Dubbi esistenziali

Salve vi scrivo per chiedere un parere psicologico a chiunque vorrà rispondere a un dubbio che mi è comparso da diverso tempo non so come e che mi sta letteralmente massacrando.
Riguarda il tema delle relazioni sociali: esistono studi che asseriscono che l'uomo è nato col bisogno intrinseco di creare ed intrattenere relazioni sociali o interpersonali che vanno oltre quelli della famiglia, mi riferisco all'amicizia, al senso di appartenenza ecc.?
Il fatto è che ho profondi timori che gli esseri umani possano vivere anche senza la "connessione" con altri esseri viventi e questo pensiero mi crea notevoli disagi perché mette in discussione alcune certezze che ho necessità di avere. Insomma secondo voi l'essere umano nasce e continua anche in età adulta (ho 34 anni io) ad avercelo questo bisogno di socialità che "esce" dalla semplice relazione con la famiglia e che va ad interessare altri esseri viventi?
Vi chiedo quindi cosa ne pensate voi specialisti nella conoscienza della mente in quanto psicologi/psicoterapeuti. Il dubbio è da intendersi senza manifestazioni patologiche come disturbi della personalità e affini.
Vi ringrazio per le risposte che vorrete fornirmi atte a soppiantare questo senso di incertezza che mi pervade.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..questo pensiero mi crea notevoli disagi perché mette in discussione alcune certezze che ho necessità di avere..<<
quali sono le certezze di cui ha bisogno?
Come mai è interessato a questo tema?
Ha difficoltà nel relazionarsi con gli altri (amici, conoscenti, partner ecc.)?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve,
la ringrazio per avermi risposto.
La certezza di cui sento di avere il bisogno è appunto il sapere se l'essere umano in generale, dove non ci sono problemi psicologici, ha intrinsecamente il bisogno di relazioni sociali, di connettersi agli altri e se la scienza conferma ciò: il fatto è che ho il timore di non avere più necessità di relazioni sociali e la cosa purtroppo non so come mai, mi spaventa perché temo di isolarmi o di compromettere qualitativamente la mia cerchia di conoscenze. E' un po' come quei soggetti che dentro di loro hanno timore di diventare gay o di fare del male a qualcuno, tanto per fare un esempio.
Ho avuto difficoltà a relazionarmi con gli altri in generale, causa timidezza e paura di non saperci fare molto; in passato sono stato solo ma oggi da qualche anno a questa parte ho dei conoscenti con i quali esco e mi vedo anche se non in maniera continuativa.
Il fatto è che se so che anche la scienza è dalla mia parte diciamo così, mi sento più forte e motivato ad elevare e condurre le relazioni che ho, a spendermi per esse e a non lasciarle inaridire.
[#3]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..se so che anche la scienza è dalla mia parte diciamo così, mi sento più forte e motivato..<<
non è importante la conferma scientifica, ma quello che lei sente in relazione al rapporto con gli altri.

Il fatto di essere in sovrappeso potrebbe ricollegarsi a queste sue difficoltà, perché talvolta i chili di troppo possono essere una "barriera" di sicurezza nei confronti del mondo esterno. Forse una consulenza psicologica potrebbe esserle utile.

>>E' un po' come quei soggetti che dentro di loro hanno timore di diventare gay o di fare del male a qualcuno..<<
si riferisce a qualcosa di simile a un'idea ossessiva?






[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve,
si credo che la cosa si possa ricondurre simile ad un'idea ossessiva, necessito di avere questa conferma perché sento che la mia vita può ripartire in quanto ora sono bloccato dal timore: il timore di non desiderare più di essere socievole, di non desiderare più uscire per vedere le pesone che conosco; il sovrappeso non lo sento come un problema, anzi non mi inibisce per nulla, credo che non c'entri.
[#5]
Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
La Psicoterapia della Gestalt delle origini sostiene che l’individuo e l’ambiente formano una totalità in perenne interscambio e dà massimo rilievo alla loro correlazione nella valutazione del comportamento umano. L'elemento caratterizzante tale rapporto é il contatto, fonte di crescita e di cambiamento.
Il buon funzionamento della persona può essere valutato dalla qualità del contatto, ossia, dalla capacità dell'individuo di esprimersi con persistenza e chiarezza all'interno di un ambiente che suscita interesse e risponde in forma non prevedibile ai suoi bisogni.
http://www.sigroma.com/SIGnature/online_07.pdf

Saluti

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/