Gelosia

salve,
ho 26 anni e sono bella e intelligente. ho avuto diverse storie e ho occasioni continue per capire che sono attraente.
ma sono paranoica, timida e insicura.
conosco il mio ragazzo, che ha 25 anni, da quasi 2 anni, ma di fama, da almeno un anno prima. non è bellissimo, ma aveva diverse storie contemporaneamente, con donne anche dell'età di mia madre. lui non riesce ad esprimere i suoi sentimenti, né raccontare quello che fa, e alle mie domande risponde sempre senza attenzione.
inizialmente ci siamo frequentati un pò per gioco, continuando a farci gli affari nostri anche con altre persone, ma da un anno e mezzo abbiamo deciso di stare seriamente insieme e conviviamo. di prove d'amore ne ho a volontà, ma comunque non bastano a eliminare i miei dubbi, che lui amplifica con la sua incapacità di esprimersi. impazzisco furiosamente se vede una donna qualsiasi senza averla vista anche io. così non può uscire da solo. e se succede che incontri qualcuna è soggetto ad un interrogatorio assurdo, e comunque insoddisfatta dalla sua incapacità di descrizione, ci insultiamo e arrivo a sentirmi male. non voglio che parli con mia madre (da sempre apprezzata dai miei amici e confrontata con me, visto la poca differenza di età) o mia sorella (che ci ha presentati). controllo continuamente dove guarda e non può accendere la tv da solo, né girare su internet. le immagini di altre donne mi uccidono, e ormai anche quando le vedo da sola mi sento male. ho veri e propri attacchi di panico, e l'unico modo che ha per farmi calmare è starmi sempre vicino. inizialmente cercavo di cacciarlo via, e sono anche arrivata a tradirlo, tanto ero convinta che non gli importasse niente. quel santo del mio ragazzo mi ha perdonato e ora aspettiamo un bambino. mi vuole sposare ma io non credo nel matrimonio. non riesco a credere nemmeno in lui, tanto è la mia convinzione che gli uomini siano tutti maledetti. fin da piccola sono la confidente di mio padre per le sue infinite scappatelle extraconiugali. io ero ben contenta che mia madre soffrisse, in quanto la odiavo profondamente per i continui scatti d'ira e maltrattamenti nei miei confronti e di mia sorella, finché eravamo piccole, e per la ricerca di gratificazione e attenzione dai nostri ragazzi, quando siamo cresciute.
so di essere malata. e non riesco più a contenere il malessere. vorrei che lui mi aiutasse facendomi sentire unica. ma non è capace. so che, come per la storia di 8 anni che ho avuto prima di lui, se riuscisse a comunicare con me, molte delle mie ansie si esaurirebbero. io vivo di conseguenze logiche per formazione, e in lui la logica non esiste.
lui dice di essere perfetto e di non poter mai sbagliare. anche di fronte l'evidenza nega il suo errore. io so di essere paranoica e insicura, ma so per esperienze passate, che è curabile. lui insiste che sono matta e devo farmi rinchiudere. io lo prego di aiutarmi, infondendomi sicurezza. ma lui dice che se sono matta devo curarm da solai, non può farlo lui..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amica,

questo tipo di gelosia è dettato dall'insicurezza e non conta nulla la consapevolezza della propria bellezza o intelligenza che lei afferma di avere.
Non a caso ha trovato un partner che, con il suo comportamento, alimenta le sue insicurezze e idee ossessive: questo accade molto spesso, quando una persona non riesce a vivere con tranquillità le relazioni e trova proprio un partner che gli/le permette di reiterare i soliti meccanismi anche se sono fonte di sofferenza.

Questa situazione si era quindi già creata anche con altri ragazzi?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
grazie per la risposta immediata.
inizialmente ho avuto questo problema con tutti.
ma lavorandoci insieme siamo riusciti a giungere a compromessi e vivere tranquilli.
io sono molto introspettiva e cerco di modificare il mio comportamento adeguandolo al mio partner.
così li riempivo di domande e facevo tesoro delle risposte, per ripetemele da sola nei momenti di paranoia. con lui non è possibile. perché non sa rispondere e dice una cosa e la perfetta opposta, con la stessa convinzione, senza accorgersi di essere in contraddizione. ed è convinto che ogni cosa faccia sia inutile.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"io sono molto introspettiva e cerco di modificare il mio comportamento adeguandolo al mio partner"

Forse le cose non stanno proprio così, nel senso che lei ha finito col trovare sempre partner che si "incastrassero" bene con le sue caratteristiche psicologiche per poter reiterare (involontariamente) lo stesso tipo di sofferenza e tormento interiore.

Non si è quindi adeguata, ma ha trovato ragazzi che si inserissero perfettamente nel tipo di copione che va inconsapevolmente reiterando.

E' vero che ogni cosa lui possa fare sarà inutile, perchè il problema è lei: la sarebbe molto utile lavorare sull'insicurezza di base e sulla conseguente gelosia e possessività per riuscire a vivere serenamente le relazioni con i ragazzi.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
quindi secondo lei è sbagliato cercare che sia lui a darmi sicurezza?
finora con gli altri ripetevo tipo mantra i loro 'esisti solo tu' ecc. per andare avanti e mi lasciavo convincere dalla loro logica per superare i momenti difficili.
paradossalmente ho vissuto molto meglio il rapporto con un ragazzo che mi diceva continuamente quanto gli piacessero le ragazze che incontrava, rispetto a chi lo negava. sono certa dell'impossibilità della cosa, e più mi dicono che le altre non le vedono più mi sento presa in giro e quindi per evitare di esserlo, cerco di vietare tutto.
dovrei abbandonare la sicurezza indotta dall'esterno e trovarne una mia da tirare fuori al momento giusto? il problema continua ad essere la mia totale sfiducia nei rapporti di coppia. prima o poi ci sarà un tradimento, così ferisco prima di essere ferita. e faccio della sincerità una legge.
in tutto so di essere insicure: affermo di essere bella, ma non lo penso affatto e continuamente cerco conferme (e mi sento presa in giro se me lo dicono). affermo di essere intelligente, ma nonostante tutte le mie vittorie, continuo a pensare che prima o poi tutti si accorgeranno della verità: sono solo fortunata ad ottenere sempre il massimo. sono convinta dell'amore del mio ragazzo e che lui non mi tradirebbe mai, ma non voglio restare delusa.
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Dr.ssa Cristina Merolla Psicologo, Psicoterapeuta 11
Concordo con quanto detto dalla collega e vorrei aggiungere il fatto che tu ti ritenga "malata" non è da prendere sottogamba, non è ne un vanto nè una giustificazione;
forse ora che aspetti anche tu un bambino, è il caso di rivolgersi ad uno specialista, in quanto credo che forse tu debba far chiarezza e comprendere ciò che hai vissuto, come l'hai vissuto.

una buona psicoterapia potrebbe aiutarti a capire ciò che hai presentato a noi, in particolar modo quando parli dei tuoi genitori. Ciò che racconti non è così semplice come scriverlo in rete. Credo che forse sia arrivato il momento di preoccuparsi realmente.

Dr.ssa Cristina Merolla
psicologa
www.oikiaonline.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Più che sbagliato è improduttivo, perchè lei ha scelto inconsapevolmente proprio quel tipo di partner perchè le permette di continuare a stare male (situazione molto diffusa fra le donne) e non perchè le dia sicurezza.

Non so da dove nasca questa sua esigenza di riproporre situazioni in cui lei soffre a causa di un uomo, ma probabilmente sta ripetendo una situazione alla quale a assistito nell'infanzia e la chiave è qui:

" fin da piccola sono la confidente di mio padre per le sue infinite scappatelle extraconiugali"

Se questo è il modello di uomo che ha sempre avuto davanti è ovvio che si aspetti che siano tutti così, e aver assistito alle sofferenze di sua madre (che magari le scaricava su di voi) fa sì che il genitore che è stato suo modello perchè dello stesso sesso è un esempio di dolore, rabbia e istrionismo.
Magari a ben guardare si scoprirà molto più simile a sua madre di quanto le piacerebbe.

Se lei ha davvero la "convinzione che gli uomini siano tutti maledetti" e una "totale sfiducia nei rapporti di coppia" è inevitabile che viva male il rapporto con il suo fidanzato e rischia anche di danneggiare il bambino che aspetta, in maniera differente a seconda che sia un maschio o una femmina.

Tutto ciò unito alla ricerca di "continue conferme" a mio parere deve essere affrontato e risolto con l'assistenza di uno psicologo per far sì che la sua vita futura e soprattutto la prossima esperienza da madre (e forse da moglie) non siano problematiche come il suo presente.

Non vorrei davvero che finisse a sabotare con le sue stesse mani questa occasione di essere finalmente serena e felice!