Diverticoli: cosa sono, come riconoscerli e quando preoccuparsi
A cura di: Dr. Andrea FavaraIndice
Cosa sono i diverticoli?
I diverticoli sono delle estroflessioni, delle piccole sacche che si formano in un viscere cavo quindi in particolare nell'uomo riguardano tutto il tubo digerente dalla bocca all'ano. Si localizzano più frequentemente in alcune sedi e in particolare nell'intestino o meglio nel sigma, in uno dei tratti del grosso intestino.
In questa sede in realtà non sono dei veri e propri diverticoli, ma sono degli pseudo diverticoli perché ciò che si estroflette non è tutta la parete diverticolare, ma solo alcuni strati della parete del viscere. I punti di cosiddetta minore resistenza, in questo punto si formano i diverticoli.
I diverticoli sono estremamente frequenti nella popolazione, nel senso che nei cinquantenni son presenti in quasi il 50% della popolazione, fino ad arrivare nei settantenni ad una incidenza nella popolazione superiore al 70%.
È importante però distinguere condizioni molto diverse che spesso vengono confuse tra loro.
Che differenza c'è tra la diverticolite e la diverticolosi?
La sola presenza di diverticoli si definisce diverticolosi ed è quella condizione estremamente frequente che è asintomatica, ovvero una persona non sa di avere i diverticoli a meno che esegua degli accertamenti che ne dimostrano la presenza.
Quando compaiono dei sintomi si parla di malattia diverticolare.
Se invece il tratto di intestino interessato dai diverticoli si infiamma ovvero si forma un'infiammazione acuta dei diverticoli, si parla di diverticolite che è una condizione ben diversa dalla diverticolosi e dalla malattia diverticolare.
Infine, quando questa diverticolite si complica in qualche modo per degli altri avvenimenti che si possono verificare, si parla di diverticolite complicata. Quindi è importante sapere esattamente di cosa stiamo parlando perché queste condizioni sono estremamente diverse tra loro.
Quali cibi evitare in caso di diverticoli?
Per fortuna la stragrande maggioranza di persone con diverticoli non ha alcun sintomo e non avrà mai né una malattia diverticolare, né tantomeno una diverticolite che riguarda, invece, il 4-5% delle persone portatori di diverticoli.
Esistono però una serie di falsi miti o di convinzioni sulla malattia diverticolare che purtroppo sono estremamente diffusi, ma non hanno alcun fondamento nelle letterature scientifiche.
Uno riguarda ad esempio l'alimentazione, ovvero si ritiene e si consiglia a torto di limitare la dieta in presenza di diverticoli a contenuto di fibre basso, alto, variabile, eliminare determinati alimenti, eliminare alimenti che contengono noci, semi, semini o ingredienti di questo tipo.
Per approfondire:Diverticoli: noci, semi e semini fanno bene al colon
In realtà, ciò che è importante ricordare è che in presenza di malattie diverticolare è importante avere un intestino regolare, ovvero evitare sia stipsi sia diarrea che potrebbero rendere la malattia diverticolare sintomatica, ma non è assolutamente indicata alcuna limitazione dietetica e non vi è alcuna evidenza che evitare alcuni alimenti riduca la possibilità che i diverticoli si infiammino.
Quindi sostanzialmente le indicazioni dietetiche nella malattia diverticolare non hanno alcun razionale, a meno che ovviamente si voglia trattare una stipsi o una diarrea associata, ma queste sono condizioni diverse indipendenti dalla presenza di diverticoli.
👉🏻L'esperto risponde: La stipsi può causare i diverticoli?
Quali disturbi possono dare i diverticoli?
Non necessariamente i diverticoli si associano ad alterazioni dell'alvo, nel senso che la stipsi può essere associata alla malattia diverticolare, ma non è né la causa né la conseguenza ma semplicemente una condizione associata.
Quindi esiste la possibilità che i diverticoli siano presenti sia con un intestino regolare sia con delle alterazioni dell'alvo, che invece vanno corrette ma non dipendono né sono la causa della malattia diverticolare.
Come curare i diverticoli?
Diverticolosi e malattia diverticolare
La diverticolosi, ovvero la presenza di diverticoli asintomatica, non richiede alcun trattamento.
La malattia diverticolare, invece, può trarre beneficio da alcune terapie farmacologiche soprattutto in funzione dei sintomi, perché non necessariamente i sintomi sono sempre gli stessi: dolore addominale, alterazioni dell'alvo.
E, soprattutto, è importante riconoscere i sintomi che dipendono dall'eventuale presenza di diverticoli, da quelli che invece possono dipendere da una patologia associata come, ad esempio, una colite di altra natura o una sindrome dell'intestino irritabile.
Quindi la terapia della malattia diverticolare va personalizzata in funzione dei sintomi o delle eventuali patologie associate.
Diverticolite
Diverso è il discorso per la diverticolite. La diverticolite è un'entità ben definita che va definita e classificata secondo precisi criteri, il cui trattamento può variare molto in funzione della gravità e può prevedere:
- limitazioni dietetiche
- terapie farmacologiche
- la necessità di somministrazione di antibiotici
- in alcuni casi trattamenti più o meno invasivi, che possono essere dei drenaggi quando si formano delle raccolte ascessuali, degli interventi quando l'intestino si perfora in uno o più punti oppure sanguina per la presenza di diverticoli.
Quindi la diverticolite, soprattutto quando è complicata, richiede dei trattamenti molto specifici e codificati che dipendono sostanzialmente dalla gravità del quadro e dalle caratteristiche del paziente.
Come accorgersi dei diverticoli?
La diagnosi di diverticoli spesso è casuale, nel senso che magari una persona esegue una colonscopia per la prevenzione del tumore dell'intestino e l'endoscopista si accorge e descrive la presenza di diverticoli che non hanno dato alcun sintomo. A volte il paziente esegue altri accertamenti, come una TAC dell'addome con mezzo di contrasto per altre patologie e il radiologo descrive la presenza di diverticoli.
Oppure in presenza di sintomi ovvero di malattia diverticolare o diverticolite vengono prescritti alcuni accertamenti e in particolare quelli endoscopici, ovvero la colonscopia, e quelli radiologici, ovvero la TAC o la risonanza magnetica dell'addome, che possono dimostrare sia la presenza di diverticoli sia l'eventuale presenza di complicanze legate ai diverticoli stessi.
Perché si formano i diverticoli?
La malattia diverticolare è una condizione multifattoriale, nel senso che diversi elementi concorrono al loro sviluppo. Sicuramente vi è una predisposizione genetica, vi sono delle importanti differenze geografiche e vi sono fattori legati all'alimentazione ed alcune attività quali ad esempio la sedentarietà, l'attività fisica.
Il nostro paese, l'Italia, è un paese a incidenza medio-alta quindi è considerato un paese dove la malattia diverticolare è piuttosto frequente mentre alcune aree dell'Africa, alcuni paesi orientali sono a bassa incidenza. Questo probabilmente è conseguenza sia delle differenze genetiche sia delle diverse abitudini alimentari.
Per approfondire:I diverticoli possono trasformarsi in tumore?
I diverticoli sono pericolosi?
I diverticoli non devono spaventare perché sono una condizione estremamente frequente, nella stragrande maggioranza dei casi asintomatica e nella stragrande maggioranza dei casi che non evolverà in una delle sue forme complesse che abbiamo descritto prima.
Quindi la semplice presenza di diverticoli non deve porre particolare preoccupazione o limitazioni alla persona che ne soffre.
È importante però in presenza di sintomi o nei rari casi in cui si sviluppano le complicanze, valutare immediatamente il quadro, confermare la diagnosi e sottoporsi al trattamento più indicato per il tipo di situazione che si è verificata.
Per approfondire:Tutto sui diverticoli