Versamento intraarticolare ginocchio

Sono un ragazzo di 31 anni che pratica attività sportiva in maniera abbastanza regolare. Negli ultimi 2 anni ho fatto palestra (body building e cardio training), spinning e saltuariamente footing.
Circa due mesi fà ho avvertito un dolore al ginocchio sinistro mentre facevo footing. Il dolore era minimo e sopportabile, per cui ho continuato a correre per circa 45 minuti, fermandomi solo nel momento in cui ha iniziato ad aumentare in maniera considerevole. I giorni successivi, soprattutto i primi 2, il ginocchio era bloccato, nel senso che avvertivo molto dolore nel piegarlo (non riuscivo infatti nemmeno a camminare), pur non essendosi nè gonfiato nè arrossato. Dopo qualche giorno di riposo, la situazione è sembrata tornare normale, non avvertivo nessun dolore. Sono andato dall'ortopedico che, visitandomi, non ha riscontrato nessun problema. Il ginocchio, infatti, in situazioni normali (camminare, salire e scendere le scale e altro) non mi faceva male. Dopo circa un mese dai primi fastidi, ho riprovato a correre, ma dopo meno di 10 minuti ho iniziato ad evvertire un leggero fastidio e mi sono fermato. Anche in questo caso nessun gonfiore. Ho fatto una risonanza magnetica, il cui risultato è stato il seguente:
minimo versamenteo intraarticolare con minima distensione fluida della borsa di scorrimento dei mm. gastrocnemio-semimembranoso.
Ho sottoposto la RM all'ortopedico che, non spiegandosi il problema nonostante il mese di riposo da attività sportive, mi ha consigliato di andare in piscina (facendo solo stile libero e dorso) per provare a risolvere il problema.
In pratica il dolore e i fastidi li avverto solo quando vado a correre, quindi solo quando il ginocchio è particolarmente sotto sforzo. Durante la giornata, in tutti i movimenti che faccio, non avverto nessun fastidio.
Esiste qualche altro modo, oltre al tentativo della piscina, per superare questo che (spero) sembrerebbe essere un problema banale?
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente,
il consiglio della piscina e' secondo me quanto mai condivisibile in un caso come il suo.
Con la limitazione non indifferente di non poterla visitare direttamente posso dirle che, probabilmente:
- il suo apparato locomotore non e' stato sufficientemente allenato alla corsa negli ultimi mesi ed anni
- lei forse corre su superfici eccessivamente dure (asfalto) e forse anche con cazature sbagliate (scarso potere ammortizzante).
Cio' detto veda la piscina come attivita' allenante per la ripresa della corsa anche se con gradualita' e non prima pero' di aver iniziato un programma di stretching globale giornaliero dell'apparato locomotore degli arti inferiori.
Cordiali saluti.