Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
salvocatania
ANNINA

per per tutti

e
Va..le
Cecilia 1360:
ladybug io penso che noi che da quando abbiamo scoperto il k....paradossalmente siamo più fortunate xche x noi i controlli sono più a stretto giro...quindi qualsiasi cosa possiamo gestirla...e penso che abbiamo le stesse probabilità delle persone " sane " di riavere qualcosa....come dico sempre...l anestesista dell ieo....mi disseche tra tutti i problemi questo del seno è il più semplice e gestibile di tutti

Cara Cecilia, ti stimo molto e di solito mi ritrovo pienamente nelle tue parole.
Ma questa volta no, non mi sento fortunata. In questo momento odio profondamente questa malattia, e l’idea di dover fare controlli ogni sei mesi mi pesa tantissimo.
Sì, so di essere fortunata ad avere accesso alle cure, e lo riconosco. Ma anche curarsi, a volte, è qualcosa che fatico a sopportare.
Va..le
CeciliaScusami Cecilia, non ce l’ho con te, anzi. Ti stimo davvero tanto e ti sono grata perché sei sempre stata di grande aiuto e sostegno.
Capisco in parte quello che vuoi dire, ma per me, in questo momento, la fortuna è un’altra cosa.
Forse sto solo attraversando un periodo difficile e faccio più fatica ad accettare tutto questo.
Cate86
Va..le
🫂
Tati

Ciao a tutti

Anna76
Annina Fiduciaria Tantissimi auguri!!!!! 🎂

Cecilia 1360
Va..le:
Cara Cecilia, ti stimo molto e di solito mi ritrovo pienamente nelle tue parole.
Ma questa volta no, non mi sento fortunata. In questo momento odio profondamente questa malattia, e l’idea di dover fare controlli ogni sei mesi mi pesa tantissimo.
Sì, so di essere fortunata ad avere accesso alle cure, e lo riconosco. Ma anche curarsi, a volte, è qualcosa che fatico a sopportare.

va..le ti capisco ....certo che la fortuna è altro...ci mancherebbe...ma nella sfortuna di avere avuto sto k....siamo fortunate di averlo avuto al seno perché abbiamo accesso a molte cure( questo intendo dire)...ma x carità capisco che riaffrontare tutto è pesante...anche x me è stato pesante e pensare ai controlli mi mette paura
- Modificato da Cecilia 1360
Marinella49
Marea bellissimo racconto questo è amore
Va..le
Cecilia 1360
salvocatania
Triplogianna85:
In lista d'attesa a Savona da 4 anni per un intervento


https://www.tgcom24.mediaset.it/2025/video/-io-in-lista-d-attesa-da-4-anni-per-un-operazione-la-storia-di-carlo-alberto_104779853-02k.shtml

"Gli operatori mi hanno suggerito di andare nel privato", racconta

Dovrebbe tornare di moda la vergogna

https://www.savonanews.it/2025/10/10/leggi-notizia/argomenti/politica-2/articolo/la-denuncia-di-casella-avs-oltre-quattro-anni-di-attesa-per-un-intervento-chirurgico-nella-san.html

Ma queste notizie non interessano a nessuno perchè


L'indifferenza è più colpevole
della violenza stessa.
L’indifferenza racchiude la chiave
per comprendere la ragione del male,
perché quando credi che una cosa
non ti tocchi, non ti riguardi,
allora non c’è limite all’orrore.
L'indifferenza non è un inizio,
è una fine e, quindi,
l'indifferenza è sempre l'amica del nemico,
perchè avvantaggia l'aggressore,
tumore , manipolatore o dittatore,
mai la sua vittima,
il cui dolore si amplifica
quanto più si sente dimenticata.

In effetti queste notizie non fanno neanche più notizia, mentre potremmo fare molto mettendo da parte la diffusa INDIFFERENZA

https://www.notizie.com/2025/09/16/liste-dattesa-infinite-quasi-6-milioni-di-italiani-hanno-rinunciato-a-curarsi-il-pd-violata-la-costituzione-fdi-da-anni-manca-un-piano-sanitario/

(*) Campagna contro l'indifferenza x EGO-altruisti

So bene quanto questo tema sia "INDIFFERENTE"
per la maggioranza della gente perchè
siamo talmente delusi dal potere,
e al tempo stesso persuasi della nostra impotenza,
da avere smesso di credere
che un nostro gesto sia in grado
di cambiare le cose piccole,
figuriamoci quelle grandi

https://www.senosalvo.com/infobesita.htm


L'INDIFFERENZA

Le relazioni muoiono nella trascuratezza ,
nell'incomunicabilità e nella indifferenza,
non nelle discussioni e nemmeno nei dissidi.

L'indifferenza è più colpevole
della violenza stessa.
L’indifferenza racchiude la chiave
per comprendere la ragione del male,
perché quando credi che una cosa
non ti tocchi, non ti riguardi,
allora non c’è limite all’orrore.
L'indifferenza non è un inizio,
è una fine e, quindi,
l'indifferenza è sempre l'amica del nemico,
perchè avvantaggia l'aggressore,
tumore , manipolatore o dittatore,
mai la sua vittima,
il cui dolore si amplifica
quanto più si sente dimenticata.

(Salvo C.omplicazioni )

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/8973-uomini-ominicchi-e-cancer-ghosting.html
Adsc3
ladybug
Ciao lady si mi sono letta i vari criteri anche perché ne abbino già parlato sul blog . Ma mi chiedo come mai diciamo non venga data la possibilità anche a chi non ha quelle caratteristiche specifiche ma comunque ha avuto un tumore biologicamente aggressivo ( tipo solo estrogeni ki67 alto e g3)
Dato che i riscontri positivi sono molto soddisfacenti per chi fa uso combinato di terapia ormonale e ( rinociclib) o altro . 😘
salvocatania

Allego qui per Angy che non conosce altre pazienti che praticano la sua stessa terapia (sacituzumab govitecan)



Non si ferma la ricerca sul tumore al seno triplo metastatico, la forma a prognosi maggiormente sfavorevole. Nuove evidenze confermano un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione della malattia grazie ad uno specifico Adc. Tra i nuovi studi sul tumore al seno triplo negativo metastico, presentati al congresso annuale che si sta svolgendo a Berlino della Società europea di oncologia medica (Esmo), fa parte lo studio di fase 3 Ascent-03, i cui risultati dimostrano un miglioramento clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione di malattia con l’anticorpo coniugato sacituzumab govitecan rispetto a chemioterapia come trattamento di prima linea dei pazienti con tumore della mammella triplo negativo metastatico (Tnbc) non candidati al trattamento con immunoterapia.
Questi risultati presentati all’Esmo sono stati pubblicati contemporaneamente sul The New England Journal of Medicine. Lo studio ha evidenziato una riduzione del 38% del rischio di morte o di progressione di malattia e la sopravvivenza libera da progressione è risultata di 9,7 mesi rispetto a 6,9 mesi con chemioterapia standard. Si tratta di un risultato significativo dato che non si sono verificati progressi clinici per oltre 20 anni per questa popolazione di pazienti.

“Le donne con tumore della mammella triplo negativo metastatico non eleggibili all’immunoterapia presentano una prognosi sfavorevole, con opzioni terapeutiche limitate e una rapida progressione di malattia – spiega Giuseppe Curigliano, presidente eletto Esmo -. Sacituzumab govitecan, il primo farmaco anticorpo coniugato diretto contro la proteina Trop-2, si è già dimostrato efficace nel migliorare la sopravvivenza sia nel tumore della mammella metastatico triplo negativo che in quello Hr+/Her2-, la forma più diffusa di carcinoma mammario. I risultati dello studio Ascent-03, che ha valutato sacituzumab govitecan rispetto alla chemioterapia tradizionale come trattamento di prima linea del tumore della mammella metastatico triplo negativo, ampliano le prospettive di utilizzo di questa terapia in un setting di pazienti che presenta bisogni clinici ancora insoddisfatti. La capacità di sacituzumab govitecan di ritardare la progressione di malattia rappresenta un importante progresso terapeutico per questa popolazione di pazienti, stabilendo un potenziale nuovo standard di cura”.

“Nel 2024, in Italia, sono stati stimati quasi 53.700 nuovi casi di carcinoma della mammella – afferma Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom Associazione italiana oncologia medica -. La forma triplo negativa rappresenta circa il 15% di tutti i casi di tumore del seno. È una delle più gravi e aggressive e, da sempre, fra le più difficili da trattare. Negli ultimi anni, lo scenario terapeutico è però in costante evoluzione anche in questo tipo di neoplasia e l’innovazione sta portando risultati importanti, come evidenziato nello studio Ascent-03”.

Sacituzumab govitecan di Gilead Sciences è un anticorpo farmaco coniugato diretto a Trop-2. Trop-2 è una proteina di superficie cellulare altamente espressa in diversi tipi di tumore, tra cui oltre il 90% dei tumori del seno e del polmone. Le cellule del Tnbc non presentano invece recettori – cui i farmaci antitumorali si legano per agire contro le cellule cancerose – degli estrogeni e del progesterone e hanno un’espressione di Her2 limitata. Da qui la definizione di ‘tumori tripli negativi’.

Il tumore del seno triplo negativo (Tnbc) – secondo gli esperti – colpisce in modo sproporzionato i giovani, le donne in pre-menopausa e le donne nere e ispaniche. La neoplasia ha un’alta probabilità di recidiva e di metastasi rispetto agli altri tipi di tumore del seno. Il tempo medio alla recidiva metastatica per il Tnbc è di circa 2,6 anni rispetto a 5 anni per gli altri tipi di tumore del seno, e il relativo tasso di sopravvivenza a cinque anni è molto più basso. Nelle donne con Tnbc metastatico, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è del 12%, rispetto al 28% per quelle con altri tipi di tumore del seno.

“Ascent-03 è il secondo studio di fase 3 con un regime basato su sacituzumab govitecan che mostra una sopravvivenza libera da progressione superiore a chemioterapia in prima linea del Tnbc metastatico, evidenziando il suo potenziale di migliorare i risultati dei pazienti con opzioni terapeutiche limitate – dichiara Dietmar Berger, MD, PhD, Chief Medical Officer, Gilead Sciences -. Con questi risultati potenzialmente in grado di cambiare la pratica clinica, sacituzumab govitecan è destinato a trasformare il panorama terapeutico in prima linea del Tnbc metastatico, offrendo una necessaria alternativa alla chemioterapia”.

Savi
Va..le:
Capisco in parte quello che vuoi dire, ma per me, in questo momento, la fortuna è un’altra cosa.
Forse sto solo attraversando un periodo difficile e faccio più fatica ad accettare tutto questo.

Io per il momento la penso come Cecilia, ma come non comprenderti Va..le. È la seconda volta, è il momento, è la chemio, il fatto che ieri eri una pezza o semplicemente perché siamo persone diverse. Tutto ci sta. Ma molto probabilmente quando finirà, guarderai i tuoi meravigliosi figli è dirai lo stesso. Poi sinceramente, Cecilia ha fatto chemio e le ha superate bene. Io quando vedo voi, a volte mi dico: grazie al ca.. che parlo cosi, cosa avrei pensato se avessi avuto un tumore piu pesante? partono lo stesso tanti pensieri contrastanti, e ancora sensi di colpa. Ma colpa di cosa? Già che siamo donne, e per natura siamo complicate, poi ci si mette anche il cancro a farci venire questa tempesta di emozioni.
Ma alla fine l’importante é il risultato! Vaffa lo stronzo ed evviva la vita!
Adsc3
salvocatania
Grazie doc per gli approfondimenti . Nel caso che le ho illustrato non può essere aggiunto niente oltre la terapia ormonale ? Dato che aiuta molto ad evitare le recidive ?
Grazie
Adsc3
Savi
Savi io la
Penso come vale . Nel senso che dipenda dal tipo di diagnosi tumorale al seno . Perché se ti è successo già più di una volta , ed è pure birichino , beh è normale non essere tanto contenti , un po’ più spaventati e preoccupati .
Per me per esempio se devo immedesimarmi , è inevitabile pensare che se devo fare ad esempio solo terapia ormonale , oppure Solo un. Ciclo di radio , o ancora 4 chemio , e un po’ più “ facile” pensarla così . Ma
Chi deve fare un percorso più impegnativo , non solo per il percorso in sé per sé , capisci che lo fai perché rispetto ad altri casi è più “ complicato “.
Spero di essermi spiegata .
A prescindere in generale quando si ha una diagnosi e’ bella tosta mandarla giù . Ma abbiamo capito qui sul blog che una volta intraprese le cure si sente meglio perché ci si affida a medici che vogliono di certo il bene del paziente . 😘😘😘
- Modificato da Adsc3

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