Estrarre o non estrarre dente deciduo?

buongiorno,
sono qui a scrivervi perché ho dei fortissimi dubbi sulla strada da intraprendere con i denti di mia figlia di 13 anni poiché, pur fidandomi dell'ortodonzista con cui ho intrapreso la cura, sono discorde su una delle opzioni prospettatemi. Mia figlia ha dei problemi sull'arcata superiore pertanto ha già messo un apparecchio interno al palato e un apparecchio fisso sui denti esterni.Da un lato ha un canino incluso in posizione palatale per il quale è necessario uno scappucciamento con successivo riposizionamento del canino in arcata (e su questo non ho dubbi sulla strada da intraprendere),; sull'altra arcata ha una agenesia dell'incisivo laterale per cui il canino definitivo si è messo al posto dell'incisivo laterale e il canino di latte, con una sua bella radice, a dire dallo stesso dentista, è rimasto nella sua posizione originaria. Il dentista ritiene che sia necessario, al fine di garantire una perfetta simmetria dei denti, di togliere il canino deciduo, spostare il canino definitivo al suo posto, mettere un maryland bridge in attesa di fare un impianto a 19 anni. Onestamente ho dei forti dubbi su questo poiché , dovendo già lavorare sull'altra arcata con lo scappucciamento, andarsi a cercare altri problemi, estraendo un dente sano e ben radicato, per spostarne l'altro, per mettere il ponte ( che magari non dura dai 14 ai 19 anni), per fare poi l'impianto, sia superfluo, ulteriormente dispendioso su un preventivo che vi lascio immaginare già costoso e andando a manovrare già a tredici anni su un'arcata laddove è stato raggiunto un suo equilibrio, con denti invertiti ma che si chiudono perfettamente tra di loro. Ritengo che sarebbe meglio conservare finché dura il dente deciduo ( che ho letto può durare fino a trenta anni) e poi quando cadrà, fare l'impianto nel punto in cui si è liberato lo spazio. Penso che il fatto che ci sia il canino ( il quale si potrebbe anche limare)al posto dell'incisivo laterale non sia così compromettente dal punto di vista estetico. Voi cosa ne pensate, ho bisogno di sentire altre opinioni visto che mia figlia da adolescente quale è, ha paura che il suo sorriso resti deturpato a causa dell'asimmetria tra le due arcate. Vi ringrazio in anticipo e vi auguro una buona giornata
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
Gentile utente un piano di trattamento ortodontico è la risultante di uno studio del caso basato su esame clinico, tracciato cefalometrico, studio dei modelli ecc.
Il suo discorso in linea teorica potrebbe essere condivisibile ma su tanti aspetti non ci è possibile pronunciarci in quanto on line mancano totalmente gli elementi che ho sopra elencato indispensabili per fare lo studio del caso.
Possiamo provare però ad introdurre nel suo discorso un paio di elementi che potrebbero essere importanti da valutare e ai quali magari un paziente può non pensare:
1- nel lato dove è presente il canino deciduo l'occlusione alla fine del trattamento sarà un'occlusione corretta? Se la risposta è no: è conveniente sottoporre la ragazza ad un trattamento ortodontico per poi ritrovarsi con una occlusione non corretta?
2- l'estetica con il canino al posto del laterale è soddisfacente? Lo sarà anche quando sua figlia sarà più grande? Magari l'estetica di domani non soddisferà più quella che sarà una giovane donna (ed oggi è una ragazzina che magari considera secondario questo aspetto) e la costringerà ad intraprendere un nuovo trattamento ortodontico.
3- il canino da latte andrà bandato? Porterà cioè un bracket che lo collegherà all'apparecchio ortodontico? In tal caso lo spostamento che subirà causerà un più che probabile riassorbimento radicolare che potrebbe abbreviare la vita in arcata dello stesso dente... E' possibile cioè che al termine del trattamento sua figlia si ritrovi con il canino permanente al posto del laterale e senza deciduo. Che fare a quel punto?

Questi son i primi elementi di riflessione che mi son venuti in mente, probabilmente ce ne sono molti altri.

Il discorso in tutti i suoi pro e contro va affrontato tenendo presenti le possibili variabili e criticità con l'ortodontista che segue sua figlia.
Se il suo piano di trattamento non la convince appieno probabilmente è opportuno far eseguire lo studio del caso anche a qualche altro ortodontista che potrà formulare un suo piano di trattamento.

Nella speranza di non averla confusa ulteriormente la saluto con cordialità.

Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto ringrazio per la solerzia.
1) i denti sono solo invertiti ma chiudono il sorriso
2) Il canino definitivo al posto dell'incisivo laterale ha una forma gradevole, ovviamente è appuntito e un po' più largo rispetto un incisivo laterale. Per questo mia figlia teme che si noti troppo la differenza con l'altro lato
3)Riguardo al dente di latte il dentista pensa di toglierlo proprio , per spostare l'altro, lasciando un buco da coprire con un maryland provvisorio nell'attesa di fare l'impianto a19 anni. E' proprio questo che mi lascia perplessa il creare un buco che ora non c'è e che non può a 13 anni essere compensato con l'impianto.
Grazie mille
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
" i denti sono solo invertiti ma chiudono il sorriso" questo non vuol dire che sia corretta l'occlusione dunque la domanda "...è conveniente sottoporre la ragazza ad un trattamento ortodontico per poi ritrovarsi con una occlusione non corretta?" resta valida

"mia figlia teme che si noti troppo la differenza con l'altro lato " se lo teme già adesso, quando sarà più grande quello che adesso è un timore potrebbe essere motivazione per ripetere il trattamento ortodontico (nb sul canino si potrà fare un pò di odontoplastica ma la differenza con un laterale si noterà sempre).

"Riguardo al dente di latte il dentista pensa di toglierlo proprio..." si questo lo avevo capito.Io le dicevo che se il canino da latte va bandato (e probabilmente sarà così) rischia di perderlo comunque alla fine del trattamento.

I suoi dubbi e le sue perplessità vanno discussi, dati alla mano con chi formula il piano di trattamento.

Il piano proposto dall'ortodontista, così in linea generale e senza disporre di riscontri reali sicuramente ha una logica.