Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
284048:
Quindi, Dr. Catania, mi sento di dire che fino a che c'è speranza giova sicuramente, offre un'opportunità diversa dal chiudersi in se stessi con la propria paura che paralizza la vita ma, e concludo, se anche la speranza venisse meno ... (beh, io non so ancora cosa farei personalmente!!) le storie di questo Blog parlano chiaro! E se non giovasse a noi, potrebbe giovare a chi resta!... Sempre che lei, Dr. Catania, lasci aperta questa opportunità.

CRistina ,
mi fa piacere replicare proprio a Lei che considero tra le più presenti malgrado le tante vicissitudini.
Secondo questa sua ipotesi allora a cosa servirebbe il blog ad esempio se ci riferiamo al al dr. Calì, dr. Bellizzi, Dr.ssa Lestuzzi se non si tiene conto di un impegno reciproco di Auto-Mutuo-Aiuto ? Ed al sottoscritto a cosa servirebbe ?
Saremmo tutti dei fessacchiotti altruisti ?

Ripeto ci sono tanti aspetti da considerare. Ne espongo uno solo perché lo reputo molto importante.

1) Abbiamo visto che orami stiamo raggiungendo i circa 120 utenti che sono intervenuti qui almeno una volta. Una dozzina hanno una presenza pressoché costante, Una quindicina incostante. Poi ci sono utenti che dichiarano di leggerci sempre, ma intervengono di rado. Di questi sento indirettamente "la presenza" perché intervengono interessati in altri miei blog.

2) Noi qui non ci occupiamo di arte culinaria, nel senso che abbiamo bisogno, parlando di paure, di sostenerci a vicenda e di sapere che siamo VIVI . Ci hanno turbato, ma non del tutto annichiliti le morti di alcune, ma abbiamo bisogno di avere rassicurazioni di vita di tutti gli altri.
Nella vita reale, vale
Qui ed in oncologia vale invece .
Ciò vuol dire che in un gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto oncologico rassicurare tutti è un dovere di AIUTO imprescindibile, anche semplicemente con un " non rompete gli zebedei perché ho da fare... scrivo per salutarvi tutti. tutti " almeno ogni 15 giorni (= tempi di vita persi : 10 minuti ogni 15 giorni....e che altruismo sarà mai !!!!!
Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Acc... Dottor Catania...
e mettiamoli, sti puntini sulle i!



Rosella ... con un sorriso!

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Non metto in discussione che il blog possa GIOVARE a qualcuno, ma ho sempre coltivato un sogno quando ho aperto il blog di AUTO-MUTUO- AIUTO virtuale
Appagare la mia vanità personale (=EGO) con una iniziativa ALTRUISTA

invitando qui non le pazienti che dai dati predittivi ce la farebbero con altissime probabilità di sopravvivenza, ma quelle che sono marchiate da una prognosi infausta, che tra le righe dell'omertà hanno ben colto e che avrebbero dovuto affrontare terapie lunghe e dolorose.

Questa , di oggi, è l'ultima invitata
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/541873-k-infiammatorio.html

Utente 132XXX
Utente 132XXX

Salve. Posso raccontare la mia storia?

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Altroché giovane amica pugliese

L'ho invitata io nell'
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/542210-informazione-su-referto.html

- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Bene arrivata, 132755!!!



Rosella

- Modificato da Rosella fiduciaria
Rossella
Rossella

Buongiorno a tutti, spero di trovare qui un aiuto che purtroppo non riesco a trovare altrove.
Ho 33 anni, ad agosto con autopalpazione ho riscontrato un nodulo al seno sinistro e, dopo accertamenti vari, ad inizio novembre mi è stato diagnosticato un carcinoma duttale infiltrante G3 (questo è l'unica cosa che è scritta sul referto istologico). Il nodulo è circa 10 mm. Il problema grave che mi trovo ad affrontare è che al momento della diagnosi stavo allattando la mia bambina di 16 mesi e non mi operano finché il latte non sarà andato via. Ho interrotto bruscamente (prendendo anche le pastiglie) ma mi è stato detto che il latte può rimanere lì anche per mesi... Possibile che non sia possibile intervenire in nessun modo? Mi devo dunque rassegnare e aspettare che il tumore abbia il tempo di ingrandirsi e diffondersi? Ho paura che questo allattamento prolungato sia la mia condanna... Grazie a chiunque potrà rispondermi magari con una esperienza simile che possa darmi un po' di speranza...

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
429208:
Grazie a chiunque potrà rispondermi magari con una esperienza simile che possa darmi un po' di speranza...

Intanto benvenuta !

ci sono esperienze analoghe alla sua.
Francesca alla sua stessa età addirittura era in gravidanza quando è stata formulata la diagnosi di tumore.
429208 (lombardia) ci può scrivere il suo nome ? Resterà anonima e se non se la sente può comunque presentarsi con un nome fasullo.
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
429208:
Ho paura che questo allattamento prolungato sia la mia condanna...

Comunque dovremmo saperne di più su quanto ci descrive.
L'allattamento al seno fa bene ai neonati, perchè fortifica il loro sistema immunitario e li protegge da allergie e infezioni, e fa bene anche alle mamme per varie ragioni. Una su tutte, protegge dal cancro al seno, ce lo hanno detto già alcuni studi scientifici. Quello che finora non si sapeva, però, è che l'allattamento materno garantisce anche una migliore prognosi per le donne malate di cancro e riduce il rischio di recidiva.

È quando dimostra uno studio condotto dai ricercatori del Kaiser Permanente: le donne con una diagnosi di carcinoma mammario che avevano in passato allattato al seno i figli mostrano un rischio più basso di recidive e di morte. L'effetto protettivo è risultato più forte nelle donne che avevano allattato più a lungo e soprattutto per i tumori di particolari sottotipi genetici, tra cui quello più comunemente diagnosticato, il luminale A.

«È la prima volta che si esamina il ruolo dell'allattamento nella ricorrenza del cancro, e per sottotipo di tumore», spiega Marilyn Kwan, autrice principale dello studio.
Lo studio, pubblicato sul Journal of National Cancer Institute, ha coinvolto 1.636 donne con cancro al seno che attraverso un questionario hanno raccontato la loro storia di allattamento al seno.
I risultati evidenziano i maggiori benefici di questa pratica naturale nelle pazienti affette da tumori luminali A, un sottotipo che comprende i carcinomi ormono-sensibili come quello ER+, molto comuni e tra i più curabili. Non è stata trovata alcuna associazione significativa, invece, nelle donne affette da altri sottotipi di tumore al seno.

Oltre a un rischio di recidiva del tumore ridotto del 30%, i ricercatori hanno trovato che le donne con una storia precedente di allattamento al seno avevano anche il 28% di probabilità in meno di morire a causa della malattia. La protezione era tanto più forte quanto più lungo era stato l'allattamento al seno: nelle donne che avevano allettato per almeno sei mesi, il rischio di recidiva era più basso del 37% e quello di morte del 39%.
Le ragioni di questo effetto protettivo potrebbero risiedere nella riduzione dei livelli di estrogeni dovuta alla mancanza del ciclo mestruale, secondo lo studio. «Le donne che hanno allattato hanno maggiori probabilità di sviluppare il luminale A, un sottotipo di cancro al seno che è meno aggressivo, e l'allattamento al seno può creare un ambiente molecolare che rende il tumore più sensibile alla terapia anti-estrogeno
Rossella
Rossella

Grazie Dottore per la veloce risposta. Io mi chiamo Rossella e purtroppo non ho nessuna informazione in più sul mio tumore se non quelle che ho già scritto. Vivo nell'incertezza più completa di quello che sarà di me e non sapere una data certa almeno per l'intervento mi distrugge. Il chirurgo oncologo ritiene che la presenza di latte al momento dell'intervento possa determinare un alto rischio di infezione e quindi vuole posticipare l'intervento... ma di quanto? Nessuno mi ha dato risposte... Dopo l'intervento saprò quanto è esteso il tumore e se è già in giro (linfonodi), saprò che terapie sono meglio per me e avrò la sensazione di avere iniziato le cure... Ora invece questa attesa mi fa sentire sempre più ammalata e impotente di fronte al tumore che ogni giorno diventa più pericoloso. Se Francesca leggesse e potesse raccontarmi la sua esperienza forse mi sentirei meno sola di fronte a questa cosa enorme che devo affrontare...

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Rossella:
Se Francesca leggesse e potesse raccontarmi la sua esperienza forse mi sentirei meno sola di fronte a questa cosa enorme che devo affrontare...

Lo farà senz'altro !
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Rossella:
Il problema grave che mi trovo ad affrontare è che al momento della diagnosi stavo allattando la mia bambina di 16 mesi e non mi operano finché il latte non sarà andato via. Ho interrotto bruscamente (prendendo anche le pastiglie) ma mi è stato detto che il latte può rimanere lì anche per mesi...

Con la terapia e con l'interruzione dell'allattamento quale è il risultato oggi ?
Rossella
Rossella
salvocatania
Ho interrotto l'allattamento da circa 10 giorni. I seni mi sembrano abbastanza sgonfi e tornati alle dimensioni pre-gravidanza. Non sento più il latte accumularsi, cioè quella classica sensazione di tensione che avevo quando saltavo un paio di poppate di fila. Ma se schiaccio il seno, il latte esce ancora... Aspetterò ancora qualche giorno ma inizio a perdere la speranza che sia questione di giorni... Spero che ad un certo punto il mio chirurgo decida di operarmi lo stesso anche se con aumentato rischio di infezioni. Io so che ho un tumore maligno aggressivo, quanto posso ancora aspettare? (la domanda è retorica, lo so che non posso più aspettare, però nessuno mi parla di alternative..)

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