Confronto operazioni varicocele.

salve, ringrazio in anticipo per l'impegno e la serietà che dimostrate su questo sito.
Ho 16 anni, Mi è stato diagnosticato un varicocele di 3 grado secondo sarteschi, ( dopo l'ecodopler ).
Il varicocele è asintomatico e non ha interferito con il normale sviluppo dei testicoli (così riporta il referto dell'esame).
Dopo alcune visite specialistiche mi è stato consigliato di operare il varicocele per evitare problemi in futuro.
alcuni medici hanno proposto la scleroembolizzazione, mentre un altro l'intervento classico di legatura (così ha detto, senza specificare di più).
Per avere le idee più chiare su quale fosse la differenza, i miei genitori hanno effettuato delle ricerche sulle due tipologie di intervento, e successivamente abbiamo chiesto un parere anche al medico di base, il quale si è limitato a dire che con altri pazienti aventi lo stesso problema, è capitato che la scleroembolizzazione non sia stata sufficente.
Cercando sul web articoli e informazioni riquardo il trattamento del varicocele, sembra che l'intervento tradizionale e la scleroembolizzazione abbiano la stessa validità ( il sito www.varicocele.it riporta questa affermazione, ma non è il solo ), tuttavia altre fonti dicono che la scleroembolizzazione rispetto all'altro intervento presenta maggiore probabilità di recidive. Altre fonti ancora ( e per fonti intendo anche le risposte dei medici di questo sito ), dicono che non è possibile stabilire quale intervento sia migliore, dato che non ci sono abbastanza dati oggettivi e che dipende spesso dai casi.
Concludendo, avrete compreso che non abbiamo le idee molto chiare, e vorrei dei chiarimenti da chi ha avuto molta esperienza sul campo.

Ringrazio di nuovo per la disponibilità.
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente come in tutte le "cose di questo mondo" esistono Centri Qualificati per l'uno o per l'altro intervento.
A parità di validità del centro è doveroso sottolineare che la scleroembolizzazione retrograda è sempre da preferire per la sua ridotta invasività intrinseca, per per l'assenza di qualsiasi accesso chirurgico, e conseguentemente, per l' assenza di qualsiasi complicanza legata "al taglio".Riguardo alle eventuali recidive le tecniche si equivalgono anche perchè la scleroembolizzazione retrograda è nata proprio per il trattamento delle recidive si figuri!
La validità del Centro dove si esegue la scleroembolizzazione retrograda,è sottolineata dal fatto che l'Urologo e il Radiologo collaborano tra loro attivamente e devo sottolineare che pochi sono i Centri dove vi sia una equipe "ibrida" Uro-Radiologica.Questo ultimo elemento lo ritengo fondamentale perchè nel caso di insuccesso tecnico (7-10%) della scleroembolizzazione rt,l' Urologo interviene con tecnica "classica" ,ma sempre mininvasiva, che spesso è la cosiddetta Tauber (scleroembolizzazione anterograda).
Può leggere a tal proposito una pubblicazione in merito.
https://www.medicitalia.it/minforma/radiologia-interventistica/536-la-scleroembolizzazione-retrograda-del-varicocele-che-cos-e.html

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
grazie! La sua risposta mi aiuta non poco...
Molti nostri dubbi derivano dal fatto che conosciamo un caso di un nostro conoscente che non ha risolto il varicocele con la scleroembolizzazione, nel senso che si è ripresentato il problema poco dopo l'intervento, rendendo necessario il ricorso all'intervento tradizionale. Questo fatto può essere considerato una coincidenza? Può variare il rischio di recidiva a seconda della gravità (grado) del varicocele?
Fortunatamente, avendo consultato più medici, siamo stati informati sulla possibilità della scleroembolizzazione, cosa che non sarebbe successa se avessimo dato ascolto solo al primo urologo, il quale non ci ha informato sulle varianti del trattamento del varicocele. Credo sia molto importante che il paziente venga informato il più possibile sull'intervento che necessita, perchè l' attegiamento ( molto fastidioso ) di questi medici (per fortuna pochi) ci ha creato molti dubbi e confusione.
Grazie ancora.
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente è chiaro che se il radiologo interventista è neofita sarebbe meglio preferire direttamente l'intervento tradizionale.Le varianti anatomiche possono rappresentare un problema se non c'è molta esperienza di "navigazione vasale".
A parità di esperienza (diciamo almeno 50-100 interventi) sicuramente è preferibile sottoporsi alla scleroembolizzazione percui è relativamente facile informarsi sulla validità del Centro, basta conoscere qualcuno che lavora nello stesso ospedale o clinica....... sicuramente vi dirà come stanno le cose.