Se il tessuto è sottoposto a manipolazioni più invasive, come la digestione enzimatica o la sonicazione, il prodotto risultante è considerato un farmaco e regolamentato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

Attualmente, in attesa di una definizione più precisa da parte degli enti regolatori come AIFA, CNT e l'Istituto Superiore di Sanità, sembra che il trattamento con cellule staminali adipose autologhe, estratte dallo stesso paziente, sottoposte a manipolazione minima e iniettate nel ginocchio, possa essere considerato una pratica clinica consolidata. Il clinico è tenuto a seguire esclusivamente le linee guida della buona pratica clinica (GCP) e a ottenere un consenso informato specifico per l'utilizzo del tessuto adiposo estratto.

L'infiltrazione di cellule staminali in altre articolazioni si deve configurare o come sperimentazione clinica regolata dal Comitato Etico competente oppure come terapia innovativa “con l’unico specifico obiettivo di apportare giovamento al paziente, decisa dal medico in singoli casi”.

Efficacia delle terapie infiltrative con cellule mesenchimali

Gli studi clinici ad oggi pubblicati hanno dimostrato che l’infiltrazione intra-articolare di cellule mesenchimali prelevate dal tessuto adiposo o dal midollo osseo può essere un trattamento efficace per migliorare i sintomi dell'artrosi in pazienti con artrosi moderata o con artrosi avanzata che, per vari motivi, non possono sottoporsi a un intervento chirurgico di protesi articolare.

Conclusioni

La medicina rigenerativa rappresenta una nuova possibilità terapeutica per l'artrosi. I risultati degli studi clinici pubblicati finora indicano che queste terapie possono essere efficaci nel migliorare i sintomi della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Ulteriori studi sono necessari per confermare l'efficacia e la sicurezza a lungo termine di queste terapie.

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Data pubblicazione: 08 gennaio 2024

Autore

albertogiuffrida
Dr. Alberto Giuffrida Ortopedico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2017 presso Università Cattolica Sacro Cuore di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Reggio-Calabria tesserino n° 9220.

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