Uretro-prostatite ed uroflussimetria

Buongiorno. Anzitutto vorrei ringraziare dell'attenzione e dell'aiuto che offrite. Vado ora ad esporre il mio caso.
Circa cinque anni fa' ho manifestato un paio di episodi di enuresi; le indagini neurologiche risultarono negative ed apparentemente il problmea rientrò. In realtà ancora negli anni successivi ci furono poi ancora episodi del tutto saltuari. Intorno a Ottobre scorso, raccolsì un po' meglio le idee circa quelli che forse potevano essere ritenuti sintomi analoghi e che avevo occasionalmente osservato e visitai un urologo, riferendogli: frequente risveglio al mattino presto con stimolo urinario, sensazione di tensione e "congestione" in zona perineale, sensazione di incompleto svuotamento vescicale con minzione in due tempi. L'urologo rilevò prostata di consistenza soffice compatibile con flogosi e mi consigliò anzitutto una terapia antibiotica di 30gg con levofloxacina e minoclina e poi permixon per 30gg. I sintomi certo non migliorarono con la terapia antibiotica e forse solo un po' con il permixon. Dopodiché ci furono le vancanze di natale durante le quali soffrì di quella che sembrava influenza gastro-intestinale e successivamente quella che sembrava una influenza "classica" e ciò pregiudicò di fare gli accertamenti che erano stati chiesti. A Gennaio un giorno osservai sangue nelle urine e l'urologo diagnosticò Uretroprostatite, l'esame colturale rilevò Escherichia Coli. Altri 30gg di antibiotici con Ciproxin e Macladin. L'esame colturale di urine e sperma fatto dopo il termine della cura è risultato negativo. Parallelamente l'uroflussimetria è risultata "pessima", con QMAX 9,4ml/sec e RVPM di 20-50ml. A questo punto l'urologo ha consigliato ca 30gg di Xatral 10mp r.p. per poi ripetere l'uroflussimetria. Vorrei un parere sulla situazione e sulla strada intrapresa. Grazie e Cordiali Saluti.
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Per enuresi si intende la perdita involontaria di urine durante la notte. E' questo a cui lei si riferisce? oppure si tratta di episodi per i quali lei si svegliava e doveva andare al bagno ad urinare durante la notte? Per il resto che lei ha dettagliatamente descritto mi pare che la linea di approccio terapeutico del suo urologo sia assolutamente corretta. In presenza di una tendenza alle prostatiti e con residuo urinario postminzionale e con un'uroflussimetria così poco confortante l'uso di farmaci alfa litici è di rigore per migliorare proprio la qualità urinaria. Il periodo di 30 gg di prescrizione è proprio un test. Certamente in futuro il collega le prescriverà degli approfondimenti diagnostici come una ecografia renale e vescico-prostatica sovrapubica con valutazione del residuo postminzionale e una uretrocistografia retrograda e minzionale per escludere una malattia del collo vescicale, patologia questa molto diffusa nel giovane adulto e responsabile di sintomi ostruttivi urinari.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Masala, la ringrazio per l'attenzione e l'aiuto.
Intendevo esattamente enuresi: il problema si è verificato circa 4 volte tra Novembre 2002 e Maggio 2003 e poi forse un paio d'altre volte nel 2004; c'è poi stato un "rischio" nel Febbraio 2007 ed anche nei giorni in cui poi consultai nuovamente l'urologo a Ottobre 2007 ci furono segnali che da questo punto di vista mi allarmarono. Accanto a questi episodi gli ultimi anni (2005-2007) sono stati accompagnati anche da periodi alterni in cui invece mi capitava di svegliarmi per lo più al mattino presto e di urinare. Attribuii la cattiva qualità del sonno al cambio di abitazione ed alla residenza ad alta quota, e pensavo di urinare giacché ero sveglio e non di svegliarmi perché dovevo urinare, ma forse non era così. L'uso di farmaci alfalitici mi preoccupa un po' perché credo che la mia pressione arteriosa sia già forse bassa (p.e. oggi 109/59) e vivo solo; cmq per ora non sembra dare problemi, anche se è solo 3gg che lo prendo. Ho omesso di dire che, ho già provveduto ad un ecografia renale (nessuna anomalia), vescicale (che embra escludere l'ipotesi di "vescica da sforzo") e ad una ecografia prostatica trans-vescicale (dimensioni normali, forse piccolissima calcificazione). Al termine del "esperimento" con gli alfalitici l'urologo vorrebbe anche eseguire una eco prostatica trans-rettale.
Le chiederei solo una anticipazione: mi pare di capire che la sua ipotesi più probabile sia questa patologia del collo vescicale; questa potrebbe essere in qualche modo trattata?
Grazie e Cordiali Saluti
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dopo
Utente
Utente
Egregi Dottori, spero che qualcuno avrà la possibilità di leggere il seguito della vicenda e darmi ulteriori consigli.
Ho ripetuto ieri la Uroflussometria dopo ca 50gg di Xatral 10mg, ma i risultati sono "fondamentalemnte gli stessi": QMAX 7.7ml/s, V 300ml, RVPM 7ml.
L'Urologo consiglia Uretrocistoscopia, mentre sembra sconsigliare per ora gli esami (radiologici credo) di cui parlava il Dott. Masala.
Vorrei avere un parere sulla scelta e le ragioni e conoscere anche il grado di dolore o fastidio di tale esame.
Grazie e saluti cordiali.
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