Innesti ossei autoplastici e osteosintesi con due placche axsos e viti su gamba sx

Salve dottore,
Le scrivo per chiederle dei consigli e dell’informazioni e suggerimenti sul mio caso,
le spiego sono un ragazzo di 23 anni,
Il 03/02/2009 dopo un mio incidente guidando un quod (mi trovavo in vacanza a Marsa alam (Egitto)
sono stato operato d’urgenza a hurgada(egitto) a causa della frattura pluriframmentaria del terzo prossimale diafisario tibiale ridotta e sintetizzata mediante fissatore esterno a causa della frattura esposta.
Ho aspettato 5 mesi e dopo molte visite, e vari pareri, il dottore si è accorto che il fissatore esterno
Che teneva allineato e fermo l’osso in realtà non faceva il suo lavoro e quindi sono stato ricoverato
Nuovamente a Milano e il 01/07/2009, in anestesia spinale sono stato sottoposto ad intervento chirurgico di rimozione FEA, decorticazione, riduzione frattura,
innesti ossei autoplastici e osteosintesi con due placche axsos e viti.

Chiedo un suo parere sulla mia situazione e sul mio caso,
adesso cammino come indicato con carico parziale con 2 stampelle,
secondo lei, quando tempo dopo l’operazione in genere si può tornare a camminare?
Come fisioterapia cosa mi consiglia di fare? Per aiutare la gamba a ristabilirsi?
La ringrazio molto per il tempo che mi ha dedicato.

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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Se Le è stato concesso un carico parziale devo dedurre che la situazione sta evolvendo in modo positivo, e anche se il percorso è stato un po'...in salita, devo rallegrarmi per il buon risultato, non tanto spesso riscontrabile. Evidentemente ha incontrato dei bravi ortopedici che hanno saputo fare per Lei le cose più utili.
Per quanto riguarda le domande non mi è possibile risponderLe: ogni frattura è a sè stante e ogni paziente è diverso dall'altro, e in più vedo dai Suoi dati la presenza di un peso un po' superiore al normale. Perciò carico e terapie fisiche vanno decise dall'ortopedico che La segue perché sono scelte specifiche per il Suo caso e non possono essere generiche e vaghe. Già i modi con cui si sta sviluppando la consolidazione, caratteristiche degli innesti, lunghezza delle placche, sede della frattura, tipo di frattura ecc sono tutti elementi che influenzano le decisioni del chirurgo. Prosegua come sta facendo e soprattutto non ascolti i pareri di altri ex-fratturati che in genere sono prodighi di consigli inadatti e spesso pericolosi
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it