Un carcinoma mammario

Gentilissimi Dottori,
mia madre di 63 anni è stata operata (quadrantectomia e dissezione ascellare) per l'asportazione di un carcinoma mammario.
la diagnosi è la seguente:
Carcinoma duttale infiltrante G3, associato a carcinoma intraduttale ad alto grado
ER neg PgR neg Ki67: 20% HER2: neg
pT1c (1,2 cm)
N+ (8/17)

La diagnosi istologica è la seguente:
Carcinoma duttale infiltrante G3 sec. Elston Ellis con alcune isole di carcinoma intraduttale ad alto grado a tipo comedocarcinoma con necrosi; discreto infiltrato linfoide intra e peritumorale; diametro della lesione 1,2 cm, presenza di invasione linfatica, assenza di invasione peritumorale.
Margini di resezione su tessuto sano.
Metastasi massiva a 7 su 16 linfonodi esaminati.

Ora inizierà la chemioterapia con FEC X4 ---> TAXOLO x12
Radioterapia : mammella e sovraclaveare

Ha eseguito TAC total body, scintigrafia ossea ed è tutto negativo
I marcatori CEA e ca15-3 sono nella norma

L'oncologo ha parlato di triplo negativo e di un tumore piuttosto aggressivo,
Ho fatto delle ricerche e non mi sembra che il quadro sia molto favorevole, vorrei una Vs. opinione sulla terapia e sui passi da fare dopo questa.
Vi ringrazio anticipatamente.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Diciamo che si tratta di un quadro con un rischio maggiore rispetto ad altre categorie per la presenza di alcuni fattori che noi medici chiamiamo "prognostici"(G3, Linfonodi >4) e alcuni fattori "predittivi" cioè che predicono una relativa ridotta risposta ad alcune terapie(ER neg PgR neg HER2: neg). Ma bisogna ricordare che con la chirurgia la malattia è stata eradicata completamente nella sua componente macroscopica e sua madre al momento è guarita. Le terapie che seguiranno hanno la finalità di ridurre al minimo il rischio di ricomparsa di malattia. La chemioterapia e la terapia farmacologica avranno lo scopo di ridurre soprattutto le metastasi a distanza. La radioterapia invece è indicata dopo la chemioterapia per ridurre il rischio di recidiva loco-regionale. Con questo duplice approccio post-operatorio, sebbene faticoso, si ottimizzano le prospettive di continuare a vivere"liberi da malattia", cioè guariti dal tumore.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2021
Ex utente
Grazie Dr. Alongi per la Sua cortese risposta.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2021
Ex utente
Gentili Dottori,
mia madre in questi mesi ha effettuato la chemioterapia come proposto, quindi 4 FEC e proprio oggi ha eseguito l'ultima chemio di Taxolo (domani inizierà le sedute di radioterapia).
Ieri ha rifatto il dosaggio dei marcatori tumorali e questi sono i risultati:
CEA : 1 (max 5)
CA 15.3 : 20,9

a giugno 2011 prima dell'operazione, i marcatori erano:
CEA : 0,50
CA 15.3 : 10,5

Il fatto che siano raddoppiati può essere indice di una ripresa della malattia?
Ha eseguito visita senologia ed è tutto nella norma. Le sono state prescritte TAC ma da fare entro giugno, mentre mammografia ed ecografia mammaria entro settembre.
Forse è il caso di anticiparle come tempi?
Vi ringrazio per la Vs. cortese risposta.
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