Giuste misure del pene.

Quali sono le giuste misure per un pene

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Su quest’argomento controverso e non facile si sono focalizzati alcuni ricercatori dell'Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience del King's College London che, insieme ai colleghi del South London and Maudsley NHS Foundation Trust (SLaM), hanno pubblicato, proprio in questi giorni, i risultati di una loro ricerca a proposito di tale annosa questione sul British Journal of Urology International, prestigiosa rivista urologica britannica.

I ricercatori hanno in sostanza condotto un'ampia meta-analisi, cioè hanno considerato diciassette importanti studi scientifici, condotti su questo specifico argomento, caratterizzati da procedure “standardizzate” e da misurazioni "precise", arrivando a valutare in questo modo una casistica veramente numerosa di uomini, oltre 15mila, di origine caucasica, dispersi in diversi paesi.

Fatte tutte le correlazioni e le corrette tare e correzioni, queste sembrano essere le conclusioni: le misure medie considerate come “normali”, almeno per i maschi di origine caucasica, sono 9,16 cm in lunghezza, per un pene flaccido e 13,12 cm in erezione mentre per le circonferenze si parla rispettivamente di 9,31 e 11,66 cm.

Questi valori medi hanno delle eccezioni ma queste non sono così frequenti come a volte erroneamente si crede; si parla di 5 maschi su 100 con un pene più piccolo, intorno ai 9-10 cm, ed ancora 5 su 100 con un pene che in erezione raggiunge anche i 16 cm.

Lo scopo finale di questa ricerca sembra essere sostanzialmente quello di aiutare i medici, in particolare gli andrologi e gli urologi, che sono quotidianamente a confronto con maschi che hanno una distorta visione di se stessi ed in particolare del loro pene e che, per questo motivo, presentano un disturbo ossessivo-compulsivo che li porta a preoccuparsi in modo fobico del loro aspetto, soprattutto a temere che una specifica parte del loro corpo, il pene appunto, sia non normale e più piccola; sono maschi che tendono, in modo drammatico e ossessivo, a fare paragoni con altri maschi, a guardarsi allo specchio e ad evitare sistematicamente situazioni che vengono vissute come spiacevoli confronti, ad esempio andare in palestra, in piscina, al mare.

Avere ora un’ulteriore conferma delle dimensioni “normali” di un pene, anche se caucasico, potrebbe essere un reale "fattore" in più per discutere e convincere alla fine i nostri uomini, con tali ossessioni ed insicurezze, a superarle.


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Data pubblicazione: 05 marzo 2015

134 commenti

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#35
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Io non ho scelto nulla....dallo screening genetico è uscito il casino.
Arrivato a 18 anni mi sono reso conto che qualcosa era rimasto indietro.
La mia malattia ha una cura ma che non sistema nulla se non iniziata nell'età prepuberale...
Non sai evidentemente che significa avere un pene piccolo....

#36
Ex utente
Ex utente

Non lo so, ma tra avere un pene di 10 cm e un tumore al polmone (cito a caso), preferirei la prima possibilità. poi, chiaro, avere tutto a posto al 100% è la scelta migliore

#37
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Non è solo il fatto dei 10 cm...non è solo quello il problema...ho anche io un tumore benigno all'ipofisi da tenere sotto controllo, ma passa in secondo piano....
Per non parlare delle cure che dovrò fare semmai vorrò avere dei bambini da grande, è tutta una questione di testa...pensieri che non mi ero mai fatto prima e che non volevo mai farmi onestamente....ma alla fine mi ritrovo cosi non posso fare altro. Ci si inizia a stancare solamente...tutto qui.

#38
Ex utente
Ex utente

Che ti devo dire, posso comprendere il tuo disagio, ma, come ti dicevo, ci sono situazioni peggiori della tua

#39
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Certo certo...dovrò basarmi su quelle...

#40
Utente 122XXX
Utente 122XXX

E' normale che le donne guardino le dimensioni, poi se metti una cosa di 25 cm come nel video, in vista, è ovvio che l'occhio cade li. Noi maschi abbiamo sempre sostenuto che le donne si basano sulle dimensioni, è un tasto dolente per me è per chi è come me che madre natura ci ha dato l'iposviluppo, ma è normale che le donne guardano a quanto è....poi ci sarà l'amore ecc...ma l'80% delle volte purtroppo badano molto a quello

#41
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro lettore,
sicuramente, può essere un elemento iniziale di "interesse", come quando si va al circo per vedere se c'è la donna cannone!

#42
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Mi dispiace molto per il problema ormonale che hai però devi anche valutare che averlo piccolo e un altro problema no che le persone non pensano a te ma sono due problemi.

#43
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Poi fosse soltanto questo il problema, alla fine ci metteremmo anche con una cicciotella ma che ha un bel viso ed è dolce o brava a letto, oppure altri casi almeno io sono così e so che comunque molti uomini sono così loro invece vogliono la perferzione, non vi preoccupate che se ce l'avete piccolo ma avete soldi vedi come cambiano idea siamo noi a contare tutto sull'estetica, di certo quello con i soldi è uno dei rapporti più tristi perché comunque con un pene grande la fai realmente godere, poi guardano i muscoli, l'altezza eccetera.

#44
Utente 350XXX
Utente 350XXX

A me mi salva che sono masochista e fetcista e perciò mi eccita essere umiliato da loro e adorarle i piedi però se uno vuole considerare un rapporto d'amore ma anche di sesso normale frusta comunque anche a me.

#46
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Però ho notato anche in alcuni forum che è un po soggettiva la cosa, magari la maggior parte ma per alcune dipende anche dal saper fare ah.

#47
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Io sono il primo a dire che le dimensioni contano, e sono depresso da 10 anni oramai, per questo motivo e per tutto il resto. Mi prospetto una vita in solitaria, a meno che non trovo qualcuna che ami. Non posso essere come tutti gli altri ragazzi, non lo sono mai stato, e non mi rivedo assolutamente nelle parole " sei giovane scopale tutte " ... i classici rimorchi in discoteca, mai fatti per ovvi motivi. E' ovvio che un uomo con un pene normale, si senta meglio e non si faccia paranoie varie, lo vedo anche in mio fratello che non ha il mio problema, e siamo due mondi opposti...

#50
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Che cosa significa siamo sempre nella dimensione circo equestre?

#51
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Significa, come già molte volte ho detto, che l''apparenza può avere dei risvolti anche "interessanti e curiosi", come al circo equestre, ma in molti casi è mille volte meglio un uomo che sa davvero come procurare piacere al partner e che conosce bene il suo corpo, anche se non ha un pene da elefante, piuttosto che un "elefante" che, sotto le lenzuola, è un "imbranato" o, peggio ancora, pensa solo a se stesso.
Secondo la mia personale visione del problema posso dire che spesso tecnica, esperienza, sentimento e molta fantasia per un uomo valgono molto di più dei "centimetri" reali posseduti a livello dei propri genitali.

#52
Ex utente
Ex utente

Gentile Dr. Beretta in primis la ringrazio per averci fornito tale articolo e in secondo luogo volevo chiederle ma tali misurazioni standard riportate nell'articolo (per quanto riguarda la lunghezza in erezione) sono state effettuate partendo dall'osso pubico?
La ringrazio per un eventuale risposta.
Cordialità.

#53
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Certamente e più precisamente dalla sinfisi pubica; questa è una convenzione ormai accettata da tutte le scuole di andrologia più significative.

#54
Ex utente
Ex utente

Grazie per la repentina risposta ma a questo punto la mia domanda è la seguente : come é possibile effettuare tale misurazione in autonomia?

#55
Ex utente
Ex utente

dottore io non sono d'accordo con quanto scritto, ok che sono dati statistici dovuti a più studi effettuati.
quello che non mi trova d'accordo è la definizione di pene normale quando si parla di 9-10 cm.
io direi più che altro che 10-12 cm è un pene PICCOLO che non è dovuto ad alcuna patologia, al contrario il micropene è patologico e strettamente correlato a problematiche ormonali.
perchè a me non mi convincete a dirmi che, leggendo un articolo del dr izzo, dai 7 cm in giù in erezione è micropene, dagli 8 in su in erezione è un pene normale.
non è normale, è un pene NON PATOLOGICO MA PICCOLO.

diamo una definizione corretta, invito l'autore a specificare questa mia riflessione che credo possa condividere
saluti

#56
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

la definizione di "piccolo" in medicina non è consentita, troppo approssimativa e non precisa, bisogna arrivare sempre a definire le questioni cliniche secondo parametri statistici ed epidemiologici vasti e quindi dire "normale", cioè permette una regolare attività sessuale di tipo penetrativo, oppure no.

Ancora un cordiale saluto.

#57
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Mi permetto di rispondere perchè sono affetto da sindrome di kallman e quindi ipogonadismo, oramai ho 28 anni e combatto da 14 anni credo, oramai con questo problema. Non so cosa scatta nella testa di un uomo senza patologie con un pene al disotto della norma, non so nemmeno se esiste tale condizione o se avere un pene sotto le statistiche è indice di qualcosa che non va.Posso parlare solo dal mio punto di vista, con una patologia, che la cosa è purtroppo devastante. Non guardo le misure in quanto alla vista basterebbe già, ma oramai mi sono rassegnato,eppure non ho un micropene, ma non ho un pene normale....Alla fine credo che se qualcuno dovesse avere dei dubbi basta fare degli esami ormonalii e vedere..non auguro a nessuno quello che sto vivendo. Saluti.

#58
Utente 350XXX
Utente 350XXX

ciao questa sindrome che problemi ti da esattamente?

#59
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta


La sindrome è una malattia rara di origine genetica legata al cromosoma X, colpisce sia gli uomini che le donne e l'incidenza negli uomini è di 1/10.000.

Per questa rara situazione clinica, caratterizzata per altro da ipogonadismo e una associata mancanza di odorato, se fatta diagnosi precoce, soprattutto in epoca prepuberale, può essere impostata una terapia precisa e mirata che, per gli uomini, consiste generalmente nella somministrazione di gonadotropine o testosterone; questo evita molti effetti collaterali, come ad esempio l'ipogenitalismo.

#60
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Ha risposto perfettamente il Dottor Beretta, nel mio caso non è legata al cromosoma, ma a due geni ... essendo la sindrome di kallman, la klinefelter è legato al cromosoma... Purtroppo sono stato seguito male dal mio pediatra,oltre al fatto che nel 2007 è stata conclusa la ricerca di telethon, quindi tutte le colpe non le posso dare, per lo piu potrei darle all'endocrinologo che mi ha seguito dai 14 in su...dove piu o meno poteva già notare la situazione, ma la scarsa preparazione in materia, e la superficialità hanno prevalso,oltre al fatto che non ho l'anosmia( a volte dico,se l'avessi avuta...) All'utente 350219 posso soltanto rassicurare, che semmai fosse stato colto da tale patologia sicuramente sarebbe in uno stato depressivo maggiore, perchè avere un pene sotto la norma, ma non con patologie, e avere un pene sotto la norma con patologia, posso assicurare che la differenza si nota è di molto proprio nel complesso del pene stesso.. Rileggevo i miei post dal primo che postai, ad oggi, non è cambiato nulla...come se avessi previsto il futuro, o per lo meno non sono riuscito ad evitare l'inferno prospettatomi..Non metto a descrivere i miei stati d'animo e d'umore perchè andrei off topic. Ma un consiglio,non sono padre,non credo che lo sarò mai, ma i vostri bambini, nell'età dello sviluppo fateli seguire da un endocrinologo e non da un semplice pediatra.

#61
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Se presente una vera sindrome di Kallman con una terapia specifica, a base di gonadotropine, a volte si può risolvere anche l'eventuale assenza di spermatozoi e la relativa infertilità.

#62
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Si ne sono al corrente ma attualmente sono in terapia con testosterone, da quasi 3 anni e mezzo. Ho fatto un periodo con il clomid ma ho avuto un alto valore dell estradiolo e una risposta da parte dell LH scarsa, poi vista l età e le condizioni in cui mi trovo, avere figli non è nelle mie prospettive nemmeno future, ma in caso proverò....il danno relativo alle dimensioni è compiuto e le conseguenze psicologiche le sto pagando tutte, nonostante mi sia spinto neill avere rapporti ho avuto un paio di commentj non felicissimi, che mi hanno portato nuovamente ad un astensione nell^avere rapporti o conoscenze feminili.

#63
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Ciao ma tale sindrome ti da anche problemi di sterilità?

leggendo i tuoi messaggi il tuo problema psicologico deriverebbe dalle dimensioni ridotte, ma non staresti peggio ad avere un pene normale portandoti il peso della sterilità? in questo modo hai tutto e non hai niente da perdere, al contrario con un pene normale la sterilità sarebbe un peso importante perchè alla lunga se instauri un rapporto serio con una donna, prima o poi si arriverà a parlare di figli.

#64
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Non lo so, la mia mente sta elaborando il dolore e la differenza che mi ha sempre caratterizzato da quando andavo alle medie ad oggi, quindi tutto ciò che caratterizza le esperienze adolescenziali ( attività sportive,docce in comune, relazionii ecc,) sono state saltate nella mia età, ad oggi mi ritrovo ad avere 28 anni, senza capacità di relazionarmi,approcciarmi all'altro sesso nell'ambito sentimentale, nell'ambito lavorativo faccio il mio e spesso sorrido a tutti tranne quando proprio non c'e la faccio, nell'ambito sociale sono pressoché quasi solo... Oltre che l'età che va dai 12 ai 21 ( forse anche di meno) sono gli anni cruciali dove avviene la maturazione sessuale psico fisica di un individuo, e vedendoti mancare questo, ti ritrovi a 28 cosi...a camminare su un filo sottile che divide la vita dalla non vita..e non credo che prima d'allora un ragazzo pensi ad avere dei figli...ad oggi sto affrontando questo problema, chiuso questo , molti dicono che con l'amore le dimensioni non contano, affronterò l'altra problematica della possibilità di avere o meno figli...d'altronde la vita è una lotta continua, disposto a farlo, non so fino a quando però..

#66
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Ho fatto l intervento di allungamento e ora aspetto di fare quello di ingrossamenro. Avevo un frenulo corto e ho fatto.anche la circoncisione....
Ho tolto anche il pannicolo adiposo che avevo sopra il pene e in erezione prima misuravo 10 11 cm, adesso non lo so ma da quanto ho potuto recuperare credo dovrei stare sui 12,5 o 13,5. L aspetto è diverso ora, ma comunque ho avuto un paio di affermazioni da partner, che appunto mi hanno confermato che la situazione nn è poi cosi diversa da prima...spero che con l allargamento prenda un^altra dimensione anche a riposo come detto dal chirurgo. In palestra ancora di mie dimensioni non ne ho viste quindi resta il fatto che parliamo di un pene con patologia, corretto. Ma credo che l importanza del testosterone in età adolescenziale sia da fondamento per un uomo. Poi ci sono anche uomini depressi con un pene nornale per altre ragioni, la depressione non guarda in faccia... ecco... ti prende e basta.Le cinesi non mi piacciono grazie per il pensiero.

#67
Utente 122XXX
Utente 122XXX

La parte psicologica, stare in questo corpo che cambia ad età avanzata, è qualcosa di stranissimo che porta a farmi sentire diverso e strano.... la testa frulla sempre, magari dall esterno nn si nota nulla ... ma dentro è un continuo fermento ... e non è molto positiva la cosa. Riconoscermi in un corpo che data l età non è come dovrebbe, ma che cambierà col tempo.... non si possono descrivere certe sensazioni.

#68
Utente 350XXX
Utente 350XXX

io sto sui 14 cm lunghezza e 12.5 circonferenza; e chi ritiene 12-13 insoddisfacenti probabilmente è abituata a mazze africane di 20 cm minimo e a forza di cose hanno una vagina cosi larga che logicamente un pene di 12-14 cm neanche lo avvertono.
io farei questa osservazione a chi avesse da ridire sulle tue attuali dimensioni.

prima quanti cm avevi di larghezza?

#69
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Di larghezza sto sui 10/11 cm di circonferenza, non so a quanto arriverò con l ingrossamento. Comunque sia il mio pene anche da operato credo che non sarà mai come un pene normale nelle stesse dimensioni, proprio per via del testosterone mancato nella fascia dello sviluppo. Ad oggi trovarsi 16 17 o 18 cm di lunghezza con 13 o 13.5 di circonferenza è normale, per questo capisco le mie partner che ho avuto.... Per questo invito a chi non haa avuto carenze ormonali di preoccuparsi per nulla :)

#70
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Benché io abbia un pene di 20 cm capisco chi soffre perché insoddisfatto del proprio aspetto, dato che il mio complesso è sempre stato la statura. Purtroppo anche per essa c'è poco da fare a parte un'operazione costosa dolorosa invasiva e che ti fa guadagnare qualche cm, perciò non è che diventi un vatusso, motivi per i quali ho lasciato stare. Comunque penso che essere bassi sia peggio perché una donna arriva a spogliarti quando è innamorata di te, e a quel punto pure se vede un pene un po' piccolo magari se ne frega (magari lo sai usare lo stesso molto bene). Se invece sei basso questo si vede al primissimo approccio ed è un problema relazionarsi praticamente con tutti, un disagio quotidiano

#71
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Quello della statura, è vero, può essere un altro problema anatomico capace di scatenare problematiche psicologiche non indifferenti!
Anche in questi casi un counseling psicologico attento ed accurato può essere molto utile.

#72
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Si ma che vuol dire, secondo me sarebbe ancora peggio essere alti magari con un bel fisico e poi avere un cosetto di 10 cm in mezzo alle gambe

#73
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Ovvio che se hai tutto al suo posto è meglio, ma un pene solo un po' piccolo e funzionante può fare come il suo dovere a letto. Certo non farà tanta scena ma se non altro non c'è stato il problema dell'approccio iniziale. Invece tu dici meglio un nano con il pene enorme? Che bello è?! Avrà la fila di donne secondo te?
Inoltre potrà candidarsi per fare tyron lannister in trono di spade

#74
Utente 447XXX
Utente 447XXX

Egregio dottor Beretta io ho un pene di grandi dimensioni >20 cm però è storto verso sinistra. Scusi la volgarità ma secondo lei masturbandosi esercitando un po' di trazioni si può raddrizzare un po'? Anche nelle mutande se lo metto a destra poi va sempre a finire di là

#75
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Anche il mio è piegato a destra e fa esattamente la stessa cosa. Ma nel rapporto non crea problemi anzi, cosi facendo puoi raggiungere più facilmente certi punti interni della vagina. Ad esempio il punto g, ti metti di fianco in modo che il pene prema internamente verso l'osso pubico

#76
Utente 475XXX
Utente 475XXX

Utente 122837, sono passati più di due anni e spero che il tuo stato d'animo sia migliorato. Essendo io una ragazza vorrei scrivere qualcosa a riguardo, perché ho letto cose assurde. Sai, siamo due sessi distinti, per certi versi opposti, per altri così identici! e guardandoci da lontano, notiamo solo gli aspetti meno positivi: i maschi vogliono solo quello! Guardano solo le misure ecc. Adesso leggo la stessa cosa scritta da maschi, riguardo noi. Ciò è abbastanza assurdo. Per la maggior parte di noi la vera ambizione è essere amate. L'amplesso più vero e più importante, probabilmente anche il più bello e che rimane scolpito nella mente, è l'amore. Non è retorica, è la verità. Per voi probabilmente è una questione più fisica, di ego, di vanità, per noi è molto emotiva. Non so in che cosa consista esattamente il tuo problema. Avere patologie che danno sia problemi di salute che estetici è terribile, ad ogni età credo, ma da giovanissimi può buttarti nell'abisso. Sei forte e sei stanco di esserlo, sei stanco di resistere, forse a volte vorresti mollare, ma dammi retta, prova a liberare la mente: le ragazze non si chiedono che hai nei pantaloni appena ti vedono! Si chiedono chi sei, se sei un bravo ragazzo, se possono fidarsi di te, se sei dolce, se sei intelligente e rispettoso, se sai essere premuroso e protettivo. Le misure del tuo pene vanno in secondo, terzo, quarto piano! Se incontrerai una ragazza a cui voler bene e poi ci saranno problemi, potrete occuparvene insieme. L'idea che il maschio conquistatore, quello che "non deve chiedere mai", sia più attraente di uno riflessivo, reso forse più sensibile e profondo dalle proprie sofferenze personali, è completamente sbagliata e del tutto VOSTRA.
Poi certo, se sognavi un futuro da pornodivo o da playboy conquistatore naturalmente ti trovi un po' sprovvisto... Non far si che il tuo problema di salute diventi mille problemi di salute, non pensarci troppo, ti assicuro che non è una catastrofe.
Soffri pure perché non sei come vorresti, perché non sei stato fortunato come tanti altri, ma non soffrire per l'idea che le ragazze o donne potrebbero non trovarti attraente abbastanza, perché è solo un'idea tua. Non corrispondere al proprio ideale è brutto, ma non far sì che questa cosa ti ferisca più di quanto ha già fatto! Tu sei la tua testa, e il tuo cuore, non il tuo arnese! Puoi anche avercelo enorme ma se sei insopportabile ti schifano lo stesso. Sii bello dentro e vedrai che arriverà il tuo momento. Un giorno riderai, e anch'io riderò di tante sofferenze che c'hanno tolto fiato e sorriso per troppo tempo.
Se cercassimo le misure vi spoglieremmo in continuazione... andreste in giro sempre mezzi nudi. Poi, fra l'altro... tutta st'importanza alla lunghezza... ma dove volete arrivare? Per il cuore ci sono altre strade.

#77
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Che poi alla fine l’importante è eiaculare

#78
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Grazie mille Utente 475317 per le parole di conforto, purtroppo ancora non ho incontrato una ragazza come te, comprensiva, e magari non tutte vogliono avere accanto un tipo con un pene nei limiti inferiori della norma, nonché con problemi psicologici, dato che è una patologia che ti fa saltare la fase della pubertà...con grossi problemi nella fase adulta, dove appunto ad essere adulti non si è pronti, ne per questioni biologiche ne per questioni psichiche. L ultima mia esperienza sessuale è stata con una ragazza dove allo spogliarci mi disse" cavolo m aspettavo tutt altro"... e quindi o 20 anni o 30 anni o 40 .... fa male da morire...ma oramai, al soffrire e al dolore ci sono abituato, tant'è che nel quotidiano ho una sorta di apatia che sto cercando di capire con la psicologa....
Per il resto è questo...compromesso psiche e fisico, e come se dovessi abilitarmi a condurre una vita da 28 enne...cosa che ad altri ragazzi viene naturale..Insoddisfazione sofferenza dolore infelicità ruotano nel mio quotidiano...e so bene che cosi nessuna ragazza a prescindere starebbe con me. Il lato sessuale mi fa sentire un bambino rispetto ad altri uomini...ma nn posso farci nulla la patologia è quella e non posso che invidiare i giovani d oggi sicuri di loro gia a 20 anni e divertirsi, o semplicemente avere un pene degno di essere chiamato tale, e parlo anche della sola normalità i 16 cm.... Logoro della mia mancanza non posso che starci male però...e mi fa sentire meno di altri, perche so che sono raro data la mia patologia, e che un pene chiamato piccolo da uno qualunque non corrisponde all essere piccolo con patologia.... per nn parlare dei testicoli che stanno perdendo volume causa la terapia.... ma vabeh è una discesa nell oblio ^^

#79
Ex utente
Ex utente

Sulle misure del pene e ancor più sulla "sindrome da spogliatoio" si leggono spesso tante cose strane nei forum, forse perchè non ci si convince mai del tutto di quello che viene detto. Molte volte la semplificazione sembra la strada più facile specie se la questione viene inquadrata con la dismorfofobia peniena, o meglio con la risposta più semplice da dare -- benchè non esaustiva -- a chi vive direttamente il dramma del pene piccolo. Vi è per certi versi la convinzione che -- spostando l'asse sulla sindrome delle dimensioni -- il soggetto "difettoso" si possa risollevare da uno stato quotidiano di disagio, quando in realtà si sa che dal disagio il soggetto non si risolleverà mai. Purtroppo il pene corto è da sempre un dramma insuperabile per l'individuo colpito dalla disgrazia, perchè patisce l'inevitabile confronto nei luoghi più comuni della vita, come gli spogliatoi di calcio o le palestre sportive. In questi luoghi la sua nudità lo mette tristemente davanti ad una verità deprimente, è come fosse lo snodo di un'antica tragedia classica consumata più o meno nello stesso modo in una realtà diversa nel tempo. Il fatto è che la stragrande maggioranza degli uomini risulta normo o superdotata (chi ha un po' di esperienza di spogliatoi sa che le cose stanno così), e questo basta per mettere all'angolo della vita chi per destino si trova da adulto con un pene da bambino delle elementari. E' un problema grande, grande come il mondo, al di là di tutte le chiacchiere che si possono fare; sfortunatamente viene spesso trattato con una superficialità impressionante. Resta un dramma personale, impossibile da comprendere per chi osserva dall'esterno questa problematica: le donne il più delle volte ci giocano sopra con disprezzo facendo diventare il minidotato un pagliaccio da circo, mentre gli uomini baciati dalla fortuna della "dotazione" se ne sbattono, e vivono giustamente le loro storie d'amore o di passione, le loro realizzazioni lavorative grazie alla consapevolezza di un'ottima normalità. Leggendo questo articolo mi sono fermato a pensare a quello che sono, un soggetto di 46 anni con il membro di un bambino delle elementari (8 cm in erezione, una disgrazia indicibile), per aprire una finestra sull'argomento visto che per me la cosa è sempre stata vissuta come un incubo terribile. Sulla base della mia esperienza posso dire questo: l'individuo appartenente al genere maschile il cui "attrezzo" in erezione non supera i 9 cm, dopo la fase puberale inizia a prendere coscienza di qualcosa che non funziona, qualcosa che di fatto lo rende un Non-Uomo rispetto alla moltitudine dei maschi; una specie di diverso catapultato nel mondo probabilmente per uno sbaglio della natura. Valuta le discussioni attorno alla dismorfofobia come lettera morta proprio perchè si trova solo di fronte al grande numero di uomini sessualmente adeguati per il mondo femminile (numericamente i minidotati caucasici nel mondo non sono tanti). Nota fin dalla giovane età la sua diversità quando il confronto della nudità diventa una verità schiacciante: esperienza amara della vita. A volte mi capita di leggere o di sentir dire che le dimensioni del membro conterebbero poco nel pensiero femminile, ma ogni volta sorrido con disgusto davanti a questa maldestra battuta; non capisco mai se la boutade sia frutto di una vivace fantasia o il prodotto di una convinzione puramente sciocca. E non mi resta che sorridere. Per non dire poi di quelli che ci etichettano come ossessionati in quanto incapaci di accettare un limite del corpo del tutto insignificante. E sorrido un'altra volta. Qui di insignificante non c'è proprio nulla, se non le inutili osservazioni fatte da persone che nemmeno conoscono il dramma di questa fisica condizione. Infatti, chi cambierebbe posizione?? Quale normodotato o superdotato andrebbe dal chirurgo per farsi ridurre il pene?? Eppure sono proprio questi a definirci fissati!! Ma io che cretino non sono mi fermo a pensare anche perchè devo ancora vedere qualcuno con 20 cm di "attrezzo" strapparsi i capelli per l'infausta fortuna!! Ecco perchè tante chiacchiere insensate non sono che il risultato di una grande superficialità umana!! Non siamo malati mentali, nè abbiamo l'anello al naso per credere a tante fesserie!! Tutti sappiamo che la stragrande maggioranza degli uomini, quelli con la U maiuscola, è dotata di un pene in erezione dai 15 cm in su (la regolarità fisica, appunto); inutili i tanti bla bla bla bla attorno alla questione. Il membro corto resta una complicazione forte e circoscritta ad un numero esiguo di indivui (5 maschi ogni 100 se non sbaglio escono "difettosi"). Questo basta per far capire quanto il dramma sia di indubbia serietà, sapendo tra l'altro quanto le donne siano allergiche a questo diffettuccio. A 15 anni, nello spogliatoio di calcio, ero l'unico ad avere la "miccia" corta (come si usava dire all'epoca), e la stessa cosa la notai più tardi durante il servizio militare, quando fare la doccia con gli altri diventava una tragedia: normo e superdotati ovunque mi girassi, a parte io, l'handicappato della caserma. Una bella condizione di merda, inutile negarlo (espressione forte, ma realistica). La natura purtroppo gioca brutti scherzi a qualcuno e quando lo fa finisce per squalificare l'individuo dalla vita, classificandolo in una categoria inferiore. Esiste del resto sul punto una verità incontestabile: qualsiasi donna quando decide di concedersi, dà per scontato il fatto di trovare l'uomo sessualmente regolare. Per le donne la questione dei centimetri non si pone, ma non per personale disinteresse, ma per il semplice motivo che le dimensioni adeguate vengono date per scontate. Del resto, la storia sessuale di ogni femmina è fatta (a meno di rarissime eccezioni) di uomini sessualmente idonei (basta leggere i tanti forum in Internet o sentire le chiacchiere al bar di qualche gruppetto di quarantenni agguerrite e imbellettate per rendersene conto!!). La natura infatti non fa mai le cose a caso: per fare l'amore il soggetto maschio deve essere regolare (pene di lunghezza e spessore adeguati), perchè l'incastro è fondamentale nell'atto: la donna desidera provare piacere nel rapporto, non disperazione e per questo la stragrande maggioranza degli uomini possiede un membro in erezione dai 15 cm in su di lunghezza e di 13 di circonferenza (queste sono le misure minime). Tra un uomo e una donna non esistono solamente abbracci, carezze o stupide poesie, il sesso è centrale nella vita delle persone e per questo necessita di misure adatte. Quando vengono a mancare, diventa tutto complicato, tutto maledettamente difficile. E' per tale ragione che sorrido quando sento signore o signorine dichiarare indifferenza verso lunghezza e spessore del membro!! So che nella realtà raccontano una bugia: nessuna donna ama il pene corto, nessuna. Quando finge indifferenza non lo fa mai con convinzione, anzi mentre pensa alla disgrazia del pene corto, si preoccupa che quello del marito o del compagno non sia meno di 18 cm!! La scarsa importanza delle dimensioni è solo una barzelletta vecchia come il mondo. Infatti, non è casuale che in questi ultimi anni tanta parte del gentil sesso (tra cui molte italiane) prenoti viaggi vancanza in paesi esotici per soddisfare il piccante desiderio del cosiddetto “Big bamboo”. Questo per dire come non esista o non sia mai esistita la sottovalutazione delle dimensioni del sesso maschile. Chi si trova nella condizione fisica sbagliata (membro piccolo) queste cose le sa, perchè sulla base di questa disgrazia risulta completamente rovinata la sua vita: è come riconoscersi ad un certo punto degli handicappati sessuali. Molti parlano di sesso, di kamasutra, di esperienze al limite, etc. etc. etc. ma di cosa sia il dramma del pene corto non sa niente nessuno. Non uno comprende cosa significhi essere un Non-uomo; nessuno capisce cosa voglia dire vivere con la paura di diventare prima o poi fenomeni da baraccone per il mondo femminile!! Qualche temerario minidotato, ogni tanto, si avventura nella ricerca di una compagna o di una moglie, perchè non accetta l'idea triste di restare solo nella vita; tuttavia quando riesce a trovarla non scopre la felicità dietro l'angolo, bensì tutt'altro perchè prima o poi patisce l'amaro volto del tradimento, scoprendo la compagna o moglie a letto con il superdotato di turno. Il fatto è che le donne selezionano in modo spietato in quanto il desiderio sessuale non lo ritengono secondario nella vita, e solo il vero maschio può garantire loro quanto necessario. Affermare il contrario signfica solamente mentire, tutto qua. Gli individui col membro eretto sotto i 10 cm (misura da bambini di scuola primaria) non sono in grado di affrontare l'intimità femminile, e quando si mettono in testa di farlo ad ogni costo, finiscono per scopire le sorprese più amare, come il rifiuto di una donna. La Chirurgia ad oggi non è riuscita a risolvere la questione in modo certo e definitivo ed è anche per questo che il problema resiste individualmente, non può dare risposte sicure nell'ingrandimento del pene. Il quadro resta complicato e basta. Purtroppo il soggetto colpito dall'handicap si sente un soggetto geneticamente sbagliato, una specie di donna mancata per qualche errore del DNA. A volte mi vien da pensare che solo per un errore della genetica ci siamo ritrovati maschi; forse dovevamo essere femmine, dal momento che un pene tanto piccolo non avrebbe dovuto spuntare nel nostro corpo!! Come può essere accaduto questo, se la stragrande maggioranza degli uomini nasce e cresce con misure regolari?? Come è possibile una tale deviazione naturale?? Cosa accade nel corpo di un maschio per vedersi nel tempo un accidente del genere?? Purtroppo, il risultato di questa anomalia si trasforma in un dramma gigantesco nel quale a poco a poco ci si perde in una zona grigia e soffocante: l'autostima pian piano se ne va e il fallimento della vita diventa una realtà concreta. E' una verità sconcertante nella quale esiste la certezza di non sentirsi mai veramente uomini, maschi, potenti, virili!! Ci si scontra quotidianamente con la feroce realtà, con questa condizione di mancanza, inadeguatezza, inferiorità che inesorabile resta per sempre, non per un giorno, ma per tutta la vita. E' il tramonto dell'esistenza per "uomini piccoli" venuti al mondo sotto l'errore di una genetica sbagliata e costretti dal destino a portare il peso di una disgustosa condanna.

#80
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Io veramente ho un amico che mi ha detto di averlo di 8 cm in erezione, ma non se n'è mai fatto un problema. Ha avuto pure molte ragazze che non si sono mai lamentate e adesso è sposato. Corre addirittura voce che continui ad essere un donnaiolo... Non ti abbattere così! Ci sono donne fissate con i peni grossi e chi no. Altre addirittura vogliono uno più piccolo perché grosso può far male. Ho sentito dire che le cinesine sono più piccole la sotto e trovano che gli occidentali siano "grossi", hai provato? I cinesi sono tanti, magari ne trovi una carina. Riguardo al discorso docce in comune io dico: 1 se mi guardi il pistolino magari sei interrato a me, e la cosa mi preoccupa... (così rispondo ai curiosoni) 2 ci sono peni flosci piccoli che in erezione diventano medio-grandi, inoltre dopo lo sport il sangue che è rimasto nei muscoli è defluito dal pene che si ritira. Morale della favola non è possibile fare una constatazione attendibile in tale circostanza

#81
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta


Le dimensioni di un pene, come detto dall'ultimo utente, posso essere molto varie e diverse, anche considerando circostanze e tempi diversi, come del resto la profondità di una vagina e tutto il gioco sessuale sta proprio nel non drammatizzare e provare gioia e piacere, quando si incontra il partner giusto, durante il rapporto sessuale.

Anche il Kāma Sūtra, l'antico testo indiano che analizza in modo un pò pedante il comportamento sessuale umano ha un capitolo in cui tratta tutte le tipologie sessuali, anche in base alle caratteristiche particolari degli organi sessuali, e nella sua semplice ma curiosa trattazione si arriva a parlare anche delle dimensioni del pene e dell'ampiezza della vagina e l'antico testo indiano fa queste gioiose distinzioni tra uomini che possono essere considerati un piccolo-coniglio oppure un toro-medio o ancora uno stallone-lungo; mentre tra le donne si parla di cerva-stretta, giumenta-normale o elefantessa-larga.
A partire da queste fantasticate suddivisioni anatomiche si arriva a considerare così tre tipi di accoppiamento tra partner "simili" e sei tipi tra partner dissimili e qui il gioco si articola e si complica successivamente anche con alcuni caratteri fisiologici e psicologici importanti quali la resistenza, il carattere ed il temperamento dei partner ed altro ancora.

Ne consiglio la lettura!

#82
Ex utente
Ex utente

Non ho bisogno di provare le cinesi per sentirmi ancora più handicappato di quello che sono!! Non vivo con la speranza di riuscire a trovare un surrogato nella mia vita!! Un uomo è tale quando sa di poter andare con qualsiasi donna, non quando deve stare attento tra le tante di cercare quella con la quale vergognarsi di meno!! Però, come già scritto in precedenza, chi il problema non ce l'ha non può capirlo quindi non vale nemmeno la pena affrontare la questione. Certo se un individuo normodotato mi viene a raccontare la storiella dell'amico degli 8 cm, cosa posso rispondergli?? Nulla. Non sono gli uomini che devono valutare gli altri uomini; ogni giudizio maschile positivo o negativo espresso conta come il due di coppe nella Briscola. L'uomo sessualmente viene valutato solo dalla donna, perchè solo la donna giudica in quel momento chi ha di fronte. Ma cosa credete voi che sia semplice essere minidotati?? Che sia facile accettare una condizione così misera?? Pensate che non abbia avuto modo di confrontarmi con il gentil sesso nella vita per capire il suo pensiero?? Quando a 16 anni le ragazzine tastavano i nostri pantaloni, scherzando, ma giusto per capire chi fosse uomo oppure no, come pensate che potessi sentirmi in quel momento, come uno in grado di affrontare le cose con serenità e indifferenza?? O con una certa maturità?? Suvvia, meglio fare un bagno nella realtà, perchè a dir parole belle siamo tutti capaci, ma poi la vita e il confronto è tutta un'altra cosa, un'altra questione. Ormai quello che sono rimango e non posso certo cambiare, ma cosa diversa è farmi credere che -- Kama sutra o no -- tutto sia lo stesso, tutto sia indifferente. Grande non è uguale di piccolo, così come bello non è la stessa cosa di brutto. Un pene di 18 cm non sarà mai come uno di 8!! se poi esiste la convinzione che tutto sia lo stesso e non ci sia differenza nelle cose, allora non aggiungo altro, perchè non servirebbe. Provate però a chiedere a qualche donna cosa pensa veramente della faccenda!! Provate a sentire quando fanno i discorsetti tra di loro sul sesso, come la pensano realmente!! Io ho sollevato una questione reale, punto e basta. Poi sulla faccebda del pene piccolo si possono fare tutti i discorsi che si vogliono, ma resta vera una cosa: il mondo purtroppo si divide spietatamente in due categorie, chi è sessualmente normale e chi non lo è, e un andrologo (come lei Dottor Berretta) queste cose le sa, altrimenti se non fosse vero quello che sto dicendo, il problema del pene corto non ci sarebbe, anzi sarebbe solo fumo negli occhi; invece lei sa che le cose non stanno così!! Come mai si riempiono le sale chirurgiche di tanti uomini con la speranza di allungare l'attrezzo?? Se tutto fosse così normale, se tutto non fosse importante, mi spiega come mai tanti uomini (e il numero se non sbaglio sta pure crescendo) cerca il disperato intervento per allungarselo?? Io sono nato così e così resto perchè madre natura ha già fatto la sua selezione, ma lei sa benissimo che di maschi interessati all'allungamento ce ne sono tantissimi!! Quindi alla fine vedo che il problema delle dimensioni è reale e gigantesco, altro che tutto è lo stesso!! Se nella pubertà avessi visto crescere il mio pene fino a 15 cm, ovviamente anch'io darei le stesse vostre risposte senza dubbio, ma siccome appartengo ad una categoria inferiore (perchè di fatto è così), la realtà non la cambio io, nè chi cerca con parole diverse di girare attorno ad un problema grande come il mondo. 8 cm (con tutta la buona volontà possbile) non sarà mai nè 15, nè tanto meno 18, punto. Il Don Giovanni dagli 8 cm lo lascio alla fantasia popolare, non certo al mio pensiero. Se pensate che le donne facciano spallucce sulla questione, vi lascio questa convinzione. Io resto sicuro del contrario, ma ovviamente come in tutte le cose ognuno è libero di pensarla a modo suo. Un caro saluto.

#83
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Caro amico io sarei il normodotato? Non so il mio è di 20 cm però come già spiegato in qualche commento precedente, posso capire come ti senti perché sono basso di statura. Il mio è un disagio perenne ogni volta che sto in piedi davanti a qualcuno pure se sto con i vestiti addosso! Di ragazze che mi hanno rifiutato per questo ce ne sono state, ma per questo non mi devo ritenere uomo? Non possiamo piacere a tutte è normale. In realtà il disagio è dovuto al fatto che non mi piaccio e anche per me non c'è soluzione. Spesso una ragazza non vuole uno più basso di lei o uguale, ma più alto, a volte anche molto più alto. Così mi è capitato spesso di avere successo con le ragazze più basse, e meno con quelle alte perciò dovrei sentirmi meno uomo? Ci sono ragazze cinesi a mio parere graziose(poi son gusti) se ti innamori di una e te la prendi ci vedi qualcosa di male? Non te la prenderesti perché pensi che non potresti avere di meglio?

#84
Ex utente
Ex utente

Non lo so, non so che dirti. Certi mi rendo conto di come ognuno in fondo viva le proprie difficoltà affrontandole in modo del tutto personale: chi per l'altezza, chi per l'obesità, chi per la misura del pene, chi per la mancanza dei capelli, e così via, si trova di fronte a ostacoli sempre difficili da digerire. Del resto sono i tanti aspetti del nostro corpo che spesso diventano drammi per le persone. Dico la verità, ammiro molto personalmente chi facendo un lavoro su stesso riesce a superare queste complicazioni, probabilmente mostra una forza caratteriale particolare che io purtroppo non sono mai riuscito ad avere. Io la vedrò sempre allo stesso modo, non c'è niente da fare: con un pene di 8 cm in erezione per quanti bei discorsi possa ascoltare, non mi sentirò mai un uomo, mi vedrò sempre come un errore della genetica. Non mi servirebbe andare da una cinese, perchè la mia convinzione non la cambierebbe il fatto di andare da una donna "diversa" se così posso definirla; anzi, sapere di andare da una cinese per un motivo legato alla mia dimensione sessuale mi deprimerebbe ancor di più. Vedi, tu hai ragione nel dire che anche la statura possa essere un disagio enorme, e non lo metto in dubbio, però qui in questa sezione del forum si parlava di dimensioni del pene e su questo ho voluto fare un'osservazione personale. Chiaramente, come già detto poc'anzi, i disagi fisici nelle persone sono tanti e a volte insuperabili; però come in tutte le cose, la questione è sempre soggettiva, perchè non abbiamo tutti lo stesso carattere per affrontare le difficoltà; magari l'avessi avuto, di sicuro ora sarei tranquillo e felice e me ne infischierei. Invece a me la cosa ha rovinato la vita, perchè per me (e ripeto per me, cioè per il mio punto di vista) la faccenda dimensionale è sempre stata centrale nella vita fin da ragazzo. Poi più di questo non saprei cosa dirti, perchè rischierei di ripetere senza fine più o meno le stesse cose. Tutto dipende da come soggettivamente siamo fatti, cioè da quello che riteniamo primario nella vita: c'è chi per esempio se ne sbatte di tutto, e vive solo per il lavoro. Soggetti così se ne fregano della lunghezza del pene o dell'altezza o dei pochi capelli o di essere grassi, etc. etc. etc. perchè il loro impegno è solo quello di far soldi e basta; anche questo è un modo di vivere o di vedere le cose nella vita, se vogliamo!! Però, io non lo condivido, perchè penso che nella vita ci sia anche altro. Vedi, a 46 anni so di non essere dalla parte giusta, perchè capisco che tante cose in fin dei conti siano di importanza molto relativa; chissà forse se mi fossi lanciato di più qualche possibilità di donna magari ci sarebbe stata anche per me; però è una cosa che ho escluso fin da ragazzo, perchè fin da giovane ho considerato che il mio pene così piccolo non mi averebbe mai consentito una vita normale e regolare come quella dei miei tanti amici, che si sono sposati e hanno pure avuto figli. Li ho sempre invidiati e sempre li invidierò. Sarà stato pure un errore il mio, ma la visione delle cose è sempre stata la stessa fin da quando avevo 14/15 anni. Per me uomo è solo chi ha un pene in grado di soddisfare sessualmente qualsiasi donna al di là del fatto che possa essere amore o solo sesso. Tu con 20 cm questo problema non lo avrai mai e ti dico il perchè: se su 100 donne 90 ti scartano e 10 ti scelgono nonostante l'altezza, la dimensione del tuo pene riesce comunque a soddisfarle abbondantemente tutte e 10 a letto, anzi qualcuna probabilmente ti chiederebbe il bis. Io invece su 100 donne se anche ne trovassi 10 che mi scegliessero per un qualche motivo, sessualmente sarebbero costrette a rifiutarmi, perchè non sarei in grado di soddisfarne neanche una: davanti a loro non ci sarebbe mai un uomo, ma un adulto con un pene come un bambino delle elementari, e non si è mai visto nessuna donna fare l'amore con un bambino!! Il paragone può essere forte, ma ci sta tutto. Questo, credimi, per una donna, che si voglia o no, fa molta molta differenza, perchè come ho scritto in precedenza, una femmina a letto o per amore o per solo sesso desidera sempre provare piacere, non disperazione. Se io dovessi pensare di far godere una donna, come qualcuno mi disse in passato, non con il pene ma con l'aiuto di qualche sex toy, allora mi sentirei fallito ancora di più, perchè al posto mio dovrei utilizzare un attrezzo di plastica solo per il fatto di essere andato con una donna. No, sono cose e pensieri che ho sempre escluso fin da giovane. Ripeto, per me il significato di uomo vero resta solo uno: deve avere il pene almeno di 15 cm in erezione e circa 13 di circonferenza. Queste sono le misure minime che qualsiasi donna accetterebbe senza fare tante storie. Ogni altro discorso, ogni altro paragone per me, per come la penso io, non conta niente. (Un saluto)

#85
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Capisco come ti senti perché anch'io ho dovuto reagire ad un problema che non ho potuto risolvere.Tu dici che alla fine il mio è puramente estetico mentre il tuo è invalidante? Non penso che sia proprio così perché ripeto e possono anche i medici qui confermarmi, che la maggior parte delle donne hanno la maggior sensibilità e quindi sentono più piacere nei primi cm del canale vaginale. Poi non sono tutte uguali come non lo sono i peni, quindi c'è quella a cui piace una penetrazione profonda (sono di meno) e quella a cui se lo fai, le fai male e mi è successo molto spesso, così ti ritrovi che non puoi entrare tutto.. Metà pene rimane fuori e non è piacevole. Il kamasutra ti consiglia posizioni a seconda delle esigenze e anche andare più in profondità.
Quello che sto cercando di dirti che il problema è invalidante solo se tu te ne convinci. Mentre se reagisci e ti convinci che puoi superare o eludere il problema allora non sarà più invalidante.
Ad esempio, il mio problema staturale mi mette a disagio e finchè sono stato della convinzione che gli altri non mi potessero accettare, è stato così davvero.
Adesso ti dico in verità che continuo a non piacermi e che ho solo imparato a non farlo capire agli altri. Il risultato è che certo non posso piacere a tutti però non sono nemmeno considerato un mostro.
E' vero convivo con un disagio che mi porto a vita e mi auguro che se avrò un figlio non debba capitargli la stessa cosa. Tu puoi continuare a disprezzare il tuo pene, ma se lo fai in silenzio e trovando lo stesso il modo di soddisfare una donna, puoi ottenere una moglie, famiglia, tutto quello che vuoi.

#86
Ex utente
Ex utente

Ti ringrazio dei consigli ed ammiro molto le persone che hanno il carattere come il tuo, perchè capaci di reagire nella vita di fronte ad un problema non di poco conto. Io però non sono così, per me il problema resta grande e invalidante e non ci posso fare nulla. Nudo davanti ad una donna non mi metterei nemmeno se mi pagassero, credimi. Potrà sembrare assurdo o ridicolo, ma io la questione l'ho sempre pesata in questo modo: se fossi stato normale non avrei avuto alcun problema, ma nelle mie condizioni, come ripeto, davanti ad una donna nudo non mi metterei mai. Nella vita ho rinunciato fin da ragazzo alle donne e non andrei certo adesso ad incontrarne una, anche perchè a quest'età per me sarebbe un salto nel buio pazzesco, sicuramente non saprei nemmeno gestire la cosa. Ormai ci ho messo una pietra sopra. A 46 anni battuti mi sento troppo abituato a stare solo e questo modo di vivere non lo cambierei più, neanche per una donna. Ormai sul fatto dei rapporti maschio-femmina me la sono messa via, punto. La natura mi ha punito fin da ragazzo facendomi restare sessualmente bambino e ne ho preso col tempo coscienza; adesso a questa situazione c'ho fatto la crosta (come si dice dalle mie parti). Io qui ho voluto solamente registrare una situazione di fatto, o meglio ho voluto solamente rilevare come non tutti siano convinti di quello che andrologi e sessuologi raccontano sul fatto delle dimensioni. Non era mia intenzione andare oltre, anche perchè poi la faccenda risulta così aperta, complessa e soggettiva che ognuno giustamente si sente legittimato a portare il proprio punto di vista. Il fatto è che poi punti di vista differenti non arriverebbero mai ad una soluzione condivisa perchè io stesso, per esempio, comunque continuerei a vederla a modo mio: vivo da sempre questo handicap e so quanto ha pesato nella mia vita, non sarebbero più sufficienti parole o incoraggiamenti per cambiare opinione. Lo so che solo i cretini non cambiano mai idea, ma forse su questa cosa ormai sono arrivato inconsapevolmente ad essere un cretino, eppure non ci posso fare più nulla. Più di questo non mi sento di aggiungere altro. Ammiro il tuo modo di reagire nella vita, sei una persona positiva nonostante la tua difficoltà e questo vale molto. Io però sono totalmente differente e questo peso ormai me lo porterò fino alla fine. Un saluto da parte mia.

#87
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Che dire è la legge della natura. Purtroppo c'è chi nasce fortunato e chi no, anche i geni alla fine sono fortunati di avere determinate abilità e cervelli.
Se non può aiutarvi la scienza non potrà farlo di certo la chiesa, perciò non so che dire ma è un argomento di cui mi dispiace e che dimostra quanto la vita sia ingiusta con certe persone è questa la realtà. La maggior parte della gente vi evita, non vi ascolta anche per paura di credere ad una cosa così negativa ma è la realtà. Alla fine comunque anche se vi ascoltano comunque nessuno può farci niente, rimedi non ce ne sono perciò se mi trovassi al vostro posto non saprei proprio che fare e dire di accettare le sfortune credo sia ancora più ingiusto, mandateli a quel paese si vede che loro non soffrendo non capiscono e gli auguro di soffrire per capire.
Un abbraccio.

#88
Ex utente
Ex utente

Grazie Utente 350696 per la solidarietà che in qualche modo hai espresso con il tuo commento verso le persone come me, sessualmente sfortunate. Grazie.

#89
Ex utente
Ex utente

Visto che in questo articolo si parla di giuste dimensioni del pene, pur avendo io un'idea completamente differente, vorrei se possibile rivolgere al Dottor Beretta (visto la sua specializzazione in Andrologia) un quesito particolare. Chiaramente se risponderà la ringrazierò fin da subito. Il quesito che le pongo è questo: una persona anche se adulta (come nel mio caso a 46 anni) può capire anche a distanza di anni attraverso qualche test medico il motivo per il quale il suo pene è rimasto piccolo? Esiste qualche metodica di indagine per capire cosa succede nel corpo a livello cromosomico od ormonale per non sviluppare completamente il pene in modo normale? E' una curiosità che personalmente vorrei togliermi almeno per capire una volta per tutte come mai sono rimasto indietro rispetto agli altri. So che di solito si parla di insufficienza di testosterone, però se fosse stato il testosterone non avrei avuto nè la barba, nè si sarebbe ingrossata la voce, e invece io queste cose le ho sviluppate come gli altri; l'unica cosa rimasta allo stato piccolo è stata la cosa più importante: il pene. Ecco, avrei questa curiosità tanto per capire se esiste attraverso l'analisi medica un modo per capire la problematica anche a distanza di anni. Nel caso esistesse un metodo di indagine, le chiedo se lo stesso è previsto anche dal Servizio Sanitario Nazionale oppure solo in privato a pagamento. Ecco, è una curiosità alla quale mi piacerebbe avere una risposta, sempre ovviamente se possibile, pur sapendo che questa non è la sezione dei consulti, ma a volte scrivere nella sezione dei consulti con tutti quelli che ci sono in attesa è molto difficile. Un cordiale saluto. (Se non può rispondere per qualche motivo, non si preoccupi, va bene lo stesso. Era solo una curiosità).

#90
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
su questa sua questione la mia risposta è semplice e precisa: "In molti casi non è possibile proporre alcuna indagine utile a capire questo tipo di problematica anatomica, quando questa costituisce naturalmente un vero problema clinico".
Un cordiale saluto.

#91
Ex utente
Ex utente

Immaginavo che ci fosse un metodo per risalire nel tempo, perchè so che la Medicina su tante questioni riesce a fare delle analisi retroattive, come per esempio capire attraverso i famigliari e ascendenti nel tempo la possibilità di certe malattie ereditarie. Comunque se lei afferma che per questo tipo di problematica anatomica non è possibile andare a fondo, mi attengo a quanto dice. La ringrazio della risposta. Buona serata.

#92
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Utente 476041 Hai mai fatto un esame del testosterone,shbg,lh fsh ? Ma in ogni caso anche in presenza di carenza di ormoni, l effetto che possono avere sulle dimensioni avvengono soltanto in età pediatrica. D'altra parte però, serve ad altro( massa magra, evita osteoporosi, umore,erezioni ecc) quindi è sempre buono avere tutto sottocontrollo.

#93
Ex utente
Ex utente

No, non ho mai fatto un esame del testosterone però è da un po' che ci sto pensando anche per l'età in cui mi ritrovo perchè penso sia giusto comunque tenere sotto controllo tutti i valori. Certo oggi non farei più quell'esame per le dimensioni perchè ormai sulle misure del mio pene non ci posso fare più nulla; in ogni caso sto valutando di andare dal medico di base per capire come muovermi perchè come dici giustamente tu, è importante tenere sotto controllo il livello ormonale ad una certa età perchè da quello che ne so il testosterone è molto importante per il funzionamento generale del corpo. Ti ringrazio per il contributo a questo argomento. Un cordiale saluto da parte mia.

#94
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Di nulla, ne so qualcosa in quanto sono e sarò sotto terapia per il resto della vita. Ho affrontato il discorso testosterone da quando avevo 18 anni e in terapia da quando ne avevo 24. Molto tardi ...troppo tardi per i benefici dimensionali.

#95
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Io invece avrei avuto bisogno di una bella ondata di gh durante la fase di sviluppo. Dicono che da adulti non funziona ma di solito ho visto che chi lo prende in palestra per i muscoli, poi diventa pure un po' più alto. Il testosterone invece ne ho anche troppo.. con pene grandino voce bassa e pochi capelli

#96
Ex utente
Ex utente

Mi dispiace molto utente 122837 per quello che dici, e penso sia terribile da come descrivi la cosa. Non so cosa dirti perchè io mi sono ritrovato il pene molto piccolo probabilmente per una problematica molto diversa, almeno credo, perchè se fosse stato il testosterone di sicuro avrei avuto anch'io gli effetti che tu descrivi; invece non ho avuto nella mia giovane età problematiche fisiche da questo punto di vista e per fortuna anche; tuttavia alla fine cambia poco ovviamente perchè a livello dimensionale per un motivo o per un altro, il pene piccolo c'è lo stesso. Queste testimonianze però bastano, dal mio punto di vista, per far capire ai tanti bla bla bla bla......che vedo spesso anche nei forum (anche da parte dei medici ovviamente) come il problema dimensionale del pene ci sia tutto e sia grande come il mondo, altro che dismorfofobia peniena!! Bisognerebbe trovarsi nella condizione di ipodotati per capire veramente l'enormità di questa complicazione. Se poi oltre al pene piccolo uno si trova a patire anche problemi ormonali con cura di terapia immagino sia una cosa molto molto pesante perchè al danno si aggiunge pure la beffa. Non so cosa dire davvero, perchè io vivo il mio infinito problema in un modo sicuramente diverso e meno problematico a livello fisico, ma ti assicuro che da sempre mi sento un handicappato sessuale e niente, ripeto niente, farà mai cambiare questa mia convinzione, perchè di fatto il soggetto col pene piccolo, per quante parole si possano spendere, è sempre un soggetto che si sentirà diverso da tutti gli altri uomini, cioè quelli che hanno un pene in erezione dai 15 cm in su. Io l'ho sempre pensata così e ne sarò sempre convinto. Mi dispiace molto per quello che racconti del tuo caso, davvero. Ti posso solo lasciare un abbraccio sincero. Un saluto.

#97
Utente 478XXX
Utente 478XXX

Che dire... 476041 penso sia difficile dare un'opinione su qualcosa di così personale e che affligge l'anima, il cuore ed il cervello. Credo, naturalmente secondo una mia personalissima opinione ed esperienza, che siano vere alcune tue esternazioni, ma ho anche la sensazione che ognuno di noi spesso tenda a crogiolarsi nel proprio dolore e ad auto analizzare il problema estromettendo il mondo ed "auto ghettizzandosi". Lo dico da ex obesa grave ed ora obesa. Ho guardato al mondo come al nemico pensando che tutti mi vedessero in un certo modo, che non potessero capire perché tanto il problema non era il loro per poi accorgermi che non era esattamente così. Ma ritorniamo a noi: negare che 8 cm siano pochi (non ho capito la larghezza ma è uguale) credo sia assurdo, capisco cosa tu possa provare ed avevo il magone a leggerti. Non sono d'accordo però con alcune tue affermazioni. Penso che tu sia rimasto a delle convinzioni adolescenziali o spesso fai affermazioni (passami il termine) dettate più da una mancata conoscenza della sessualità femminile facendo sì che il tuo problema che definisci come essere "meno uomo" si aggravi di conseguenza.... Se anziché pensare ciò ti fossi concentrato sul diventare un maestro con mani, dita e sex toys a letto oltre ad affinare la tecnica, perché ti assicuro che tante donne pagherebbero per questo (esperienza personale con persona poco dotata) ci metterei la firma ad avere uno che ci sapesse fare a letto ma con un pene piccolo piuttosto che uno che lo ha di 20 cm ma che non sa da che parte girarsi (e anzi ti dirò pure che ci sono donne come me che non gradiscono particolarmente quelli troppo dotati ..) . Gli uomini spesso non hanno cultura sessuale ma ne hanno troppa verso il cm della sarta e verso il sesso orale che le donne possono praticare a loro e non viceversa.... ti ripeto, non è per demonizzare il tuo problema davvero, anche perché mi rendo conto che non per tutte le donne è la stessa cosa e che comunque sotto ad una certa media il problema è reale. Ma credo che il problema vero sia trovare una persona con la quale potersi aprire e parlare apertamente anche della propria sessualità senza tabù e riuscire a vivere il sesso in maniera spontanea, naturale e soprattutto in condivisione reale facendo ciò che realmente il partner desidera. Ti abbraccio fortissimo e sinceramente

#98
Ex utente
Ex utente

utente 478800 ho letto con molto interesse quello che hai scritto commentando le mie osservazioni precedenti a proposito del pene piccolo, e ti rispondo dicendoti questo: ognuno chiaramente vede e vive le problematiche del proprio corpo e della propria vita sicuramente in maniera del tutto personale, magari a volte ingigantendole e altre disinteressandosene, secondo una sensibilità diversa per certe situazioni. Per me, come ho già scritto in precedenza, il pene corto (e stiamo parlando di 8/8,5 cm circa) è stato un dramma grandissimo vissuto fin dalla prima giovinezza in modo pesante al punto da condurmi fino al presente con l'animo smarrito seppur consapevole di quello che sono; è stato un compagno di viaggio che senza sosta ha voluto camminare al mio fianco. Ad onor del vero ormai una montagna di parole non servirebbero a cambiare la mia convinzione nè la mia complicata condizione perchè questa "invalidità" (così la reputo io) mi ha letteralmente rovinato l'esistenza. Che sia stata una colpa o solo una conseguenza non lo so, e ha poca importanza a questo punto, tanto la prova di una vita diversa in condizioni differenti non l'avrò mai; resterà in me in ogni caso il dubbio e il cruccio di qualcosa andato storto, di qualcosa di mancato e non avuto, che mi ha costantemente portato a dire: Chissà, se fossi stati diverso forse anch'io etc. etc. etc.. Vedi, non bisogna mai dimenticare una cosa fondamentale su questo discorso: il 90% degli uomini sviluppa un pene in erezione dai 13 ai 18 cm con una circonferenza che va dai 13 ai 15 cm più o meno; il restante 10% si divide tra un 5% che supera i 18 cm e un 5% che sta sotto le misure minime di 13. In quest'ultimo 5% esiste tuttavia una piccolissima percentuale con misure ancora inferiori, 7/8 cm, come la mia. Ora con tutta la buona volontà possibile si ha voglia di dire che una donna possa allegramente sdraiarsi accanto ad uno così; si ha voglia di immaginare che una femmina possa sentirsi vogliosa di fare l'amore con dimensioni uguali a quelle di un infante!! Secondo me dovrebbe essere una donna con pochissima esperienza o addirittura nessuna; una che per la prima volta magari si trova davanti ad un soggetto maschile; oppure come si dice spesso di bocca così buona da prendere su qualsiasi cosa lungo la sua strada. Potrà sembrare anche una considerazione aspra o poco elegante, ma faccio fatica a pensare che una comune donna si conceda tanto facilmente a soggetti così infimi!! Sarebbe inutile girare attorno alla faccenda con semplici argomentazioni. Sarà pur vero che per ognuna l'approccio resti qualcosa di molto soggettivo, però resta difficile credere che l'indifferenza verso peni così piccoli vinca su ogni lieve considerazione (a meno di rarissime eccezioni); tra l'altro rimane anche difficile pensare che una donna arrivi mai veramente a vivere l'esperienza di soggetti così pochissimo dotati perchè l'individuo colpito dall'handicap non si sentirà mai in grado di affrontare una donna nell'intimità. Del resto, nessuno ama mettersi al patibolo del ridicolo per provare una donna ad ogni costo!! Esiste pur sempre discrezione e dignità nel soggetto, che spesso lo salva dalla facile presa in giro. Non ritengo sia adolescenziale questo pensiero, perchè di fatto nessun individuo consapevole del suo limite potrebbe stabilire con certezza la reazione di una donna davanti ad una situazione vista magari per la prima volta; e sono pochissimi di fatto ad affrontare l'azzardo di un tale pericolo. Vedi, se il problema del pene piccolo non ci fosse mai stato, o se fosse stato soltanto il prodotto di menti malate e fissate (come spesso veniamo definiti), nessuno lo avrebbe preso in considerazione (medici e psicologi compresi), perchè nessuno lo avrebbe considerato un reale problema. Invece da secoli l'uomo dibatte e si dimena attorno alla spinosa questione; si preoccupa da sempre del proprio pene perchè nel proprio membro identifica la sua virilità, sbagliato o giusto che sia, e al di là di tutti i discorsi filosofici o morali fatti attorno al tema. E' un'ombra che affianca la vita di ogni maschio, la prova del nove della sua approvazione sociale; il bisogno di sentirsi uomo, di essere in grado di presentarsi a una donna nel modo adeguato, senza la paura o la vergogna del rifiuto. Quando la fortuna non consente questo, al soggetto non resta che l'angolo buio di un cesso, dove poter semplicemente abbassare le mutande per urinare e niente più. E' una questione cruciale che si allarga oltre il fatto dimensionale: il pene è l'uomo e l'uomo è il suo pene a dispetto di tutta la grammatica costruita nel tempo sul rapporto maschio-femmina; non esiste questione morale quando di mezzo l'importanza fisica supera ogni aspetto della vita di coppia. In ragione di tutto questo sono arrivato a distinguere la categoria maschile tra uomini veri e non-uomini: i primi senza il problema di mettersi nudi davanti alla donna (la natura li ha dotati correttamente), i secondi con la paura e la vergogna di arrivare al dunque, tale da farli rinunciare a qualsiasi approccio. Mentre il vero uomo si mette nudo ovunque senza problemi, il non-uomo avverte il dramma della scena; per lui non esisterebbe mai la certezza nella trama di un eventuale incontro intimo; nel suo pensiero il giudizio femminile rappresenta un dannato calcolo di probabilità, un feroce esito statistico dove la possibilità del rifiuto supera la certezza dell'approvazione. L'imboscata di un risultato negativo sarebbe una tragedia, una condanna senza riserve che lo metterebbe con le spalle al muro di fronte alla deludente verità. E come non pensare a questo se il numero delle donne in questi ultimi tempi in cerca del sesso esotico offerto dal "Big bamboo", sembra crescere senza timore?? Perchè così tante sentono la necessità di cercare dimensioni importanti per una soddisfazione sessuale intensa?? Ma neanche più tra le mura di casa riescono ad avere quanto basta al loro bisogno?? Tutto questo fa molto pensare. Se negli anni avessi voluto sperimentare la sessualità di una donna sostituendo il mio piccolo membro con qualche attrezzo di plastica o il gioco delle mani, mi sarei sentito fallito una volta in più rispetto a quello che già mi considero, perchè non ho mai immaginato in questo modo l'intimità di un rapporto!! Mai ho creduto alla possibilità sostitutiva di qualche surrogato di plastica!! La donna a letto desidera il vero maschio non qualcosa di posticcio!! E sono molte a dichiare questo!! Che poi tutto sia legittimo ci sta, del resto anche un pensiero differente è pur sempre legittimo; tuttavia le situazioni oggettive rimangono e nessuno le può cancellare: quando un soggetto cresce mancante di qualcosa di importante, difficilmente non pensa alle conseguenze negative di tale privazione; vedere un corpo adulto attaccato ad un sesso di proporzioni quasi infantili è qualcosa che non auguro a nessuno. L'uomo nella vita dovrebbe semère per diritto riconoscersi come vero uomo, non come qualcosa di diverso. Se nel corso degli anni non mi fossi aiutato con la masturbazione, ad esempio, non so come avrei fatto in tante situazioni a spegnere il naturale desiderio, non so come avrei fatto a superare il bisogno di quello che mi mancava: una donna. Solo con gesti naturali e ripetitivi ho potuto dare sfogo a qualcosa che altrimenti avrei dovuto reprimere, e poco importa se l'atto in sè non ha mai avuto una morale accettazione. Non potevo portare la colpa di qualcosa che io stesso non avevo voluto: la mia diversità rispetto a tantissimi altri. Un pene di 15 o 18 cm non sarà mai come uno di 8. (Su un foglio di carta si può fare un semplice confronto disegnando un membro di lunghezza 8 e larghezza circa 3 e uno di lunghezza 15 o 18 e larghezza circa 4,5 e poi guardarli). Ora, come ripeto, non so se tutto questo sia il risultato di una visione adolescenziale; la mia convinzione è che una tale complicazione possa essere compresa soltanto da chi ha avuto (ha e purtroppo avrà) la sfortuna di fare questa esperienza nella vita. Il fatto che molte donne mettano in discussione gli uomini per la mancanza di un'intimo piacere dovuto pure alle misure non sempre adeguate (e le testimonianze non son poche), la dice lunga sulla questione delle dimensioni. Resta la certezza di un fatto: il dramma del pene corto colpisce il soggetto fin dalla giovinezza quando inconsapevolmente si trova con le spalle di fronte alla vita per una cosa impossibile da gestire. Il mondo esterno spesso non capisce, perchè si trova semplice spettatore di una scena drammatica, nella quale si muove con pensieri e valutazioni non sempre avvalorate dalla realtà. Una donna che sa di poter fare l'amore con un uomo adeguato e l'uomo che sa di poter fare l'amore con qualsiasi donna possono anche parlare del membro corto e di tutto quello che gira attorno alla questione, ma ogni volta lo faranno più o meno come quel ricco che per dovere di solidarietà si cimentava in discorsi elaborati sulla povertà, ma lo faceva sempre però con la pancia piena. Ti ringrazio davvero per il contributo a questa discussione e per la solidarietà che tra le tue parole hai in qualche maniera espresso. (Un sincero saluto da parte mia).

#99
Utente 478XXX
Utente 478XXX

Utente 476041 forse sono io che mi sono espressa male ma quando ho scritto che in alcuni casi a mio parere sei rimasto a "convinzioni adolescenziali" non mi riferivo certo alla tua condizione per la quale nutro un profondo rispetto e non mi permetterei mai di giudicare in quanto non posso capire cosa si prova fino in fondo non "vivendola" ma essendo all'esterno ed essendo una donna. Quello a cui mi riferivo erano le tue convinzioni sul sesso e sulla sessualità in genere: che tutte le donne cerchino il Big bamboo (ma con chi parli?) o sul fatto che una donna si possa soddisfare solo ed esclusivamente in un modo. Poi certo ho capito cosa vuoi dire e capisco perfettamente ciò che intendi, a maggior ragione avendo il tuo problema. Quello che si evince dalle tue parole, a parte la cultura, l'intelligenza la sofferenza ed il dolore di una vita, sono la severità la durezza ed il disprezzo verso te stesso. Vedi, non si può negare che 8 cm siano pochi ma invece credo che la tua affermazione " Secondo me dovrebbe essere una donna con pochissima esperienza o addirittura nessuna; una che per la prima volta magari si trova davanti ad un soggetto maschile; oppure come si dice spesso di bocca così buona da prendere su qualsiasi cosa lungo la sua strada. Potrà sembrare anche una considerazione aspra o poco elegante, ma faccio fatica a pensare che una comune donna si conceda tanto facilmente a soggetti così infimi!!" sia errata. Intanto "infimi" mi pare un tantino esagerato.... secondo poi potrebbe anche essere esattamente il contrario. Per esempio nel mio caso adesso che conosco la mia sessualità, che ho abbastanza esperienza, che so cosa voglio, cosa mi soddisfa, come lo voglio e che sono abbastanza adulta da comunicare con il mio partner senza vergognarmi non credo avrei alcun tipo di problema se fossi interessata alla persona in questione. Per ciò che concerne mani, sesso orale ed eventuali toys etc.. io non intendevo sostituire ma coadiuvare anche perché i preliminari sono importantissimi per una donna ed ignorarli è sempre un grande errore, diventare bravo invece aiuta sicuramente ma aiuta tutti anche i normo dotati. Io capisco perfettamente quello che tu vuoi dire e ti giuro che non intendo assolutamente sminuirti, anzi. Credo anzi che tu abbia spesso ragione. Dico solo che a volte, in questa vita di stenti (per non dire altro) in realtà si può trovare del bello perché tu dici che da che mondo è mondo la virilità dell'uomo la fa il pene; secondo me può essere vero ma fino ad un certo punto e non ritengo tu abbia ragione che se tu fai godere una donna anche in altri modi tu sia meno uomo (ricordati che sei sempre TU a farla godere!!!) Poi è chiaro che capisco cosa intendi, credimi, nessuno vuole sminuire il tuo problema sarebbe assurdo... credo nessuno farebbe a cambio e capisco la tua frustrazione, la rabbia il senso di ingiustizia e tutto il resto. Mi dispiace di non riuscire ad esprimere a parole come fai tu i concetti e come davvero vorrei, avrei voglia di dire altre cose, ma non ne sono capace.... credo per ironia del destino su questo tu sia di gran lunga superiore alla media, ma d'altronde lo saprai già Un abbraccio

#100
Ex utente
Ex utente

Cara utente 478800 sono felice di aver avuto questo confronto specie perchè sentire la testimonianza e il punto di vista di una donna è cosa non indifferente per chi come me ha sempre avuto paura del giudizio femminile. Ho raccolto molto dalle tue parole anche se pensi di non essere riuscita a trasmettere ciò che avresti voluto; ti assicuro che a volte basta una piccola frase o anche solo un pensiero per capire ciò che le persone hanno in cuore di raccontare. Come già ho detto in precedenza rispondendo ad un'altra persona, ammiro molto chi in una maniera tutta sua ha trovato la forza e il coraggio di affrontare la vita saltando gli ostacoli più duri trovati di fronte, e penso che nemmeno per te sia stato facile superare le complicazioni del tuo problema: l'obesità se non sbaglio. Le reazioni soggettive sono sempre differenti davanti alle difficoltà della vita in quanto come persone diverse in questa parte nobile del mondo abbiamo pure modi differenti per guardare in faccia le asperità del cammino. E questo è un motivo in più per ritenermi fortunato, pur dietro allo schermo del computer, di aver dialogato in questo spazio virtuale con persone che in modo unico hanno voluto esprimere con parole, sensazioni e sensibilità originali le loro impressioni verso un problema non sempre facile da trattare: le dimensioni del sesso maschile. Riconosco negli altri sempre la legittimità di un libero pensiero specie quando si differenzia dal mio, perchè il contrasto delle idee permette il confronto e l'ascolto, utili a far riflettere per non confondersi nella vita. Certo, non sempre le parole possono bastare a risolvere complicazioni tanto pesanti ma servono se non altro in molte circostanze per infondere coraggio nel continuare a proseguire nonostante tutto: la bontà di un dialogo sereno è sempre rivolta a capire le differenti posizioni delle persone; l'incrocio dei pensieri aiuta chiunque a crescere per superare difficoltà a volte ritenute impossibili. Davvero, cara donna, ti ringrazio per ciò che hai scritto e per gli apprezzamenti espressi e mi sento in dovere di ricambiarli interamente. Sono entrato in questo spazio qualche giorno fa per esprimere un'opinione diversa sulla questione delle giuste dimensioni maschili, e sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere come il tema fosse da tempo dibattuto in maniera vivace dalle persone (qui di fatto i commenti sono tanti). Mi ha fatto piacere questo scambio di idee, utile per riflettere ed ascoltare. Dietro ad un computer, grazie all'anonimato, si ha senza dubbio più coraggio di raccontare cose che altrimenti resterebbero relegate nello spazio della nostra memoria. Concludo augurandoti molta felicità nella vita e ringraziandoti per la libera e sincera solidarietà espressa con parole di grande significato. Un saluto sincero da parte mia.

#101
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Pure il sottoscritto è felice di avere finalmente ascoltato alcune interessanti e sagge riflessioni di una donna su un tema che, a prima vista, sembrerebbe tutto al maschile; essere equilibrati e comprensivi su queste particolari problematiche anatomiche è sempre molto difficile!

#102
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Dottor Beretta un pene di dimensione ridotte senza carenze ormonali, è uguale ad un pene piccolo con mancanza di testosterone nella fascia della pubertà?

#103
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Durante la pubertà, se veramente ci si trova davanti ad un ipogenitalismo, è possibile una sua correzione anche attraverso un trattamento farmacologico mirato.

#104
Utente 122XXX
Utente 122XXX

Io ho iniziato la terapia a 24/25 anni, ora ne ho 28... oltre ad avere la sindtome di kallmann...quindi credo sia plausibile il mio stato psicofisico a non riconoscere il mio corpo... A livello psichico a lungo andare il testosterone puo rendermi piu sicuro di me stesso, piu uomo e far andare via questo eterno bambino che percepisco ?

#105
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Posso chiedere a tutti voi ragazzi con poco testosterone quanto siete alti?
La mia è una curiosità perché il testosterone dovrebbe dare una mano a crescere nella pubertà in un primo momento, in sinergia con il gh, per poi dopo pochi anni, calcificare le cartilagini di accrescimento arrestando la crescita staturale. Se invece non si produce il testosterone, il gh dovrebbe riuscire a farti crescere di statura per diversi altri anni prima che il poco testosterone che uno ha riesca a bloccarne l'allungamento osseo.
Pensavo anni fa che trovare il modo di provocarmi un'insufficienza di testosterone potesse essere una valida strategia, pensando che riuscendo a ricevere il testosterone qualche anno dopo non desse problemi. A quanto pare invece mi sbagliavo perché avrei danneggiato il mio pene...

#106
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Io sono alto 1.91 e le analisi fatte a dicembre dicevano testosterone 4.99 ng/ml (2.27-10.30)


Dr Beretta mi sono iscritto al blog e ricevo notifiche per email ma essendo che non voglio più riceverle come disabilito?
Nella mail non ci sono indicazioni per non ricevere altri messaggi
Grazie

#107
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Sei molto alto!! Come ti invidio..
A quanto pare allora la mia teoria era giusta..
Però mi domando, se avessi trovato il modo di abbassare il testosterone per 1 o 2 anni per poi lasciarlo produrre normalmente, magari non mi avrebbe creato problemi, giusto dr Beretta? Riuscendo a posticipare la pubertà per un paio di anni, non so magari con finasteride da 5mg ad esempio, avrei potuto avere dei problemi alla crescita genitale?

#108
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Cmq tornando in tema posso dire che pur avendo le analisi ormonali nella norma ed essendo molto alto il mio pene si è fermato a 15 cm.

#109
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Ma 15 cm non è comunque un pene piccolo

#110
Utente 350XXX
Utente 350XXX

Ma neanche grande.
Maschi, uomini, compagni: meno complessi, l’importante è eiaculare

#111
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Io sono un nano con un pene di 20 cm, che bello è!
Preferirei essere alto con un pene medio..

#112
Utente 398XXX
Utente 398XXX

A tutti gli amici che hanno scritto finora. Ho superato i 40, non ho mai avuto un gran pene, diciamo nella norma visti i numeri di questo articolo. Inutile farsi paranoie. Se posso permettermi, smettetela di guardare filmacci online e mettetevi in gioco. Ho sempre avuto donne, nessuna si è mai lamentata per le dimensioni, anzi. Un pene non troppo voluminoso arriva dove peni grandi fanno paura. Mi fermo qui. Godetevi la vostra sessualità.

#115
Ex utente
Ex utente

Caro utente 398750 mi permetto di risponderti visto che anch'io ho più di quarantanni. Ora, non so a chi tu ti rivolga quando parli di paranoie o filmacci on line, però per carità sei libero nel tuo pensiero e anche nel modo di commentare. In ogni caso affermi di avere un pene nella norma e quindi questo già ti esclude dal fatto di conoscere o capire il dramma di chi ha il pene piccolo o molto piccolo. Che poi nessuna donna si sia mai lamentata di te, a me sembra abbastanza ovvio visto che tieni misure normali, ci mancherebbe altro!! Quando una persona è nella norma non dice niente che il mondo intero già sappia sulla questione. Insomma, "Niente di nuovo sotto il Sole", come recita una ben nota frase della Bibbia. Un saluto.

#116
Utente 398XXX
Utente 398XXX

Utente 476041, non voglio offendere nessuno né essere polemico. Diciamo che più di una volta facendo la doccia in compagnia, ho notato di essere il meno dotato. Può creare imbarazzo, ma ci si fa l'abitudine e non importa. Almeno la penso così. Il riferimento ai "filmacci", è solo perché, siccome più o meno li guardiamo tutti (non raccontiamoci balle) secondo me molti si sentono inadeguati guardando persone più dotate. Ormai siamo invasi da modelli esagerati in tutto. Anche dove non batte il sole. Ciao.

#117
Utente 394XXX
Utente 394XXX

Come mai dottore non mi ha pubblicato il commento e dato la possibilità anche a me di avere informazioni?

#118
Ex utente
Ex utente

Mah, può essere anche vero quello che sostieni non lo metto in dubbio, tuttavia sento di aver avuto un'esperienza diversa nella vita. Non mi sono mai molto appassionato ai film hard, anche perchè se mi fossi confrontato con gli attorni di scena mi sarei sicuramente depresso ancora di più. I primi confronti li ho avuti come tanti sotto le docce, quando a 14/15 anni (periodo della pubertà) giocavo a calcio; vedevo anch'io di essere molto differente dai miei compagni purtroppo. Ricordo bene quegli anni e ricordo bene tutte le prese per i fondelli da parte dei ragazzi e delle ragazze quando -- circolando le voci -- mi chiamavano con il bel nomignolo di "micciacorta". Ero consapevole del mio handicap perchè (come ho già scritto in commenti precedenti) con 8 cm di pene in erezione non potevo certo aspirare ad una mia sessualità nella vita, e questo allora come ora chiaramente. Credo di conoscere molto bene il problema del membro corto, e non credo affatto a tutte quelle donne che si dichiarano indifferenti ai centimetri, perchè il sesso in una coppia rimane fondamentale, non secondario e quando intendo sesso, intendo pene e vagina, non altri meccanismi sostitutivi. Il fatto più strano, e per me addirittura incredibile, è sentire tuttora molti ragazzi convincersi e deprimersi per dimensioni del tutto normali; non riesco a capire come questo possa succedere. Cosa assai diversa invece sono le misure veramente piccole di un pene, diciamo pure al limite del patologico. Ho incontrato più di qualche normodotato in passato che sulla questione dei centimetri finiva per etichettarmi come paranoico ed ossessionato, ma io a queste accuse ho sempre risposto con un consiglio netto e preciso: di tagliarsi il membro o di andare dal chirurgo e farselo ridurre fino a portarlo ad 8 cm in erezione, in modo da provare la mia stessa grande emozione di minidotato. Poi consigliavo di mettersi nudo davanti a tutte le donne possibili e prendere nota di quanti "Like" riusciva a ricevere. Le cose secondo me bisogna sempre ben distinguerle, perchè a parole siamo tutti bravi, ma poi con i fatti non abbiamo sempre la stessa coerenza. Il pene corto è il tallone d'Achille di ogni uomo, inutile negarlo, e quando è veramente piccolo alla faccenda non ci si abitua mai, proprio perchè diventa impossibile esprimere un benchè minimo cenno di sessualità, tenuto conto che le prime a rifiutare certi contatti fisici, checchè se ne dica, sono proprio le donne quando consapevolmente dichiarano una soglia di tollerenza, o meglio quando espressamente sotto certi limiti si rifiutano di andare. (Un saluto da parte mia).

#119
Utente 474XXX
Utente 474XXX

Scusatemi però non sono d'accordo quando dite che tutte le donne esigono una certa dimensione minima dal quale non vogliono scendere. La cosa è soggettiva come quando ho fatto l'esempio delle ragazze che mi hanno rifiutato per la mia bassa statura, ma non è che lo fanno tutte. Poi mi sono domandato.. ma visto che fanno i peni per le donne che vogliono cambiare sesso, ma non si può fare una bella falloplastica anche a chi come voi non è soddisfatto del proprio pistolino? Poi rifaccio al dr beretta la stessa domanda perché vedo che non ha risposto, magari le è sfuggita: posticipare in qualche modo la secrezione del testosterone di un paio di anni, può creare problemi al completo sviluppo (sessuale o quant'altro) dell'adolescente?

#120
Utente 398XXX
Utente 398XXX

Utente 476041 parlavo in generale ovviamente, mentre capisco dai tuoi numerosi interventi che hai problemi di convivenza con il tuo problema. Mi dispiace. Ti dico solo che le dimensioni sono un grande problema per noi uomini ma, da quanto ho capito, lo sono meno per una donna, che magari cerca altro in noi maschi. Considera quanti "normodotati", come li chiami tu, hanno problemi di erezione, o hanno problemi estetici e sono rifiutati. Alcuni non arrivano neanche in camera da letto. Ha ragione Utente 474803, le donne non vanno a letto con il righello. Magari hai qualità che compensano la dimensione, come la durata o la fantasia nei preliminari. Insomma, se sei depresso peer questo motivo, le donne ti rifiuteranno perché sei insicuro, non perché ce l'hai piccolo. Comunque chiudo qui il discorso e auguro a tutti un sesso sereno.

#121
Ex utente
Ex utente

Tutto vero, tutto vero per carità, ma qui si parla di dimensioni e non di altri problemi dell'uomo, perchè anche i problemi di salute allora possono essere una grossa difficoltà nella vita. Io parlo del pene corto e di come questa difficoltà possa disorientare completamente la vita di una persona, punto. L'utente 474803 (anche se esprime molto bene i suoi concetti) per me su questo argomento non fa testo, perchè ha più volte dichiarato di avere un membro di 20 cm!! E cosa vuoi che ti dica con 20 cm, che per lui il pene corto è un problema?? Quello che dite delle donne può essere vero ma anche no, perchè non girano con il righello in tasca, ma dopo alcune esperienze le misure rimangono nella testa, a vista d'occhio come si suol dire; sono tantissime quelle che il pene lungo e grosso lo desiderano più di ogni altra cosa, altro che indifferenza per le dimensioni!! Altrimenti non si spiegherebbe -- come già ho detto in precedenza -- questo aumento di donne bianche verso i paesi esotici alla ricerca del "Big bamboo". Tra l'altro ultimamente vedo anche molte italiane assieme a ragazzi africani quando giro per la città; se poi questo lo si vuole per forza chiamare sentimento o amore, che si faccia pure; io resto molto convinto che ogni donna alla fine sulle misure non faccia alcun sconto e sappia fare sempre la scelta giusta: normodotato o superdotato. Per quel che riguarda la depressione ti posso solo dire che si tratta di una brutta malattia, e come malattia avviene sempre per una causa. Nel soggetto maschile col pene corto la depressione può formarsi proprio per il rifiuto, in quanto a seguito di un rifiuto può diventare depresso. Un individuo già depresso, stai sicuro che difficilmente si metterà alla ricerca di una donna, perchè prima cercherà semmai di curare la propria malattia. E' più una causa che una conseguenza. Insomma, è inutile raccontarla lunga, qualsiasi donna (e ripeto qualsiasi) di fronte ad un pene di 8 cm e uno di 18 non avrà mai la stessa sensazione e non sarà mai indifferente: le qualità personali davanti alle misure si perdono tutte, tutte quante, perchè il sesso nell'intimità non è opzionale e non è sostituibile con aggeggi di plastica o manualità delle mani. Come ho già detto in precedenza, sesso per me significa un pene ed una vagina, tutto quello che ogni donna sogna e vuole nella vita. Altri discorsi sono solo giustificazioni per condizioni fisiche che non si possono cambiare, tutto qua. Chi il problema del pene corto non lo vive direttamente, non potrà mai comprenderlo fino in fondo, a meno che non se lo tagli o vada dal chirurgo per farselo ridurre. (Rinnovo il mio saluto).

#123
Utente 474XXX
Utente 474XXX

caro utente 476041 dove vivi? Io a Roma e non ho "mai" visto un africano insieme ad una donna bianca. Però capisco la tua ossessione perché io ce l'ho con la statura e dico : si dice che la statura media in Italia sia 1,70 ma io vedo tutti alti 1,80 come minimo se non più alti!
Dici che se ce l'ho grande non posso capire? Se ce l'ho di 20cm e quando sto con una donna spesso capita che non posso entrare tutto, la metà mi rimane fuori, ne consegue che già 10 cm vanno bene! E ti assicuro che non è bello che non puoi entrare tutto..
Ma ripeto.. non c'è operazione? Il
pene lo fanno alle donne che cambiano sesso, ma poi non te lo possono fare più grosso?

#125
Ex utente
Ex utente

Buongiorno riapro questa vecchia discussione sperando di poter fornire utili spunti di riflessione a professionisti e semplici utenti. Inizio col dichiarare che sono perfettamente d' accordo con le tesi dell' utente non più iscritto, il quale ha tratteggiato con sapiente padronanza di linguaggio e spietata lucidità quella che è la realtà. Aggiungo ora qualche mia considerazione personale. L' Italia è un Paese fortemente sessuocentrico, in cui cioè il Sesso inteso nella sua accezione più fisica è una religione: chiamiamolo pure Paese fallocentrico. L' Italia è un Paese fatto di maschi normodotati o superdotati: dopo i neri dell' Africa subsahariana vengono i centro-sud-americani e dopo questi, noi. Tradotto: l' 80% ha un pene di esattamente 15cm, millimetro più o meno, un 10% ce l' ha più grande, un altro 10% ha una misura che va dai 13 ai 14 cm; RARISSIMI sono peni di 13 cm e inferiori; l' universo femminile ha nel suo immaginario queste dimensioni, con tutte le conseguenze del caso; non solo sono attente alle dimensioni del partner ma pure a quelle dei loro figlioletti: basti vedere i consulti pediatrici dove le madri chiedono rassicurazioni sulla normale crescita del pisellino del loro bambino, abbia questo 4,6,8,o 10 anni: ogni due anni devono chiederlo al pediatra: sia mai che il loro cresca con la disgrazia del pene piccolo!!! potrebbe restare solo come un cane per tutta la vita!!!

#126
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
non ipertrofizzi anche lei il fattore “dimensioni”; il discorso “fallocentrico”, che lei fa, non sempre viene condiviso e compreso; nella mia esperienza personale e nella mia pratica clinica ho conosciuto molte coppie felici in cui la dimensione del pene era un problema molto ma molto secondario ed invece venivano privilegiati gli altri aspetti che caratterizzano invece una normale relazione: stima, affetto, complicità, amore reciproco, condivisione di gioie e dolori ed altro ancora...
Un cordiale saluto.

#127
Ex utente
Ex utente

"Stima, affetto complicità, amore reciproco, condivisione di gioie e dolori ed altro ancora": è chiaro, altrimenti saremmo in presenza di copulazione animale regolata dai periodi di estro. A molte delle cose cui Lei fa riferimento ci si arriva però nella fase matura di un rapporto e chi ha il pene piccolo viene liquidato prima. Al giorno d'oggi fra adolescenti e fra adulti si arriva al dunque molto presto: l' affiatamento, l' intesa di coppia, ed il rafforzamento dell' amore sono chiaramente importantissimi ma richiedono per definizione parecchio tempo. Punto 2:" ho conosciuto molte coppie felici in cui la dimensione del pene era un problema molto ma molto secondario"...forse perchè si trattava di un normo pene di 15cm ! ipotizzo io..Lei non ha specificato. Punto 3: io ho un pene di 14 cm, anche 15 cm nei momenti migliori: 15 cm è la media italiana (non 13,5 cm come alcuni sostengono...) Punto 4) ho una compagna da 3 anni a cui il mio "amico" va bene ( non ha fatto ancora valigie).
Infine dottore: magari fossi io che "ipertrofizzo" il problema delle dimensioni: io non frequento gli spogliatoi di nessun tipo, non faccio confronti, non mi interessano in materia i giudizi degli altri maschi, conta solo il giudizio delle DONNE ITALIANE che in materia sono molto ma molto ESIGENTI. Chiudo con un aneddoto cui ho accennato nel post precedente: ero sotto l' ombrellone il mese scorso e ho sentito questa discussione fra due giovani mamme in merito al figlio ottenne di una di queste: "..adesso Matteo si è fatto la fissa di avere il pisellino piccolo ..è che deve aver intravisto per un attimo il papà nudo che usciva dal bagno..tranquillo gli dico che sei ancora piccolo..da grande l' avrai grande e grosso come quello di papà"..e giù compiaciute risate di intesa.." in ogni caso quando lo porto dal pediatra non tralascio di chiedergli pure "quello"...sia mai che ti cresca il figlio ipodotato ho pensato io sonnecchiando sul lettino...a 'sti punti siamo arrivati dottore.

#128
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile utente,
mi sembra che abbia qualche prospettiva esistenziale non chiara se pure lei ammette che fattori importanti siano "Stima, affetto complicità, amore reciproco, condivisione di gioie e dolori ed altro ancora" ed ha chiaro che altrimenti saremmo in presenza di copulazione animale regolata dai periodi di estro”; le variazioni di qualche centimetro del pene poco contano anche tra gli adolescenti che sono generalmente più informati e culturalmente più preparati di quanto noi pensiamo.
Poi la "mia pratica clinica”, come può ben intuire si riferisce proprio a coppie felici e senza problemi anche sulla sfera sessuale dove l’organo sessuale non raggiungevano la “fatidica” misura di 13 cm.
Si rilassi e pensi che sotto questo cielo le variabili di un rapporto di copia sono infinite; sulle mamme preoccupate poi per il genitale del proprio figlio nulla da dire; se dubbi bene in fase prepuberale fare un adeguato controllo con esperto andrologo.
Ancora un cordiale saluto.

#129
Ex utente
Ex utente

Ringrazio il Dott. Beretta per l' interessante scambio di vedute. Rimango ben fermo tuttavia sulle mie opinioni essendo esse il frutto di 20 anni del mio vissuto personale, e ribadisco, le donne a me non hanno fatto mai sconti. Lei mi dice di aver incontrato coppie in cui la moglie/compagna non si faceva alcun problema delle misure del marito anche quando queste erano INFERIORI a 13 CM: che dire ..invidio loro che hanno trovato donne tanto intelligenti e comprensive. Sul fatto di "star sereno" posso dire di esserlo perchè ho trovato una compagna non particolarmente fissata su certe cose, e mi ritengo molto ma molto fortunato visti i tempi. Una cosa però è chiara: la "serenità" intesa come la conferma della virilità ad un uomo adulto (abbia egli 16 anni o 40 anni) la può dare solo una DONNA: non l' andrologo..tanto meno lo psicologo.. e questo dalla notte dei tempi quando tutte queste figure professionali non esistevano. Ringrazio nuovamente per la disponibilità e buona serata.

#131
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile utente 505551,

il lavoro dell’andrologo non è quello di portare "la "serenità" intesa come la conferma della virilità ad un uomo adulto ...”

A questo proposito si legga anche questi miei articoli, sempre pubblicati sul nostro sito:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/212-che-cos-e-l-andrologia-chi-e-l-andrologo.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/196-la-prevenzione-andrologica-nell-eta-pediatrica-e-puberale.html

Ancora un cordiale saluto.

#132
Ex utente
Ex utente

Cari utenti, Il desideri di affetto, amore, tenerezza, il desiderio di condividere le gioie ed i dolori di una vita è proprio dell' essere umano. Il sesso è al contempo istinto fisico insopprimibile ed estasi dell' anima. Chi ha un pene sotto certe misure e si trova a vivere nel contesto socio-temporale sbagliato (Italia, terzo millennio) non può relazionarsi, causa rifiuto, con le donne e vivrà una vita a metà, non solo sessualmente ma anche sentimentalmente, spiritualmente. Si può definire vita quella dei soggetti maschi arrivati vergini a 40 50 anni, che sempre hanno visto nella donna, non già fonte di amore e gioia carnale, ma l' insidia della derisione e della umiliazione..In un altro contesto temporale, diciamo anche solo 30 anni fa le cose potevano andare diversamente, oggi non più..siamo fuori tempo massimo e certi uomini sono come gli ultimi dinosauri che,spauriti, si aggirano per le lande di un mondo che sentono non essere più il loro, un mondo abitato da animali infinitamente più piccoli (i mammiferi) ma più adatti alla sopravvivenza nel nuovo ambiente, con le chiavi del futuro in tasca. E non c'è medicina che possa lenire il loro infinito senso di solitudine, di diversità, di sconfitta, ineluttabile (e talvolta agognato) avvicinarsi della Fine.

#134
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro utente,
giriamo sempre purtroppo sugli stessi argomenti in modo un pò troppo ripetitivo; nel suo caso poi emerge una forte componente depressiva che potrebbe richiedere anche una attenta valutazione di tipo psicologico.
Un cordiale saluto.

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