Escherichia coli come si elimina dall'organismo e sintomi ai reni

Sono affetto da circa un anno da Escherichia coli ho assunto diversi antibiotici ma il problema permane nonostante tutto, negli ultimi 4 mesi ho avvisato un dolore al rene sinistro, tale dolore non e persistente e si e manifestato solo 4 volte tutte e 4 pero' nello stesso modo, all'inizio come un leggero fastidio, da li il dolore aumenta fino ad un picco massimo per poi ridiscendere e scomparire (il tutto avviene nell'arco di circa una ora), ogni attacco e stato distante dall'altro tuttavia si e presantato in maniera identica.

tale problema puo' essere derivato dall'infezione che puo' aver raggiunto il rene?

cercando in varie testate mediche ho trovato diversi articoli che trattano di questo microorganismo come uno dei piu' difficcili da eliminare in quanto tende a tornare e con maggiore resistenza all'antibiotico precedentemente assunto.

ora sto effettuando una cura a pase di Levofloxacina (500mg 1 compressa per 7 giorni), ma ammetto di essere abbastanza sfiduciato al riguardo visti vari articoli publicati su questo farmaco nel trattamento dell'escherichia.

ho sentito parlare di "terapia single-dose", uno studio del 2000 dell'universita' di genova ha riscontrato nella "Fosfomicina" e nella "Nitrofurantoina" una percentuale di resistenza che raramente eccede l'1%

tuttavia il mio medico curante non vuol minimamente prendere in considerazione la cosa ne informarmi su di essa ed non ne capisco il motivo.
qualcuno puo' illuminarmi al riguardo? perlomeno se tale farmaco e pericoloso?

La ricerca medica al riguardo parla di un valore di assunzione di circa 2000mq/l ma questo come si tradurrebbe in "terapia single dose"? (iniezione)?

il mio ultimo esame porta un tasso negativo per miceti lievitiformi
Escherichia coli >100.000 cfu/ml

pero'.. nell'antiogramma (di cui ho alte sensibilita' a quasi tutto), tranne appunto Levofloxacina <=0,12, Nitrofurantoina e Fosfomicina non vengono menzionati tra gli antibiotici, quindi io come dovrei fare per imformarmi su una eventuale sensibilita' verso uno dei due antibiotici?

vi ringrazio della gentile disponibilita
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

parto ricordandole che quando sono presenti queste "problematiche urologiche” complesse, come la sua, non bisogna pensare solo ad una eventuale terapia antibiotica mirata ma può essere utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:

1)vita sessuale regolare , non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc ;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi , spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Detto questo poi al suo ultimo quesito le rispondo che per ritestare la sensibilità dei due antibiotici da lei segnalati al microrganismo che è presente nelle sue urine basta ripetere la valutazione colturale specificando al laboratorio consultato la necessità di fare un antibiogramma più completo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Urologo, Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza attivo dal 2008 al 2015
Urologo, Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
Concordo con la valutazione del Dr Beretta.
Utile comunque potrebbe essere al riguardo l'esecuzione di una Uro-TC.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi medici.
vi ringrazio delle risposte

al riguardo devo pero' dire che gia' da sempre io ho uno stile di vita come quello indicato


31 anni, non fumatore, non bevitore, se assumo caffe' non piu' di una volta al mese, 80 kili per 1.85 di altezza, non faccio sport ma un lavoro abbastanza pesante il che penso che si equilibri abastanza, sul mangiare sono molto variegato, vita sessuale fortunatamente abbastanza buona.

al che devo dire comunque che le maggiori ricadute sui sintomi dell'eschericchia sono tornati contrariarmente, nella RIPRESA dei rapporti sessuali a seguito magari di un breve periodi di astinenza.

(pratico sesso sicuro nn credo che il contagio venga dalla mia partner che e risultata pulita all'ultimo test)

per quello che riguarda la flora batterica uso "FErzym plus" tre volte al gg (7 miliardi di fermenti lattici)


il dolore saltuario al rene di cui ogni tanto sono affetto puo' effettivamente essere a causa dell'escherichia?

vi ringrazio fin da ora
[#4]
Dr. Ivano Morra Urologo, Andrologo 162 11 12
Gentile lettore,
in caso di infezioni ricorrenti la terapia si basa principalmente sull'utilizzo di antibiotici che raggiungano buone concentrazioni in prostata e nelle vie urinarie; nel caso di infezioni ricorrenti sintomatiche la terapia monodose e la short Therapy non sono indicate anzi bisogna solitamente insistere per periodi lunghi poichè bisogna mirare all'eradicazione dell'infezione e non solo alla risoluzione dei sintomi.
nel caso di infezioni ricorrenti da e. coli si può anche utilizzare uno specifico vaccino che riduce significativamente l'incidenza delle recidive; questo farmaco non è reperibile in Italia(ne parli con il suo urologo di fiducia).
per il dolore al fianco può senza dubbio essere utile un'ecografia o ancora meglio una UroTC.
cordiali saluti

Dr Ivano Morra