Validità della malattia senza certificati continuativi

Buonasera,
Ho avuto un sinistro automobilistico nel 01/2013 e al
Promto soccorso mi hanno dato 20gg di prognosi. Il mio medico curante mi ha certificato la guarigione con postumi da valutare nel 03/2013. Il medico dell'assicurazione mi ha detto però che, la mia malattia termina dopo i 20 giorni che del pronto soccorso perche' non esistono certificati continuativi di malattia.
È vero quanto affermato dal medico legale? Posso fare qualcosa in alternativa?
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

è evidente che, in assenza di documentazione riguardante lo stato di malattia con inabilità, non è possibile affermare che l'interessato si trovasse in tale condizione.
Anche la prognosi di 20 giorni, formulata dal Pronto Soccorso, esprime il giudizio che "le lesioni sono guaribili in 20 giorni", e riporta un giudizio di probabilità, ma non di obiettività: per tale affermazione sarebbe necessario che una certificazione successiva riportasse "lesioni giudicate guaribili in 20 giorni, e guarite [o stabilizzate clinicamente] dopo 20 giorni di riposo e cure".

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringraziandola per la cortese risposta volevo approfittare della sue Conoscenze per chiederle un parere in merito ad una infrazione della nona costa di sinistra, che ho subito nell'incidente in questione. Il medico legale mi ha obiettato anche che l'infrazione di costa, non essendo frattura, non può determinare dei postumi permanenti.
ma a me a distanza di tre mesi continua a fare molto male la parte sonistra del torace...e' corretto quello che dice?

Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

quanto riferitoLe dal medico legale dopo tre mesi dall'evento lesivo (a questo punto Le chiedo: ma è uno specialista?) può essere vero in linea generale.
Tuttavia le valutazioni medico-legali presuppongono un preliminare accertamento clinico: non sono esclusivamente le fratture a determinare postumi, bensì anche lesioni delle strutture muscolari, fasciali e tendinee possono determinare disturbi algico-disfunzionali importanti e permanenti a seguito di un evento lesivo.
Nel caso specifico potrei osservare, in primo luogo, che una valutazione postumi effettuata tre mesi dopo un trauma mi sembra precoce, in quanto è necessario che trascorra un periodo decisamente più lungo prima di poter considerare gli esiti clinicamente stabilizzati e permenenti.
Inoltre la presenza di "sindrome algica da esiti anatomici di frattura di una costa radiologicamente rilevati" è una voce tabellata, alla quale corrisponde un valore percentuale di danno biologico; ma per la presenza di menomazioni obiettivate ed obiettivabili differenti da quelle tabellate, il D.M. 3 luglio 2000 riporta quanto segue:
"Criterio della analogia. Nei casi in cui le voci previste dalla tabella non corrispondano pienamente alla condizione menomativa che il medico legale deve valutare, il giudizio va espresso con il criterio della analogia, tenendo conto cioè dei valori indicati per le alterazioni anatomiche o minorazioni funzionali che, per distretto interessato o per tipo di pregiudizio che determinano o per grado di disfunzionalita', piu' si avvicinano alla specifica situazione che si sta esaminando."

Distinti Saluti.