Inizio chemioterapia adiuvante dopo mastectomia

Gentilissimi dottori,
ho 36 anni e a febbraio, a seguito di ago aspirato, mi è stato diagnosticato carcinoma duttale invasivo G3. In data 12 marzo sono stata sottoposta a quadrantectomia e dissezione ascellare (avevo dei linfonodi ascellari gonfi) e durante l'intervento il chirurgo mi ha asportato un altro nodulo che ecograficamente sembrava un fibroadenoma e invece dall'esame istologico è risultato un altro carcinoma. In data 12 aprile mi è stata fatta mastectomia con inserimento espansore. Dall'esame istologico del primo intervento i due noduli sono risultati carcinomi duttali invasivi G3, uno di 1,2 cm e l'altro di 1,6 cm, RE 80%, RP 80%, Ki67 20%, con metastasi a 3 linfonodi su 19 esaminati. Sono in attesa del FISH test perchè il risultato era 2 più.
Il mio problema è che a tutt'oggi sono ancora in attesa dell'esame istologico della mastectomia e senza quello non mi fanno iniziare la chemioterapia, che so non si dovrebbe iniziare oltre le 12 settimane dall'intervento, e a me mancano solo 2 settimane per superare questo limite. Sono molto preoccupata, per vostra esperienza dal momento dell'istologico passa molto tempo per iniziare la chemioterapia o almeno si fa subito? E ancora, dal primo istologico vi risulta che avevo un tumore molto aggressivo? Ringrazio in anticipo chi risponderà.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Signora,
in effetti un risultato di esame istologico è già disponibile, probabilmente manca l'esame FISH per HER2. Quest'ultimo è molto importante per stabilire se aggiungere alla chemioterapia unn farmaco che bersaglia specificamente quest'ultima alterazione (trastuzumab - Herceptin). Tuttavia, il trastuzumab si somministra dopo i cicli di chemioterapia, quindi, considerato che il tempo passa ed una chemioterapia si potrebbe intanto iniziare, potrebbe porre in questi termini il quesito al suo oncologo di riferimento.
Ovviamente via web, basandosi sulle sole informazioni che lei può riportare, non posso sapere se vi sono altre motivate remore ad iniziare il trattamento.
L'aggressività di un tumore mammario viene definita da un insieme di fattori e nel suo esame istologico ve ne sono alcuni favorevoli ed altri sfavorevoli, fra quelli sfavorevoli c'è la multicentricità, Il G3, la positività linfonodale, fra quelli favorevoli vi è RE 80% ed RP 80% e tutto sommato anche il KI-67 (in realtà da considerare intermedio come valore).
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Barbieri,
intanto La ringrazio per la Sua risposta così veloce e chiara. Oggi ho finalmente ricevuto l'esito del secondo istologico ( era un disguido del computer dell'ospedale) e dovrei tra breve iniziare la chemioterapia. Quindi non sono troppo in ritardo? Mi preoccupa che per il doppio intervento e questo ritardo dell'istologico è passato molto tempo. Grazie ancora e cordiali saluti.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Consideri che certi limiti di tempo non sono stabiliti con rigore netto. Voglio dire che non è detto che iniziando la terapia alcuni giorni prima o alcuni giorni dopo un certo limite convenzionale debba cambiare tutto. Intanto pensi al percorso terapeutico precauzionale che sta iniziando, che richiede tempo e pazienza ma ha un significato molto importante.
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