Ernia espulsa migrata caudalmente l4-l5

salve circa sei settimane fa a seguito di uno sforzo per spostare un cassetto(premetto che erano almeno tre mesi che soffrivo di ricorrenti sciatalgie) ho sentito un forte dolore all'altezza lombare che per qualche secondo mi ha immobilizzato, ho fatto la RM che ha evidenziato "un'ernia discale l4-l5 con frammento espulso e migrato caudalmente nel recesso laterale sinistro di l5 ove comprime la corrispondente radice." inizialmente avevo forti dolori e l'unica posizione in cui il dolore era accettabile era stando in piedi, quasi impossibile dormire, dopo pochi giorni è cominciato un forte formicolio a tutto il piede sinistro.dopo una cura con bentelan 4 mg e muscoril(4 gg), poi seguito da bentelan 1,5+muscoril(7gg) e lyrica, per concludere con deltacortene 5(7 gg) e lyrica, sono arrivato ad oggi che riesco a stare seduto in qualunque posizione ed il formicolio si è ridotto alla solo punta dell'alluce, avevo anche un defict al piede sx,non riuscivo a camminare sul tallone sinistro, nessun problema invece a camminare sulle punte, ad oggi tale deficit si è leggermente ridotto, nel senso che prima se mi mettevo sul tallone il piede cadeva giù di schianto, adesso il piede cade ma riesco e non fargli toccare terra, purtroppo ci sono notti in cui mi sveglio con forti fastidi nella zona del polpaccio/caviglia,è un dolore più di indolensimento,e capita che se mi sveglio non riesco più ad addormentarmi,con conseguenti risvolti umorali. mi hanno proposto sia una terapia a base di ozono, sia l'intervento classico, sinceramente sarei più portato più per la prima ipotesi ma ho letto che in caso di insuccesso potrebbe lasciare calcificazioni più difficili da trattare. Ho sentito anche parlare di inverto in microchirugia con dei sondini, il neurochirurgo che mi ha visitato,però, mi ha detto che andava fatto quello tradizionale con taglio.
mi è stato anche detto che in 60/90 gg l'ernia si scioglilrà da sola, l'unico rischio che corro è il danno neurologico del nervo evidenziato dalla difficoltà a camminare sui talloni,cosa fare visto che sembra che tutto stia regredendo da solo? vorrei avere un vostro parere. grazie per l'attenzione.
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Dr. Agazio Menniti Neurochirurgo 24 1
Da quello che descrive sembra che la situazione stia sensibilmente migliorando. Il dubbio potrebbe sorgere se questo mglioramento si arrestasse e quindi le impedirebbe di tornare alle condizioni precedenti l'evento. (compreso il deficit del piede). Personalmente consiglio sempre l'intervento classico con microchirurgia.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio, però il suo collega che mi ha visitato,mi ha detto che si può operare solo con intervento classico con taglio,è fattibile l'intervento in microchirurgia e quindi devo rivolgermi ad un altro specialista? grazie
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Dr. Agazio Menniti Neurochirurgo 24 1
Certo che può essere operato in microchirurgia.
Secondo me è l'unica tecnica che può offrirle dei vantaggi (nel tentativo di recuperare il deficit nervoso).