Quanti esami per scongiurare problemi fisici relativi all'erezione.

Gentilissimi Dottori

Sto affrontando una terapia per combattere la disfunzione erettile, non entro nel dettaglio in quanto mi avete già risposto più che adeguatamente in altri post.

Il mio dubbio, leggendo anche le storie molto simili di altri utenti, è sugli esami che si effettuano relativamente al problema.

Ad esempio, se uno:
- ha degli esami del sangue nella norma
- ha degli esami ormonali nella norma (addirittura il testosterone libero un pelo più alto del massimo)
- non ha varicoceli
- ha fatto l'ecocolor doppler dinamico e risulta nella norma

se a fronte di tutte queste cose il problema persiste, cosa si fa?

Perchè a questo punto, da quel che ho capito, o si tratta di un problema psicologico (e quindi bisogna rivolgersi a uno psicosessuologo) oppure della tanto temuta fuga venosa.

Ma su questa fuga venosa mi avete dato vari pareri, alcuni di voi sostengono che, soprattutto in un ragazzo giovane, sia difficile che sia presente, soprattutto se gli è capitato (anche se raramente di recente) di avere erezioni molto valide.

E, sempre riguardo la fuga venosa, il mio andrologo mi aveva consigliato una cavernosometria dinamica, ma ho capito che è un esame da NON fare, anche perchè poi lui prospettava una terapia chirurgica nel caso la cavernosometria dinamica avesse dato risultati non buoni.

Per cui purtroppo non posso "affidarmi al mio andrologo" per capire lo step successivo ed eventuali altri esami.

Ora devo iniziare una terapia col Cialis da 5mg, e lo so che fasciandosi la testa prima di rompersela è sbagliato ma qualcosa mi dice che darà risultati deludenti. Ho paura di avere chissà quale patologia e non sapere cosa fare per scoprirla.

Quali altri esami importanti mancano? Provando ad escludere il fattore psicologico, come proseguireste a curare un paziente nella mia situazione?

Io continuo ad arrovellarmi sul fatto che, ad esempio, non riesco a mantenere l'erezione se sono in piedi. E questo da 2-3 anni, e da prima che avessi una depressione grave (anche se penso di essere sempre stato depresso). Mi è stato detto che questa cosa dell'erezione in piedi potrebbe essere psicologica, cioè magari non ci sono riuscito una volta e poi le successive mi sono auto-condizionato. Ma come risposte non riescono a soddisfarmi, sebbene sia depresso non riesco a vedere tutta sta porzione psicologica.

Ah e aggiungo che mentre facevo l'ecodopler dinamico l'andrologo ha detto che avevo una vena (sotto al glande) che aveva un problema (non ricordo che disse di preciso, forse leggermente varicosa), però ha minimizzato la cosa catalogandola come non importante. Devo dire che solo questo andrologo (su 3 persone che mi han visitato il pene) ha notato questa cosa.
[#1]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.mo utente,
intanto eseguirei la terapia prescritta ricordando che il farmaco è attivo quando esiste la libido.
Inoltre Le consiglio di rivolgersi ad un psicologo che abbia esperienza nella sessualità.
Sarà dura ma se ne esce fuori proprio perchè non c'è alcunchè di organico.
Cordialità

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Gentilissimo Dottor Mallus

E' che... vorrei avere la certezza di non avere nulla di organico, ma riconosco perfettamente che tramite WEB (ma anche nella vita reale) sia impossibile.

Purtroppo delle tre persone che mi han visitato ho la possibilità di ricontattare solo l'andrologo che mi ha fatto la frenuloplastica e gli esami che ho elencato, ma non ho molta fiducia in lui per i motivi sopraesposti (proposta cavernosometria e terapia autoiniettiva).

Avessi più fiducia in lui avrei indagato meglio anche sulla "fuga venosa".

Inoltre a me "faceva comodo" anche dare "la colpa" alla terapia farmacologica che sto seguendo, difatti ora sto per finire col TAVOR (benzodiazepine, quindi mi pare ostacolino la funzione erettile) mentre con lo ZOLOFT dovro' proseguire ancora per un po'... Il mio psichiatra dice che lo ZOLOFT non interferisce molto con la funzione sessuale, però essendo un SSRI credo che il suo ruolo lo giochi comunque...

Sono conscio del fatto che dovrei aspettare di finire la terapia farmacologica, di aspettare che la mia frenuloplastica vada a posto e di iniziare con la terapia di Cialis... ma non riesco a fare a meno di usare questo sito per riversare le mie paure.

E poi ho letto un post molto simile di un altro utente, che si pone piu o meno le stesse domande (ha fatto i miei stessi esami e lui la terapia l'ha gia iniziata).
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

"se uno:
- ha degli esami del sangue nella norma
- ha degli esami ormonali nella norma (addirittura il testosterone libero un pelo più alto del massimo)
- non ha varicoceli
- ha fatto l'ecocolor doppler dinamico e risulta nella norma" e questi sono esami attendibili, il problema, cioè la causa del suo disturbo sessuale, non può essere una fuga venosa.

Quindi tranquillo e segua con più "positività" la terapia indicata e poi, come anche già consigliato dal collega Mallus, potrebbe essere utile anche sentire un bravo psicologo, se possibile.

Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
D'accordo, grazie per le rassicurazioni anche a lei Dott. Beretta.

Mi segue già una psicologa in realtà (oltre lo psichiatra), ma più per altre problematiche, però le chiederò lumi.

Immagino che pure la vena "leggermente varicosa" sotto al glande non sia nulla di preoccupante visto che non è stata commentata.. Ma se tre andrologi non mi han detto nulla al riguardo immagino sia così

Continuo pure ancora a non spiegarmi il non trattenere l'erezione in determinate posizioni, ma se continuo a modificare sto messaggo ed aspettarmi risposte/rassicurazioni secondo me porto alla pazzia sia me che voi :)

Grazie ancora
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
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