Miosite

mia madre, di anni 76, dal 2004 presenta valori elevatissimi (crescenti progresssivamente nel tempo) di cpk. in un primo tempo i medici pensavano che detto rialzo fossse attribuibile ad una plolungata assunzione di statine e prescrissero dunque la sospensione totale del farmaco. il problema tuttavia non si risolse, anzi il cpk nell'ultimi anni è sempre aumentato arrivando a valori di circa 6.000 unità. sono cominciate le visite e gli esami di secondo livello che non hanno portato ad alcuna diagnosi certa, poiché le tre EMG eseguite hanno dato risultati negativi così come l'analisi obiettiva della paziente. d'altro canto però nell'ultimo anno anche gli ANA sono risultati positivi. i due neurologi ed il reumatologo che l'hanno visitata non hanno in effetti azzardato una diagnosi precisa, ma hanno solamente accennato ad una possibile miosite, in relazione agli elevati valori di cpk associati alla positività degli anticorpi antinucleo ed alle transaminasi leggermente mosse. allo stato mia madre lamenta una perdita di forza alle gambe ed alle braccia. da pochi giorni il medico le ha prescritto una cura di circa un mese a base di cortisone (pastiglie prima da 10mg e successsivamente da 5 mg), che peraltro non ha sortito alcun miglioramento. preciso che mia madre soffre di artrosi ad un ginocchio ed alle anche e che l'anno passato ha avuto un episodio di blocco dal quale sono cominciati i problemi sopra descritti, nel senso che ha cominciato ad accusare dolori muscolari e perdita di forza. onestamente ci troviamo nella situazione di non sapere più a chi rivolgerci e mia madre è veramente stanca di sottoporsi a ripetute indagini strumentali; da non sottovalutare il suo stato d'animo che credo la stia portando ad una modesta fase depressiva. vi chiedo cortesemente un parere. cordialmente
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Gentile Utente

il consiglio nella condizione che descrive è di rivolgersi presso un centro di malattie neuro-muscolari per valutare la necessità di eseguire indagini più approfondite in merito.

cordiali saluti

Dr. Rosario Vecchio