Mesotelioma.

Mesotelioma: sintomi, cause, diagnosi, terapie

Il mesotelioma è una forma particolarmente rara di cancro che, oltre ad essere molto aggressiva, si distingue per essere legato all'esposizione all'amianto (o asbesto). Può colpire soprattutto il cuore, il torace e l'addome. In modo specifico, va ad attaccare quello strato di tessuto che riveste gli organi interni del corpo, il mesotelio

Che cos'è il mesotelioma?

Il mesotelioma è un cancro che si genera direttamente dalle cellule del mesotelio, ossia le membrane che hanno la funzione di rivestire gli organi interni.

I mesoteliomi possono essere suddivisi a seconda della zona del corpo da cui si originano:

  • il mesotelioma pleurico, che nasce nella parte del torace ed è la tipologia maggiormente diffusa. Le statistiche indicano che 3 casi su 4 sono proprio riconducibili a questo tipo di tumore;
  • il mesotelioma peritoneale, che parte dall'addome e che rappresenta quasi tutti gli altri casi a livello statistico;
  • il mesotelioma pericardico, che nasce dalla membrana che avvolge il cuore, caso più raro tra quelli citati;
  • il mesotelioma della tunica vaginale, anch'esso poco comune, è la tipologia che si sviluppa dalla membrana che fa da rivestimento ai testicoli.

In questo articolo ci soffermeremo in particolare sulle forme più diffuse, con particolare attenzione al mesotelioma pleurico.

Quali sono i sintomi?

Uno dei sintomi più evidenti, quando si parla di mesotelioma pleurico, riguarda la difficoltà respiratoria. Questa è dovuta, essenzialmente, a un accumulo di liquidi che colpisce la cavità pleurica.

Associato a questo sintomo principale è anche la presenza di tosse e di dispnea, ovvero il fiato corto.

In alcuni casi, la persona che viene colpita da questa tipologia di tumore può riscontrare dolore all'altezza della schiena o a uno dei lati del torace.

Meno specifici, invece, sono i sintomi come il calo di peso e la sensazione di debolezza muscolare.

Nel caso del mesotelioma peritoneale, invece, i sintomi a cui porre maggiore attenzione sono il dolore all'addome, vomito, nausea e perdita di peso. In questi casi, è possibile che si generi anche un aumento del volume dell'addome, dovuto principalmente all'accumulo di liquidi all'interno del peritoneo.

Diagnosi

Quando una persona presenta fiato corto e/o dolore al torace persistenti, la prima cosa da fare è recarsi dal medico di famiglia il quale, oltre a eseguire una visita accurata ai polmoni, indirizzerà il paziente verso una radiografia del torace standard.

Insieme all’auscultazione dei polmoni e alla richiesta di un esame radiologico di routine fondamentale da parte del medico raccogliere un'anamnesi che accerti un possibile contatto con l'amianto.

Tra gli esami specifici da effettuare successivamente vengono indicati la radiografia alla quale seguirà una TC (Tomografia Computerizzata).

Grazie a questi strumenti diagnostici è possibile valutare, eventualmente, in che modo si è diffuso il tumore.

In genere in caso di mesotelioma gli esami radiologici eseguiti confermano la presenza di liquido delle cavità rivestite dal mesotelio (torace nel caso della pleura o addome nel caso del peritoneo).

La conferma delle diagnosi avviene tramite la raccolta di una quota di questo versamento. Tramite un'analisi attraverso il microscopio è possibile notare la presenza di cellule tumorali.

Vista la rarità del mesotelioma non sempre è sufficiente l’analisi del liquido per una diagnosi definitiva.

In questi casi è necessario eseguire una biopsia del mesotelio interessato: un piccolo intervento chirurgico che può essere eseguito in anestesia locale con un po' di sedazione. Questo tipo di diagnosi, naturalmente, è molto più accurata e attendibile.

Per distinguere il mesotelioma da altre tipologie di tumore, occorre effettuare della apposite analisi immunoistochimiche o genetiche.

Come si evolve questo tipo di tumore?

È possibile distinguere quattro differenti stadi (I-IV) che vengono stabiliti in base all'estensione del tumore (T), all'eventuale coinvolgimento dei linfonodi (N) e delle metastasi (M).

Purtroppo, il più delle volte la diagnosi del mesotelioma arriva nel momento in cui la patologia ha già oltrepassato i primi stadi, rendendo difficile trattarla. Ecco perché si tratta di uno dei tumori con una prognosi spesso negativa.

L'intervallo di latenza, cioè l'arco di tempo che passa tra il contatto con l'amianto e l'insorgenza del mesotelioma, è estremamente prolungato, approssimativamente 40-50 anni. Il pericolo cresce in relazione all'estensione dell'esposizione e alla quantità di fibre di amianto respirate.

👉🏻L'esperto risponde: Il mesotelioma può tornare dopo la terapia?

Cause e fattori di rischio

Nel corso degli anni sono tanti gli studi che hanno dimostrato come l'amianto sia una delle cause principali che provocano lo sviluppo del mesotelioma.

L'esposizione all'asbesto può avvenire in diversi modi.

Il più comune è sul luogo di lavoro, come nel caso di aziende che, anni fa, lo producevano o di realtà che oggi si occupano della sua rimozione e del suo trattamento.

Ma la contaminazione può avvenire anche in ambito domestico, quando si effettuano interventi di demolizione o di ristrutturazione di vecchi edifici in cui è presente amianto.

I parenti dei lavoratori che sono stati esposti all'amianto corrono lo stesso rischio, poiché le fibre di amianto possono aderire agli abiti e essere portate dalla sede di lavoro all'abitazione, in questo scenario si fa riferimento a un'esposizione indiretta.

Mesotelioma ed esposizione all'amianto

Correlazione tra mesotelioma e amianto

La correlazione tra questa sostanza e il mesotelioma è così forte che un'alta percentuale di pazienti a cui è stata diagnosticata tale patologia ha raccontato di aver avuto una forte esposizione con l'amianto nel corso della propria vita.

I dati forniti dall'IARC (International Agency for Research on Cancer), permettono di riscontrare che quasi l'85% dei casi di mesotelioma deriva proprio dal contatto con questo materiale.

Purtroppo, l'incidenza di tale patologia è in crescita costante e questo dato sta crescendo soprattutto nelle nazioni in via di sviluppo, luoghi in cui l'utilizzo dell'amianto si è diffuso maggiormente e dove non sono presenti leggi dure che permettono di gestire in maniera sicura la sua bonifica.

In Italia, ad esempio, l'incidenza del mesotelioma si è attestata ai primi posti a livello internazionale per diverso tempo. Grazie alle norme risalenti ai primi anni '90, però, i casi relativi a questa malattia hanno iniziato a diminuire.

Nonostante ciò, rimaniamo uno dei Paesi con il tasso di incidenza più alto tra la popolazione di sesso maschile, con una forte crescita anche nelle donne.

Il numero di persone decedute a causa di mesotelioma cambia in base all'età. Fino ai 45 anni la patologia è molto rara (solamente l'1,4%), mentre l'età media in cui viene fatta la diagnosi è 70 anni.

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Terapie per il mesotelioma

Il mesotelioma è un tipo di cancro particolarmente raro e difficile da trattare. Questo è il motivo principale per cui chi ne viene colpito deve, nell'immediato, rivolgersi a dei centri specializzati nella cura di questo tipo di patologia.

La tipologia di approccio dipenderà dallo stadio in cui si trova il tumore.

I mesoteliomi che vengono diagnosticati nei primi stadi possono essere trattati tramite intervento chirurgico, ma sono tante le variabili che determinano la possibilità di rimuoverlo completamente e in maniera efficace (posizione, dimensioni, sottotipo e condizioni del paziente).

Purtroppo spesso l'intervento chirurgico non ha un obiettivo curativo, ma ha lo scopo di alleviare i sintomi o di prevenirli. Alcuni trattamenti, infatti, vengono usati a fine palliativo.

Per esempio la rimozione del liquido: questa viene effettuata attraverso l'ausilio di un ago inserito all'interno della cavità addominale, toracica o attorno al cuore (in base al tipo di mesotelioma che ha colpito il paziente).

Questo tipo di intervento, purtroppo, nonostante dia sollievo deve essere ripetuto regolarmente, poiché il liquido si forma nuovamente.

Il trattamento standard per questa patologia è la chemioterapia, che si può somministrare tramite via sistemica o agendo in modo diretto sulla cavità addominale o toracica.

Di recente sono state avviate, inoltre, delle cure sperimentali che si avvalgono di farmaci biologici e dell'immunoterapia. Questo tipo di approccio, però, non ha ancora dato dei risultati significativi.

Gli ultimi studi e le ricerche sul mesotelioma, però, stanno aprendo un filo di speranza grazie a nuove importanti prospettive terapeutiche.

👉🏻L'esperto risponde: Mesotelioma: l'intervento chirurgico in un anziano è consigliato?

Aspettativa di vita

Quando si parla di prognosi legata ai pazienti che vengono colpiti da mesotelioma bisogna sottolineare che, purtroppo, è infausta, come hanno evidenziato diversi specialisti che da anni si occupano di questo tipo di cancro.

Sebbene i trattamenti in ambito oncologico stiano facendo passi da gigante, nello specifico il mesotelioma si presenta come un tumore caratterizzato da una natura aggressiva e resistente a radioterapia e chemioterapia.

Questo è il motivo per cui i dati statistici sono negativi. La sopravvivenza media, dopo la diagnosi, il più delle volte non va oltre i 12 mesi.

👉🏻L'esperto risponde: Si può guarire dal mesotelioma?

 

La situazione è ancora più grave nei seguenti casi:

  • paziente di sesso femminile;
  • età avanzata.

In particolare, il mesotelioma peritoneale viene valutato come più aggressivo rispetto a quello pleurico. In questo caso, l'aspettativa di vita media è di poco più di 5 mesi.

Questo tipo di patologia colpisce maggiormente:

  • pazienti di sesso maschile;
  • soggetti anziani (anche se in rari casi si sono riscontrati casi in adolescenti e bambini).

Stesso discorso anche per il mesotelioma pericardico, la cui prognosi è molto breve soprattutto per l'area del corpo che viene colpita, cioè la membrana che riveste il cuore.

Soltanto nel caso del mesotelioma testicolare la prognosi è più lunga, con circa 23 mesi anche nel caso in cui il paziente non venga sottoposto a intervento chirurgico.

Rimozione sicura dell'amianto

Prevenzione

Per prevenire nel modo più efficace possibile il mesotelioma occorre evitare di esporsi all'amianto. Nel nostro Paese lavorare e utilizzare questo materiale è vietato dalla legge da più di trent'anni, precisamente dal 1992.

Data la sua pericolosità, la rimozione dell'amianto va affidata a delle aziende specializzate che, grazie all'uso di tecniche avanzate e personale appositamente formato, provvedono a eliminarlo in maniera corretta e, sopratutto, a norma di legge.

La prevenzione dal mesotelioma passa, in Italia, anche da appositi programmi di sorveglianza per i lavoratori che, per causa di forza maggiore, sono stati esposti all'amianto. Questo iter permette di informare le persone sui rischi che corrono operando a stretto contatto con questo materiale.

 

Revisione scientifica a cura di
Prof. Claudio Andreetti Chirurgo toracico

Data pubblicazione: 06 maggio 2024

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