Sintomi ed esordio disturbo

Salve dottori,
cerco di spiegare brevemente la storia che mi è successa quasi 3 mesi fa; in pratica sono stato molto "male" per una ragazza in fase di innamoramento (non solo emotivamente) stressato anche e soprattutto psicofisicamente, il tutto è durato una decina di giorni dopo i quali ripresi a stare bene, successivamente feci un incontro (il quale avrebbe scatenato la reazione) con un amico della mia stessa età, insomma cominciò dell' amicizia subito mi legai ed aprii molto emotivamente, invece si mostrò alla fin fine molto negativo e soprattutto cinico nei miei confronti adottando come una specie di sistema per ledere la mia sensibilità (io purtroppo sono molto sensibile ed empatico);
e comunque una volta a casa andai a dormire come sempre senza problemi, il fatto che la mattina dopo, ad un paio d' ore dal risveglio cominciai a stare malissimo con delle forti "scariche" somatiche di dolore (mai provate) persistenti nelle ossa delle spalle, delle braccia e delle gambe dall' inguine fino a metà caviglia, una forte sensazione molto spiacevole di disgusto e orrore a livello del petto (dove usualmente si sentono le emozioni) e un forte blocco emotivo e pulsionale (e relazione, s'intende), oltre alla tachicardia che ho tuttora;
insomma un vero e proprio incubo ad occhi aperti, che è vero i sintomi più orribili sono passati, ma è come se qualcosa si fosse rotto in me, senza per fortuna ledere il lato cognitivo, di linguaggio e di pensiero e memoria che sono rimasti intatti...insomma volevo sapere se questo stress affettivo, culminato con quello relazionale su citato, alla fine abbiano fatto sboccare tutti questi sintomi incredibili e questo orrore che mai avrei pensato di poter vivere, e se così fosse cosa potevo fare ... Dalle analisi mediche (sangue, urine, ecg, ecc...) risulta tutto perfetto, però non posso credere che sia sfociato tutto in modo così repentino e orrido, oltre alla mia stupidità nel non voler approfondire all' inizio della reazione (anche se per i sintomi all' inizio c' era ben poco da fare)...E' stato veramente un inferno, il fatto che è stato reattivo a quel periodo è chiaro, anche perchè i sintomi, anche se MOLTO lentamente, sembra stiano scomparendo...l'ansia sottosoglia ve e viene, dove la "soglia" prima era molto più alta, mi sento ancora una brutta sensazione a livello emozionale e psicologico, cioè riconosco tutto quello che c'è di bello in genere, ma è come se qualcosa mi blocca nel goderne pienamente, come se si fosse danneggiato in me qualcosa... può essere un modo in cui si è manifestata una nevrosi/psiconevrosi? O a quale malattia/disturbo poteva più assomigliare un esordio con dei sintomi simili?
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
Il disagio che lei descrive potrebbe rientrare nell'ambito dei disturbi d'ansia. Per la eventuale conferma e il perfezionamento della diagnosi, nonché per l'inizio di un eventuale trattamento, é necessaria la visita diretta di uno specialista psichiatra.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie Dottore,
ma è possibile che pochi giorni di stress affettivo in collaborazione con un evento scatenante facciano provare tutti quei sintomicosì gravi e tutto quel dolore e scatenare un disturbo d'ansia?
Grazie.
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gli eventi scatenanti si chiamano così proprio perché scatenano delle conseguenze che vanno oltre la gravità o importanza del singolo evento. É per questo che sarebbe opportuno il consulto specialistico, proprio per comprendere se ci sia un effettivo problema da trattare.
Cordiali saluti