Artroprotesi anca bilaterale in contemporanea

Salve,
ho 64 anni e ho problemi ad entrambe le anche da oltre 20 anni.
Gli specialisti che ho interpellato negli anni mi hanno sempre sconsigliato di effettuare l'operazione contemporaneamente. Oggi, che i dolori sono ad un livello non più sopportabile in entrambe le anche, a causa della totale scomparsa del normale strato di cartilagine tra femori ed acetaboli, uno specialista ortopedico interpellato mi ha suggerito e raccomandato l'impianto in contemporanea delle due protesi.
Ho cercato su internet notizie su procedure di riabilitazione su persone operate bilateralmente ma non ne ho trovate. Sono ovviamente preoccupato perchè non riesco ad immaginare come si possa fare la riabilitazione non avendo un appoggio sicuro, come si possa stare a letto etc.
Esiste una procedura da seguire dopo tale tipologia di intervento ? Mi piacerebbe affrontare l'intervento, che ho prenotato per fine novembre, con un minimo di preparazione, togliendo di mezzo almeno i principali dubbi..........
Grazie 1.000 per le delucidazioni che riceverò.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente,
la esecuzione di una artroprotesi di anca e' un intervento ormai molto frequente mentre la possibilita' che il chirurgo ed il paziente decidano di eseguirlo contemporaneamente sui due arti e' decisamente meno frequente.
Appare evidente che la riabilitazione all'inizio sara' un pochino rallentata tuttavia non si preoccupi per le mobilizzazioni a letto ed in poltrona. Esse saranno le medesime sia che si operi un solo arto sia che se ne operino due allo stesso tempo.
Quello che cambia sara' la ripresa della deambulazione che ritengo potra' utilmente iniziare in acqua ove, per definizione, il carico e' parziale e la sua entita' e' gestibile in funzione del livello di altezza dell'acqua stessa.
Ne parli direttamente con un fisiatra all'interno di una struttura di riabilitazione chi sia scelta in collaborazione con il suo chirurgo in quanto spesso noi chirurghi abbiamo rapporti di collaborazione professionale piu' stretti con una o 2 strutture di riabilitazione.
Cordiali saluti.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

mi permetto di aggiungere due righe a ciò che correttissimamente Le scrive il collega. Anche io mi sento di rassicurarLa: l'impianto di protesi d'anca bilaterale in contemporanea è un intervento che sempre più spesso viene proposto nei giovani, e con buoni risultati.
Nei centri iperspecialistici di chirurgia dell'anca viene eseguito con regolarità (noi operiamo circa 30 protesi d'anca alla settimana, e almeno 1 o 2 casi bilaterali in contemporanea alla settimana.
Il paziente operato in contemporanea spesso ha qualche difficoltà nei primi due o tre giorni rispetto all'operato monolaterale, ma questa differenza tende rapidamente ad annullarsi nei giorni immediatamente successivi.
Nei centri che praticano spesso questo tipo di intervento i fisioterapisti sono specificamente addestrati a seguirne il decorso e vedrà che dopo le prime iniziali difficoltà sarà felice di aver scelto di farsi operare in contemporanea.
Non si deve preoccupare dell'appoggio in quanto le protesi vengono impiantate con una tecnica -detta press-fit- che garantisce un'ottima stabilità primaria, tanto che potrà caricare il peso sulle gambe già in seconda giornata post-operatoria.
Naturalmente se riuscirà in futuro (magari aiutato da una vita più attiva grazie alle Sue nuove anche) a perdere un po' di peso la durata e la sicurezza dell'impianto ne gioverà sicuramente.
Quanto alla riabilitazione in acqua, essa è sicuramente una eccellente possibilità, ma io di solito preferisco evitarla nei primi 15 giorni post-operatori, quando le ferite sono ancora aperte, per ovvi motivi igienici e di rischio di infezione. Al termine di questi 15 giorni consiglio la fisioterapia in acqua se le condizioni del paziente lo richiedono, ma generalmente alla Sua età con un buon tono muscolare non è necessario.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it